mercoledì 24 agosto 2011

Meeting italiano

Ieri sera ho organizzato, con discreto successo, un meeting in italiano, attraverso il sito Couchsurfing.

Chi mi conosce e/o mi ha seguito fino ad ora attraverso il blog, potrebbe pensare '...Pedro sta male? è impazzito? com'è possibile che dopo aver lasciato l'italia, perchè stanco degli italiani, ora si preoccupa di organizzare un meeting d'italiano?!'...o qualcosa di questo tipo.

No, non preoccupatevi, il bello di Brno è proprio che tali 'eventi' catalizzano l'attenzione di tutti tranne che degli italiani, che devo dire ultimamente si stanno facendo pericolosamente numerosi, anche qui.
Si sa l'economia del belpaese non va benissimo (eufemismo), lo sanno un po' di persone tranne i politici, che ancora devono decidersi ed accordarsi sui tagli da fare, se alle pensioni, alla scuola, ai benefits sociali, alle ferie e festività...a tutto che interessi e colpisca le persone comuni, insomma tranne che ai loro innegabili sprechi.
Quindi gli italiani qui aumentano, ma non è di questo che voglio parlare.

Ieri sera, come dicevo, ho organizzato questo meeting, mettendomi a disposizione di chi ha voglia di parlare, conversare in italiano, liberamente.

Devo dire che ci avevo già provato in passato, con risultati altalenanti, qualche volta con un discreto numero, qualche volta senza nemmeno un partecipante...
Ormai il peso della nostra cultura va scemando, rimangono in pochi a studiare l'italiano, mentre in passato c'era molto interesse per 'noi'.
I cechi, in generale, apprezzano l'italia per l'arte, i film, la musica classica, per le bellezze storiche e artistiche.

Ieri sera abbiamo raggiunto un discreto numero di persone.
C'era Dariel, un ragazzo cubano, ex collega, che parla spagnolo, portoghese, inglese ed un poco di russo e ceco ed a cui piace parlare anche in italiano
C'era Juande, un simpatico spagnolo, che organizza i meeting nella sua lingua e che oltre all'inglese, parla anche un discreto ceco.
C'era Dorota, una ragazza ceca, appena rientrata in patria, dopo 7 anni vissuti in italia, vicino terni.
C'era Eva, una slovacca che ha studiato a venezia e poi è vissuta a vicenza per quasi 11 anni, facendosi una famiglia, con figli, finchè ha deciso di rientrare a casa.
C'era Olga, una simpatica sessantenne, innamorata di Napoli, dove ha degli amici che parlano solo italiano e quindi lei a 60 anni, dopo aver imparato il russo a scuola, il tedesco per lavoro, l'inglese per la sua passione per i viaggi, ora si diletta ad imparare l'italiano, da autodidatta.
C'erano Hana e Ivana, che partecipavano già ai precedenti meeting, la prima innamorata della musica classica che la vede andare all'arena di verona per i concerti, appena puo', l'altra che lavora con un team d'italiani e cerca di perfezionare la sua conversazione.
C'era un ragazzo messicano, di cui non ricordo il nome, venuto a Brno per studiare veterinaria, ma accortosi che il ceco richiesto è ad un livello troppo alto per poter esercitare la professione ed ora sta cercando un lavoro.
Per finire c'era anche Antonio, italiano questa volta, che anche in passato ha aiutato e presenziato a questi meeting.

Insomma non una di quelle serate che potrebbero organizzarsi a dublino o londra, piene di italioti in cerca di una carriera, o in germania e austria a rimpiangere la soppressata e toto cutugno, parlando di com'è bello il sole italiano e come si mangia bene solo da noi.
Nella calura cittadina che finalmente è arrivata a Brno e ci ha fatto sentire un poco piu' vicini all'italia ma ancora felici di essere qui, tra boccali di birra fresca, musica dal vivo e teatro sperimentale nella stanza accanto alla nostra.

Basta poco per essere felici e trascorrere una serata in compagnia.

venerdì 19 agosto 2011

Ecco come si fa

Con colpevole ritardo assisto (e mi piace pubblicare) ad una lezione del genere, una lezione con parole tanto piene, chiare e dirette, che non riesco ad aggiungere altro, se non che, in fondo al tunnel, intravedo la luce.

Come si fa

Anche l’amore nel tempo precario/ è diventato una cosa per vecchi,/ un privilegio di anziani amanti/ che hanno del tempo da dedicarsi/ Noi eredi di un secolo feroce/ che rispettava soltanto il futuro,/ siamo il futuro promesso,/ l’ultimo forse però, perché il profitto/ non rispetta né il domani né l’adesso.

Il patto è stato cancellato/ perché la regola non vale nulla/ quando non c’è la forza per imporla./ Ora ciascuno è privato,/ e solitario elabora segnali/ sullo schermo mutevole che irradia/ intima luce ipnotica. Riceve/ ordini telefonici, e risponde/ con voce allegra perché non è concesso/ ch’altri conosca l’intima afflizione/ che ci opprime./ Talvolta sul contratto di assunzione/ è compresa una norma che ti impegna/ a non suicidarti./ Questo non ferma certo l’espansione/ dell’esercito immenso di coloro/ che levano la mano su se stessi./

Nel solo mese di maggio/ all’azienda trasporti di Bologna/ si sono uccisi tre lavoratori./ Dieci anni fa erano tremila/ i conducenti degli autobus cittadini,/ oggi sono soltanto milleduecento/ e il traffico non è certo meno intenso./ Alle officine Foxsson/ si danno fuoco giovani operai./ A migliaia s’immolano/ i contadini indiani,/ alla Telecom France/ si ammazzano a decine per il mobbing./ In molte fabbriche italiane/ minacciano di buttarsi giù dal tetto./ E’ un sistema perfetto/ razionale, efficiente, produttivo./ Chi s’ammazza è un cattivo/ cittadino che non ha capito bene/ come funziona il nuovo ordinamento./ Devi essere contento,/ partecipi allo sforzo collettivo/ che rilancia la crescita e impedisce/ che il deficit sorpassi il tre per cento.


Brucia ragazzo brucia/ brucia la banca centrale/ e quella periferica./ A poco servirà, purtroppo/ Perché i numeri che ti rovinano l’esistenza/ Non sono conservati in nessuna banca,/ neppure in quella centrale./ Vagano nell’infosfera/ E nessuno li può cancellare./ I nemici nascosti sono numeri/ Null’altro che astratte funzioni,/ integrali, algoritmi e deduzioni/ della scienza economica./ Ma come puoi chiamare scienza/ questo sapere che non sa niente/ questo assurdo sistema di assiomi/ di tecniche che spengono la vita/ per non uscire dalle previsioni/ di spesa?/ Non è una scienza, è una superstizione/ che trasforma le cose in astrazione/ la ricchezza in miseria/ e il tempo in ossessione./

Meglio andarsene di qui, ecco come si fa./ Meglio lasciare vuoto/ il luogo dell’obbedienza e del sacrificio./ Meglio dir grazie no a chi ti propone/ sopravvivenza in cambio di lavoro./ Impariamo a essere asceti/ che non rinunciano al piacere né alla ricchezza/ ma conoscono il piacere e la ricchezza/ e perciò non li cercano al mercato./ Come gli uccelli nel cielo/ e come i gigli nei campi/ non abbiamo bisogno di lavoro/ né di salario, ma di acqua e di carezze,/ di aria, di pane, e dell’infinita ricchezza/ che nasce dall’intelligenza collettiva/ quando è al nostro servizio, non al servizio/ dell’ignoranza economica.

Se vuoi sapere come si fa/ io posso dirti soltanto/ quello che abbiamo imparato dall’esperienza./ Non obbedire a chi vuole la tua vita/ per farne carcassa di tempo vuoto./ Se devi vendere il tempo in cambio di danaro/ sappi che non c’è somma di danaro/ che valga il tuo tempo./

E’ comprensibile che qualcuno pensi/ Che solo con la violenza/ Possiamo avere indietro/ Quello che ci han sottratto./ Invece non è così,/ - dispongono di armate professionali/ che la gara della violenza la vincerebbero/ in pochi istanti./ Quel che puoi fare è sottrargli il tempo della tua vita./ Occorre diventare ciechi e sordi e muti/ quando il potere ti chiede/ di vedere ascoltare e parlare./

L’esodo inizia adesso/ andiamocene via/ ciascuno col suo mezzo di trasporto./ Meglio morto/ che schiavo dell’astratto padrone/ che non conosce/ dolore né sentimento né ragione./ Ma meglio ancora vivo/ senza pagare né il mutuo né l’affitto./ Quel che ci occorre non è nostro/ se non nel breve tempo di un tragitto./ Quando arrivi parcheggi,/ lasci le chiavi e lo sportello aperto/ per qualcun altro che deve spostarsi/ nella città, sui monti o nel deserto./

Ecco come si fa./ Si smette di lavorare/ ché di lavoro non ce n’è più bisogno./ Occorre svegliarsi dal sogno/ malato della crescita infinita/ per veder chiaramente/ che c’è una bolla immensa di lavoro inutile/ che si gonfia col nostro tempo./ Inventiamo una vita che non pesa,/ Che non costa./ Una vita leggera./

E poi sai che ti dico?/ Non ti preoccupare del tuo futuro/ Che tanto non ce l’hai. E’ tutto destinato/ A pagare l’immenso debito accumulato/ Per ripianare il debito delle banche./ Il futuro di cui parlano gli esperti/ è sempre più tetro ogni giorno/ che passa. E’ meglio che diserti/ e comunichi intorno/ il lento piacere dell’essere altrove./ Ecco come si fa.


venerdì 12 agosto 2011

Italianiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!

Gli italiani, che strano popolo che sono, che siamo.
Zombie, morti viventi, nella vita, davanti alla televisione, ai media, scatole vuote che assorbono tutto quello che dall'alto viene gettato su di loro, riempiendoli di propaganda e notizie manipolate.
Trovare un italiano LIBERO, capace di pensare con la propria testa?
Come trovare un ago in un pagliaio.

Nei giorni della crisi, è divenuta moda scandalizzarsi, indignarsi come hanno fatto gli spagnoli, ma solo a parole.
L'italiano raramente fa seguire i fatti alle parole e mentre in spagna si sono impossessati delle piazze, venendo sfollati dopo decine di giorni dai servi del potere, in italia si fa la voce grossa seduti sulla sedia e sulla poltrona, in rete.

Oggi si scopre che esiste la 'casta'...oggi, mentre per i precedenti 50-60 anni, cosa si stava facendo?
Nemmeno un film popolare come quello di Toto', 'onorevoli', visto da tutti, avrebbe creato un sospetto nella testa di qualcuno?
Possibile!!!???

Oggi ci si scandalizza degli stipendi di deputati e senatori, dei costi, dei loro benefici e si alzano i pugni al cielo...
Oggi si piangono lacrime di coccodrillo perchè si apprende che i senatori pranzano con pochi spiccioli...
Oggi!
Eppure nemmeno 2 mesi fa, si invitava ad andare a votare i sindaci, i referendum...decisi dagli stessi politici, gli stessi membri della casta!
Qualcuno festeggiava in piazza per la vittoria di tizio o di caio, manco si fosse vinta una rivoluzione.
CAPRONI che non siete altro!

La vostra indignazione è semplicemente frutto d'invidia.
Molti che vanno a votare sono consapevoli di quello che fanno, di chi votano e perchè lo votano.
Per fanatismo qualcuno, ma la maggiorparte della gente in quel voto ci vede un possibile tornaconto, da poter girare a proprio vantaggio, per chiedere un favore, per entrare da uno spiraglio.
Questi politici vi meritate, perchè vi rappresentano perfettamente!

Siete voi che li avete messi in quel posto ed ora la casta vi ripaga, mettendovelo a 'quel posto'.

Italiani, che strano popolo che siamo, campioni mondiali nella lamentela, nel salire sul carro del vincitore, nel voltar bandiera, tutti fascisti e tutti partigiani, all'evenienza.

Io non sono da meno, non sto facendo una morale perbenista, mi ci metto anche io nel calderone, pur sapendo di aver la coscienza politica pulita.
La mia scheda elettorale è SEMPRE rimasta intatta, ma oggi conta poco, siamo tutti sulla stessa barca che sta affondando inesorabilmente, mentre io, come voi, mi indigno mentre sto seduto sulla sedia...

Faccio solo un piccolo sforzo e riporto alcune parole di Toto':
"...Se io vi dicessi che una volta eletto farei costruire scuole, strade, acquedotti, case...voi mi credereste???...e allora sapete cosa vi dico? che siete degli ingenui, dei fessacchiotti, dei deficenti, degli incoscenti!!!! perche' questi 'signori' appena saranno eletti poseranno i loro sporchi deretani alla camera...penseranno soltano ai loro sporchi affari, vi faranno fessi, perchè sono PAPPONI!!!!!"

martedì 9 agosto 2011

...e io vado VIA!

Eh già, è arrivato il momento di organizzarsi, di decidere cosa fare, ma soprattutto dove andare.
Questo weekend lascio la città, vado via da Brno!
...
Forse qualcuno saprà che nei prossimi giorni il circuito di Brno ospita il gp (volutamente in piccolo) di motociclismo.
Come ogni anno quasi tutti gli abitanti di Brno vengono colti dalla stessa domanda: 'Dove trascorreremo questo weekend?'
Sicuramente non in città, presa d'assalto da orde di motomaniaci che in serata diventano anche maniaci sessuali, a caccia di prede, inebriati dalla velocità e dall'alcool.
Come sempre accade quando al termine turismo si associa un significato negativo, ci sono di mezzo gli italiani, che arrivano in nutrito numero.
Ma ad essere sincero, la palma di peggior elemento spetta al tipico tetesko, baffo biondo, boccale di birra da una parte e hot-dog dall'altro.

Tutta questa gentaglia, dicono che sia un grosso business per la città.
Sicuramente per ristoranti, hotel e locali, lo è.
Sicuramente per i night club, lo è.
Ah! è vero, i night club!
Non ne ho mai parlato, eppure se vado a leggere le statistiche del blog, scopro che una delle parole di ricerca che indirizza al blog è 'bordelli brno' !!!!!!!!!!???????????
Non sono un esperto d'informatica e non riesco a capirne il motivo.

Comunque, la città nei prossimi giorni si riempirà di centauri in sgargianti tute di pelle di ogni colore e forma.
Quest'anno gli dice anche bene, l'estate non è mai arrivata, non pervenuta, ma gli anni scorsi a vederli in giro, le prime avanguardie, avevo un misto di compassione e sgomento.
Non oso pensare quali sconosciute specie di funghi e licheni si possano formare al contatto tra la pelle umana sudata e la pelle (sintetica) di queste tute iperattillate.

I miei preparativi procedono abbastanza speditamente, a meno di grossi imprevisti, andrò nella dolce regione della vysocina.
Colline e laghetti, foreste e boschi, a rilassarmi un poco.
Speriamo qualcuno avvisi il sole che siamo a metà agosto e che sarebbe il caso di venire a fare una visita anche da queste parti!

martedì 2 agosto 2011

'B' holiday - part 2

parte seconda
...
Giorno 6, Giovedi.
in mattinata decidiamo di raggiungere in barca l'isoletta che sta proprio di fronte a budva e viene chiamata 'hawaii'.
Ecco, io non sono mai stato alle hawaii e forse mai ci andro' ma mi immagino sia qualcosa di diverso da spiaggiette di dimensioni liguri di sassi di fianco al molo dove attracca la barchetta che ci accompagna li.
Il costo è di 3€ and-rit, partenza dalla spiaggia di budva (e viceversa) ogni 30 minuti.
Appena arrivati, da buoni sportivi ci avventuriamo in una spedizione su un puntone di roccia dove si ammira la vista della città e della parte sud dell'isola.

Sarei tentato a tuffarmi da questi 5-6 mt, ma desisto.


Ci spostiamo in una zona tranquilla, dove si accede al mare senza bisogno di un corso da fachiri.
Appena arriviamo ci accorgiamo di disturbare l'unica signora presente che stava prendendo il sole in topless, coprendosi.
La mentalità balcanica non è molto aperta in questo, difficile vedere in spiaggia solo 1 pezzo di costume, anche se poi nelle discoteche le tante cubiste si vestono in maniera succinta e provocante.
L'influenza della religione ortodossa si sente e come, pare di essere in italia, tanta ipocrisia, si fa ma non si dice...
Molti, anche giovani, indossano le tipiche catenine con la croce ortodossa, anche negozi specializzati vicino il lungomare, qualcuno con tatuaggi a sfondo religioso, soprattutto i serbi sono fanatici e molto credenti-praticanti.
Chiusa la parentesi sociologica da pane e salame, la permanenza sull'isola è gradevole, facciamo conoscenza con un polacco, tifoso di una squadra che non ricordo con piacevole chiacchierata.
Nel primo pomeriggio decidiamo di fare ritorno in centro, per mangiare qualcosa.
Verso le 17 faccio un massaggio rilassante, in spiaggia, sono molti che offrono questo servizio.
30 minuti per 15€
In serata decidiamo di visitare una cittadina a sud, Petrovac, ad una ventina di km di distanza, non sappiamo cosa ci aspetta, prendiamo il bus che con 2€ in 20 minuti ci porta a destinazione dove scopriamo non esserci niente di particolare, se non la pioggia, giro sul lungomare per trovare un ristorante, la località è per famiglie, pochi divertimenti.
Da notare che le due ragazze conosciute sull'aereo sono nella nostra stessa struttura turistica, al piano di sotto, secondo me le due sorelle meriterebbero una conoscenza approfondita, ma Spud decide che solo la piu' giovane merita (in effetti la biondina raggiunge il 7 in pagella), mentre la 'vecchia' (in effetti aveva piu' capelli bianchi di me) no, quindi per non litigarcela, lasciamo stare.
Anche perchè le due trascorrono i 7 giorni di vacanza nella piscina di 7 metri quadri dell'hotel, con acqua dal colore grigio topo.
Quella sera eravamo stati invitati a bere qualcosa con loro...al bar dell'hotel...!!!!
Va da se' che abbiamo preferito rifiutare e provare ad esplorare la zona.

Dopo un pranzo senza infamie e senza lode, almeno per me (mentre Spud si gusta il suo mezzo kilo di carne alla brace), antipasto funghi alla brace con del buon formaggio locale, primo risotto ai frutti di mare che è palesemente di quelli preparati in buste congelate e con una buona birra alla spina, spendiamo in totale una 30ina di €
Visto che non c'è niente da fare rientriamo in bus, una volta a budva percorriamo la solita strada ultrapiena di gente, giovani bellezze, famiglie fino alla meta che tanto desideravamo!!!!
"Diskoteka...Kairos...Budva...Festa granda"
Si trattava di un annuncio che avevamo sentito qualche giorno prima lanciato attraverso un megafono mentre eravamo in spiaggia.
Entriamo entusiasti veniamo accolti da un 'buttadentro' che ci prepara subito un tavolo e dalla cameriera che corre a prendere l'ordinazione, io chiedo un cocktail 'capricozza' e non vengo capito, inizio ad aggregarmi ad un altro tavolo dove ci sono ragazzi che ascoltano l'esibizione di un gruppo di cantanti alla ribalta, qualcosa come quei 'fenomeni' che escono da programmi culto, tipo 'ami.i'.
Chiaramente il genere che spopola è il turbo-folk, qualcosa che paragonerei al genere neo-melodico napoletano.
Guadagniamo l'uscita e scopriamo che non era 'festa granda' ma zvezda granda (grande stella), a spiegarci come funziona sono un gruppo di serbi che incontriamo e ci accompagna al centro.
Di cosa si parla con un serbo?
Di calcio!
'Zvezda o partizan?' questa è la domanda da fare, chiaramente per me ogni sostenitore della stella rossa è un fratello.
Noto come Napoli ed il sud italia venga molto apprezzato, in effetti lo spirito balkano è molto simile a quello tradizionale meridionale.
Voglia di festa, socializzare, scarsa propensione alle istituzioni, alle regole.

Giorno 7, venerdi.
Mattina di pioggia, cielo coperto, solo verso la tarda mattinata migliora e ci catapultiamo alla spiaggia di becici, 2 km distante da budva, ovviamente a piedi ed ovviamente scegliamo la strada trafficata, respirando a pieni polmoni i gas di scarico, quanto mi ricordano milano...
La spiaggia è carina, grande abbastanza, lunga, ben gestita, poco confusionaria.
Non riuscendo a star fermo, dopo una nuotata e due lanci di friesbie, si va a vedere dove finisce la spiaggia, percorrendo almeno altri 3 km, attraverso un tunnel pedonale si raggiunge un'altra località.


Nel pomeriggio i giovani si fanno vedere in numero consistente, rimpiazzando gli spazi lasciati dalle famiglie.
La musica dei bar è sparata al massimo, in molti di questi lidi si beve e balla.
Noi si rientra in centro, questa volta decidendo di fare la stradina interna, lungo costa, bello il primo tratto, poi entriamo in una zona cantiere, dove grossi scheletri di residence la fanno da padrona.
Non sapendo dove andare seguiamo l'istinto e qualche cartello che indica una spiaggia nelle vicinanze, ma si cammina tra buste di cemento, chiodi, mattoni...finche' non raggiungiamo il percorso pedonale.
Salvi?
Neanche per idea!
Dobbiamo arrampicarci, scavalcare recinti e reti metalliche arrugginite.
Ma si! le cose facili le lasciamo agli altri! :)

Ritorniamo verso il centro, mi merito un burek come premio per l'avventura.
La preparazione per il 'concerto' di david guetta sembra terminata ed è un miracolo vista la propensione al lavoro dei montenegrini, famosi per impiegare il numero piu' alto di persone per fare ogni cosa.
Al bar? uno da da bere, uno prende i soldi e li comunica al 'supervisore' che segna sul libro quanto incassato e venduto.
In cantiere? uno martella e uno controlla.
C'è da spostare qualcosa, da trasportarla? uno lo fa, altri lo guardano.
Nel bus? l'autista guida, una donna passa dai pochi viaggiatori per il biglietto...

In serata si va ad un ristorante, a budva, per provare il mix di carne alla brace, risultato sufficente, niente di piu'.
Stanchi per la lunga camminata, stanchi della solita budva notturna, facciamo un giro nella zona del concerto, pieno di gente che da fuori ascolta la musica, verso l'una rientriamo in camera, sveglia in tre ore, alle 4.40 autobus per podgorica.

Fine della vacanza :(

In breve:
Budva non vale la pena di essere visitata per piu' di 2 giorni, il mare e la spiaggia non meritano, c'è tanta confusione, locali strapieni, tante auto in giro ed aria che non è delle migliori.
Il montenegro merita una visita, girandolo, la costa è bella, scenografica per la presenza di massicce montagne a picco, tanta vegetazione, ma a livello di mare non regge il confronto con la vicina croazia o il dirimpettaio basso adriatico italiano (salento).
Divertimenti per chi ama il casino.
Per fortuna a luglio pochissimi italiani ma ad agosto ci è stato detto che arrivano le solite vagonate di connazionali, non so come si integrino e non voglio giudicare cosa non ho visto.
Ragazze, russe e serbe, bellissime, non saprei dire quanto amichevoli, sicuramente non le russe.
Costi:
- per mangiare in ristorante si spende relativamente poco ma anche la qualità non raggiunge le aspettative, mentre per uno spuntino ai vari baracchini si mangia bene e si spende poco;
- negozi alimentari e supermercati abbastanza cari, consiglio il mercato della verdura e frutta;
- divertimento, ingressi spesso gratuiti nei locali, ma le bevande si pagano abbastanza (forse sono abituato troppo bene in cechia), pochi bevono molto per questo