venerdì 30 aprile 2010

Controcorrente

Andare contro qualcuno o qualcosa, implica scontrarsi, con probabili danni subiti e provocati
La storia ci racconta di passate, presenti e future, tensioni tra nazioni, popoli, etnie, religioni, seguaci di idee politiche...
Da quando è comparso, l’uomo è entrato in guerra con i suoi simili, per accaparrarsi il riparo migliore, una donna, una preda da mangiare, fino alle moderne ‘missioni di pace’ che celano la bramosia di potere economico e politico.
Io sono italiano, sui documenti d’anagrafe, eppure odio abitanti del mio stesso ‘paese’ e sono odiato a mia volta.
L’odio è ovunque.
Chi rivendica diritti territoriali, linguistici, identitari, genera odio e tensione, come descritto da andima.

A mia memoria, esiste solo un caso in cui due paesi, prima uniti in un unica entità, si siano separati, senza imbracciare alcun fucile, senza richiamare eserciti e ‘missioni’ varie.
Nessun ferito, nessun morto, nessun civile innocente coinvolto, nessun danno subito o provocato.
Rep Ceca e Slovacca, il 1 gennaio del 1993 hanno dimostrato al mondo, in maniera sconosciuta ai molti e nel piccolo della loro storia ed esistenza, che si puo’ andare contro, essere controcorrente, senza distruggere, senza spargere sangue, senza coinvolgere armi, dolore, lutti.

La cecoslovacchia, si spacco’ in due stati distinti, che si separarono in comune accordo, senza contrasti.
Certo qualche ceko potrebbe essere risentito da quanto accadde e provare poca simpatia per gli slovacchi, che chiesero l’indipendenza.
Il potere era in mano ai ceki, indiscutibilmente.
Eppure niente avvenne e tuttora i rapporti tra i due paesi sono piu’ che buoni.
In italia siamo capaci di odiare i ‘cugini’ d’oltralpe, qui i due cugini bevono insieme.

La storia della cecoslovacchia, di come è rimasta unita e di come si è divisa, dovrebbe essere insegnata nelle scuole.
Non sono un buonista, anzi...eppure l’esempio controcorrente che vedo ogni giorni, vivendo qui, mi fa riflettere.
Il mio odio, la mia rabbia la rivolgo in alto, ai poteri forti ed a chi li difende, vorrei non dover andare contro un mio simile, un semplice cittadino come me, ma specco cado nell’errore.
Per questo ammiro ceki e slovakki.
Qualche giorno fa ho scoperto che il mio home mate, slovakko, vive qui, continuando a parlare la sua lingua madre.
Avevo sempre pensato che lui parlasse il ceko, ma senza alcun problema, senza che qualcuno immagini una provocazione, mi ha informato che a lavoro, con gli amici di Brno, lui mantiene la sua lingua.
Gli slovacchi in rep ceka, sono molti, tra chi studia e lavora.

Qui a Brno esiste una minoranza con velleità di indipendentismo moravo, alcuni sono amici, mi unisco a loro nell’improbabile ‘inno’ moravo che intonano sulla base di ‘Fratelli d’italia’, mi unisco a loro per goliardia.
Finche’ saranno in grado di portare avanti le loro richieste, civilmente, come questo popolo sa fare, li appoggio.

In questi tempi, si puo’ andare controcorrente, anche in questo modo.

1 commento:

  1. andassero tutti in controcorrente in questo modo, sarebbe davvero un mondo migliore! Purtroppo al buon senso ed alla voglia di equilibrio, quasi sempre prevalgono poteri forti di economia, lobby, coalizioni e complotti. Vedi le numerose guerre africane figlie del colonialismo e dei governi fantocci instaurati per sfruttare risorse e ricchezze o la ex Jugoslavia o la questione palestinese e la lista potrebbe continuare ancora e ancora, purtroppo.
    Non avevo pensato a questa scissione pacifica, ben detto pedro!

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