lunedì 31 ottobre 2011

Festa 'nazionale' (?)

Sono reduce da un lungo weekend, di festeggiamenti, party, alcool, incontri con amici etc etc.
Tutto è iniziato giovedì sera, visto che il seguente Venerdì nessuno avrebbe lavorato o studiato.
Il 28 Ottobre si festeggia l'indipendenza della Cecoslovacchia.
Si! avete capito bene, la Cecoslovacchia, nata nel 1918.
Avevano ragione tutti quegli italiani che mi dicevano 'Come si vive in Cecoslovacchia?' 'Fa freddo in Cecoslovacchia?' 'La Cecoslovacchia è vicino alla Russia'...
Eh già!
Che arrogante che ero quando, in malafede, cercavo di correggerli.
Chissà dove avevo appreso la notizia che nel 1993 era nata la Repubblica Ceca a seguito della richiesta di autonomia da parte della Rep Slovacca.
Proprio vero che in rete si deve stare attenti a leggere delle bufale!
Eppure mi era sembrata bella la storia della fine della Cecoslovacchia, unico esempio al mondo di separazione senza guerre, attriti, morti, pulizie etniche.
Gli slovacchi, cugini poveri, sentendosi lontani e poco apprezzati dal potere di praga, avevano chiesto ed ottenuto di diventare indipendenti, a partire dal 1 Gennaio 1993.
Come mi ero interessato alla storia di questa 'falsa' separazione, a come era prima e dopo, al periodo della transizione.
Vabbè, capita, è stato bello festeggiare l'indipendenza della Cecoslovacchia e scoprire di vivere in questo grande paese.

lunedì 24 ottobre 2011

Qualche consiglio

Ecco alcune idee su cosa fare in un fine-settimana:

-visitare uno dei tanti paesini cechi, non esiste solo praga.

Sabato, ad esempio, sono stato nella bellissima Kutna Hora, patrimonio Unesco, con belle chiese, stradine caratteristiche piene di negozi di antiquariato (dove ho comprato un libro in italiano di Hemingway per 2 czk – 0.10 €) caffè e tea-room, l’immancabile castello (in cechia quasi ogni paesino ha un castello antico), belle e rigogliose foreste attorno alla città.

Da Brno, in treno, si impiegano 2 h e 30 minuti circa, costo a-r circa 400czk

-partecipare alle iniziative organizzate dal ‘Brnopolis’ ed il ‘Brno Expact Centre’ (il sito fornisce anche importanti informazioni utili a chi si trasferisce a brno).

Domenica sono andato ad un loro evento, molto ben organizzato, una visita della città in tram, tutto per noi, circa 90 persone, con guide locali e posti suggestivi, quali il caffè ERA, in stile ‘funzionalista’ (Brno era uno dei principali centri europei per questo stile architettonico, esempio ne è la villa Tugendhat, patrimonio UNESCO, il Tecnologiske muzeum, museo tecnologico, dove sono conservate e ben presentate numerose ed interessanti iniziative legate alla tecnologia), kravi hora, la collina cittadina dove si può trovare il planetario, la bella piscina ed un bel parco dove prendere il sole durante la bella stagione ed incontrare qualche bella ragazza che studia nel vicino colleggio.

Altre interessanti curiosità ci sono state fornite sulla città, come il fatto che sia il centro legislativo del la rep ceca (avendo la sede della corte costituzionale e di alcuni dei piu’ importanti palazzi di giustizia), della passione per il teatro e le rivisitazioni artistiche, soprattutto legate all’ambientazione medioevale, docute al fatto che durante l’oppressione comunista non era possibile esprimere libere opinioni, quindi attraverso la recitazione si cercava di aggirare tale limitaizone della libertà di pensiero.

-trascorrere il venerdi sera al clubwash e divertirsi, ballando, al ‘silent dj’ show con cuffie wi-fi si puo’ decidere che musica ascoltare ed a che volume farlo, le vostre orecchie ringrazieranno e tornerete a casa senza il fastidioso fischio nei timpani (che tra l’altro ne indica un reale danneggiamento)

-gustare un buon thè in una delle belle ‘cajovna’ (sale da thè).

In rep ceca il thè è una passione molto diffusa, credo quasi al livello degli inglesi.

Non conosco i motivi, gli inglesi avevano le colonie indiane, i cechi non sono mai stati un paese colonialista, ma forse la comunità vietnamita ha influenzato i cechi.

Sta di fatto che se non vi fossilizzate a cercare un caffè, che non sarà MAI, nemmeno lontanamente paragonabile ad un espresso italiano, ma cercate di provare qualcosa di tipico, potreste trascorrere del piacevole tempo.

Le ‘cajovna’ sono bei locali, dove non si fuma, l’ambiente è calmo, rilassato, silenzioso e spesso in salette tematiche.

Si può gustare un thè cinese o giapponese in una stanzetta con interni orientali, tavolini bassi e sedendosi su cuscini, con pareti in carta scorrevoli, si può bere un thè alla menta e fumare un narghilè sui tappeti mediorientali.

In molte cajovna si accede alle salette senza scarpe, quindi siate sicuri di avere calze pulite. :)

La parola ceca ‘caj’ deriva da chai, il termine indiano per il thè, da cui cajovna, sala da thè.


E tanto altro...


ps: mi scuso per il layout della pagina, non so perchè i font appaiono diversi

venerdì 21 ottobre 2011

La simbiosi

Recentemente non mi sono solo occupato di manifestare la mia rabbia verso la politica ed i poteri forti dell'economia mondiale.

Con una giornata di volontariato trascorsa con alcuni colleghi in una zona di Brno, riserva naturale, mi sono sentito utile, dando, nel mio piccolo uan mano al mondo.

Avrei potuto scegliere di partecipare in maniere diverse, aiutando organizzazioni che si occupano di bambini con handicap, di anziani indigenti, ma purtroppo non essendo in grado di comunicare decentemente con il ceco ho deciso per trascorrere la giornata facendo dei lavori manuali e legati alla conservazione e difesa dell'ambiente.

Argomento a cui sono legato sempre più profondamente.

Per rispetto verso questo pianeta che ci ospita ho deciso di eliminare quasi totalmente il consumo di carne, vi invito a leggere ed informarvi su questo argomento.

Per rispetto verso questo pianeta a cui apparteniamo tutti, cerco consapevolmente di consumarlo il meno possibile, riciclo, non inquino direttamente, riduco gli sprechi di energia (anche a lavoro, tutti possiamo farlo), non uso l'auto, non uso medicinali e sostanze chimiche e tanto altro.

Per un periodo ho eliminato del tutto anche l'uso di saponi e detergenti chimici, sia per la cura del mio corpo che per il lavaggio dei vestiti e nella casa.

Vi assicuro che è possibile, basta pensare a come vivevano qualche decennio fa o come ancora vivono popolazioni nelle ultime, rare, riserve naturali.

Come dicevo ho lavorato, volontariamente, in una riserva naturale, ho raccolto e trasportato erbacce, pulito campi, trasportato residui e rifiuti.

Un lavoro duro, che mi ha lasciato dei segni, piccoli cicatrici e dolorosi acciacchi, ma mi ha donato GIOIA.

Chi è stato a contatto con persone più 'sfortunate' e bisognose ha imparato molto, ha capito quanto siano 'leggeri' certi nostri pensieri, preoccupazioni, se paragonate alle sofferenze reali e spesso permanenti di molti.

Ho imparato che aiutare, tendere una mano non è solo un gesto di altruismo, si riceve anche, e tanto, forse più di quello che si da e fa.

E' una simbiosi, uno scambio emotivo di energie, che non ha bisogno di essere quantificato, ha sempre un valore altissimo.

La gratitudine, espressa in parole o in gesti o, nel mio caso, nel vedere un pezzo di terra più bello, pulito, da respirare a pieni polmoni, ha un valore talmente alto che ripaga di qualsiasi sforzo, dolore, piccola cicatrice.

Alla fine della giornata ci è stato chiesto di raccontare o di sintetizzare l'esperienza con dei pensieri.

Ecco i miei:

-handy work is hard, but has, always, a meaning

-the environment is a beautiful but delicate flower, be careful to not step on it and to not pick it up, such beauty has to be shared with all and cannot belong only to few individuals

-each local natural habitat has something unique and rare

-human being belongs to the nature, not vice versa

-taking part of a community, helping each-other brings an uncountable joy


Potete trovare alcune foto e di seguito il racconto della giornata, di un'amica:

Volunteering Day

Rezekvitek

"Altogether with other 9 colleagues (Debora , Gabriela , Radana , Iva , Ivo , Josef , Vladimira , Magdalena , Pierluigi ) we helped non-governmental Ecological Organization called Rezekvitek with hay raking and unwanted plants and wood cleaning in protected area named Hady in Brno city.

Although we have spent half day in cold and drizzling weather the work needed to be done that day and we all cooperated to finish it successfully. The purpose of this “clean up” was to help the endangered flowers and bushes to grow again on places where it had become extinct and to preserve the original nature as each local natural habitat has something unique and rare. As an example we had been told that one plant in this place “Hady” does not grow anywhere else in Czech Republic and it is called “Hadinec”.

From the organizer we have learned a lot of useful things such as how dangerous the rosehips can get if they are eaten or how it is possible for a flower called dittany to catch on fire in the strong sunshine because it contains flammable liquid.

And as one of my colleagues had described what lesson this volunteering, taking part of the community, helping each-other gave to him - I must fully agree and I am sure all of us would - human being belongs to the nature, not vice versa and handy work is hard, but has, always, a meaning."