giovedì 28 ottobre 2010

Accadde oggi

28 Ottobre 1918
Nacque lo stato indipendente di Cechi e Slovacchi.

Ecco perchè questa mattina mi sono svegliato alla solita ora, ho espletato le mie solite attività quotidiane, sono uscito in una bella ma fredda giornata di sole e mi sono recato alla fermata del tram.
Come tutti i giorni.
Ma questa mattina non c'era nessuno ad attendere.
E nemmeno auto ed i negozi erano aperti.
Per un secondo ho ripensato alla simpatica storia raccontata da Andima, l'immaginaria sparizione degli immigrati in belgio.
Solo che qui la situazione sarebbe stata al contrario, non ci sono tantissimi stranieri a Brno.
Erano forse scomparsi tutti i cechi?

Mi è bastato controllare la tabella degli orari del tram, per dissolvere ogni dubbio.
Due minuti di ritardo, a Brno è quasi impossibile!
Ho ragionato un poco ed ho finalmente capito cosa stava succedendo, oggi è festa nazionale in cechia.

Chiaramente non per me e per chi deve avere a che fare con clienti e partners italiani, africani, europei, mediorientali...
Oggi per me è un giorno qualunque, anche se forse no...
Oggi per la Reppubblica Ceca è un giorno importante.

Parola del giorno - Nezávislost Česká republika - indipendenza della rep ceca

domenica 24 ottobre 2010

Un tranquillo weekend di...relax

Questa volta ne avevo bisogno, dopo 5 giorni trascorsi a Bologna, rientrando il martedì, avevo bisogno di riposarmi, rilassarmi e di trascorrere un pò di tempo a casa.
Così ho cancellato un appuntamento con un amico italiano che vive in slovacchia, saremmo dovuti andare a dresda a vedere una partita e trascorrere due giorni nella città tedesca.
Divertimento assicurato, ma non me la sono sentita.
Venerdì alle 17.28 ho iniziato a prepararmi, spegnere il pc in ufficio ed in perfetto stile fantozziano aspettare che le lancette dell'orologio segnassero la fine della settimana lavorativa.
17.29.59 Libero! :) (fino a lunedì...)
Il primo impegno, a dire il vero, è stato anche abbastanza ostico.
La settimana precedente avevo deciso di portare a riparare e pulire una giacca invernale, che avevo letteralmente distrutto la fine dello scorso inverno...
Perchè? Hmmm, ecco...diciamo che sarebbe una lunga storia e che ne ricordo poco...
In breve, a febbraio ero andato con gli amici a vedere una partita del 'mio' Fc Brno, contro lo Slovacko, nella vicina moravia meridionale.
Purtroppo non ho retto i numerosi giri di vino, birra, vodka, rum e grappa...
Ad un certo punto mi si è spenta la luce, non ricordo più niente, mi sono risvegliato su un treno mentre...hmmm, vomitavo...e poi a casa, dormendo a terra.
Di quella giornata gli amici mi ricordano, divertiti, tanti episodi ed ancora mi prendono in giro.
Mi fu restituita la mia cintura 'da trasferta' con fibbia spaccata (...) e mi ritrovai con la giacca nuova di tre mesi distrutta sotto le ascelle e sporca...di quello che potete immaginare.
Insomma con l'arrivo del freddo ho pensato di farla riparare, portandola in un negozio vicino casa, prima di partire per l'italia.
Facile? Semplice? No, se non parli ceco, come me.
In qualche modo, comunque, ci eravamo capiti, la padrona del negozio, chiaramente non parlava inglese, ma grazie all'inventiva partenopea, ben dimostrata in questo video, c'ho provato.
Avevamo deciso il prezzo (200 czk - circa 8€) per la riparazione ed il lavaggio, ho pagato in anticipo e mi è stata consegnata la ricevuta per ritirare il tutto, appunto questo venerdì.
Il problema è stato che di sera, la padrona non era presente, al suo posto una simpatica vecchietta (la mamma?).
Quindi la comprensione è stata più difficile, se non impossibile.
Con la mia conoscenza basica e lacunosa le ho fatto vedere il biglietto e descritto il mio giaccone.
Lei pretendeva che io pagassi ulteriormente per il lavaggio, ma io ero certo che ci eravamo già accordati sul prezzo.
Per fortuna la tecnologia ci è venuta incontro, la signora ha chiamato la figlia che le ha confermato la mia versione.
Urrà!

Dopo questa strabiliante e provante avventura sono andato dalla amica (e padrona di casa) A., che mi aveva chiesto di prendermi cura del suo cane durante il weekend.
Amando gli animali ed in particolare i cani, ne sono stato felice.
Sabato da Dog sitter!
Quindi sveglia alle 8, che per essere sabato mattina...per dare da mangiare a F., il carlino e poi passeggiata nella vicina collinetta/bosco.


Ogni tanto ci siamo fermati per espletare qualche...hmmm...bisogno fisiologico (non io, F. il carlino).



Per il resto, una piacevole sgambettata.


I colori dell'autunno possono essere molto piacevoli.



Ogni tanto abbiamo incontrato altre persone con cani e se credevo che i cechi potessero socializzare solo davanti ad un bicchiere (o bottiglia, meglio) di alcool, ora so che anche quando portano a spasso i cani, sono socievoli.
L'attività di dog-sitter mi ha tenuto impegnato fino al pomeriggio, dopo un'altra passeggiatina dopo pranzo e dopo avergli preparato la cena e fattolo giocare in giardino, sono andato in centro per incontrarmi con due cari amici, D. e F.

La mia intenzione era di non bere alcool, ma pensare di farlo quando incontro i miei amici ceki è una chimera.
Altra particolarità dei miei amici è quella di portarmi nei pub meno frequentati della città.
Il che va bene, dopo che ti abitui, ma all'inizio rimango sempre un pò demoralizzato.
Suvvia alla fine se si esce è anche per vedre qualche bella faccia e non sempre avere un ciccione sudato che ti alita di fianco è divertente.
Fatto sta che dopo aver salutato D. in viaggio per budapest, ci siamo spostati in un altro pub dove c'erano altri amici.
Io sarei dovuto andare ad un incontro di lingua ceca tra utenti del CS (couchsurfing), questo si in uno dei pub più turistici e commerciali della città (non voglio nemmeno dire il nome...).
Ecco altra cosa stupenda della cechia, o almeno di quella che conosco io è che non mi era mai capitato altrove di entrare in un locale e vedere il barista ubriaco...
Potenza della mia Brno!
Per farla breve, mi offrono i soliti giri di rum e slivovice (grappa di prugna, quasi imbevibile) e poi un bicchierino di liquore.
Mi dicono che si tratta di 'zelenina' un liquore blando ed aromatizzato alla menta, da femminucce, si brinda, loro mi guardano ed io ingurgito d'un soffio il contenuto del bicchiere...
Era assenzio...!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Credo di aver cambiato colore e di aver bucato definitivamente il mio povero stomaco...
Da quel momento in poi sono stato male, non da ubriaco, ma proprio con la sgradevole sensazione di pesantezza allo stomaco e bruciore.
Per fortuna ci ha pensato il barista a risollevarmi, con i suoi tentativi di parlare italiano ma soprattutto un paio di cadute mentre cercava sostegno sul bancone.
Scene da vecchi film comici muti!
Insomma, eravamo noi padroni del locale, abbiamo cercato la musica che volevamo, mi hanno fatto ascoltare e ballare un vecchio cantante nazionalpopolare e poi gli 'eroi' locali...
Ho ascoltato con piacere alcune storie della vecchia Brno, dovendo lasciare il locale solo perchè avevo promesso di andare all'altro incontro, che si è rilevato una delusione.
A parte il locale, senza alcuna atmosfera tipica, le persone presenti parlavano più inglese che ceco...quindi senza nemmeno bere niente, dopo una decina di minuti sono rientrato a casa.
Domenica mattina, mi sono alzato carico di energie, ho finalmente trovato un amico con cui fare boxe ed allenarci.
Ci siamo dati appuntamento alla vicina palestra e quell'ora e mezza e trascorsa molto velocemente.
Poi casa, pranzo, riposo, relax, come da progetto originale.
In serata dopo circa 10 mesi di assenza sono ritornato a giocare a poker, in un club simpatico ed alternativo.
Il poker è un gioco che mi piace molto, non sono un esperto, non sono uno che si legge i libri o ragiona su statistiche, percentuali, casualità.
Gioco da inesperto, ma mi ha già insegnato tanto, a tenere la calma, a ragionare in fretta, esercita la memoria.
La serata stava andando bene, ero al tavolo finale, tra i quattro che si giocavano l'accesso ai 'premi' (parliamo di qualcosa come 600/800 czk - 20/30€ di vittoria al primo classificato, si gioca per divertirsi non per diventare ricchi), quando 'qualcunA' ha iniziato a tempestarmi di sms... ;)
Ho perso la concentrazione, ho giocato chiamato un 'all-in' con una doppia coppia al flop, un altro giocatore ha fatto altrettanto con una coppia di assi...l'ultima carta a terra, il river, ha mostrato un otto e l'altro ha fatto una doppia coppia migliore della mia...damn!
Questo è il gioco.
La serata di questo weekend è terminata a casa dove ho augurato la buona notte al mio amore.

Parola del giorno: To byl relaxcni vikend

sabato 23 ottobre 2010

Pesi e misure...

Mi viene difficile commentare, provo a riportare due sentenze, una in Rep Ceca, recentissima, una in italia, abbastanza recente.
Vorrei cercare di capire le differenze, certo due paesi, due situazioni, ma ci sono delle contraddizioni agghiaccianti, due pesi, due misure.

La recente sentenza ceca:

..."A Czech court has imposed the Republic's longest-ever jail term for a racially motivated crime - a firebomb attack on a Roma family's home that left a two-year-old child with burns over most of her body.

Judges in the northeast city of Ostrava, 350km east of Prague, sentenced four men to 20 to 22 years in a high-security prison for attempted murder and damaging property. They also must pay almost $1 million in damages to the family and in hospital costs."...


La recente sentenza italiana:

..."Il tribunale di Ferrara ha condannato a tre anni e sei mesi i quattro poliziotti accusati di eccesso colposo nell'omicidio colposo di Federico Aldrovandi, il ragazzo di 18 anni morto il 25 settembre 2005 durante un intervento di polizia."...

Lo scandalo è andato avanti, con il risarcimento (dello STATO, quindi delle tasse degli unici che le pagano: i lavoratori dipendenti) con 2 milioni di € alla famiglia di Federico, un ricatto per non chiedere di costituirsi parte civile al processo.

Quindi evitare il rimborso diretatmente agli ASSASSINI...che ridussero Federico così:

"...I medici hanno riferito che aveva lo scroto schiacciato, una ferita lacero-contusa alla testa e numerosi segni di percosse in tutto il corpo. Ho potuto vedere solo quella sul viso, dalla tempia sinistra all'occhio e giù fino allo zigomo, e i segni neri delle manette ai polsi. L'ho visto nella bara. Il suo corpo non sembrava più allineato e simmetrico. Il mio bambino era perfetto, e stupendo. L'hanno distrutto..."

Quindi mi pare di capire che in rep ceca chi commette un crimine, assolutamente condannabile moralmente (CI MANCHEREBBE!), verso una minoranza (..."problematica"...perchè l'ipocrisia ha dei limiti...), ustionando una bambina (INNOCENTE), viene condannato a 22 ANNI di carcere duro.
In italia se si indossa una divisa e si UCCIDE un ragazzo (INNOCENTE), si viene condannati a 3 ANNI e mezzo, che tradotti in termini pratici, tra appelli, sconti, indulti, riti abbreviati, equivalgono quasi a NESSUN giorno di carcere.

Due pesi, due misure.

giovedì 21 ottobre 2010

???

La nostra giornata tipo, sveglia, doccia, colazione, lavoro/studio, pranzo, lavoro/studio, tempo libero, cena, letto...
Piu’ o meno, riassumendo sommariamente, siamo tutti allineati a questi schemi.
Pensiamo di essere liberi, forse perchè decidiamo se guardare un canale televisivo o l’altro, vestirci con una marca o l’altra, comprare la tal acqua con le bollicine o quella che fa fare tanta ‘dindin’, andiamo in vacanza, in resort o con agenzie di viaggi, abbiamo un bancomat un conto corrente, facciamo mutui per comprare una casa, figli da ‘educare’, ogni tanto suona l’adunata e ci mettiamo in fila per legittimare i nostri bravi politici esprimendogli la nostra fiducia con una croce su un foglio di carta.
Siamo liberi! Viviamo in democrazia!
Soprattutto lavoriamo, guadagniamo e spendiamo.
Cosa? Dove? Quando?
Spesso non lo sappiamo, ma siamo in democrazia, si vede, si sente, c’è scritto sulle costituzioni dei paesi.
Dove lavoriamo e per chi? Chi è il capo, chi decide, chi ci paga? Dove studiamo, chi finanzia le scuole e le università, perchè?
Cosa compriamo e perchè? Certo il cibo, è un bisogno primario, ma anche altro, vestiti, auto, case, divertimento...
Dove lo compriamo? Hmm, quante domande, già qui qualche dubbio dovrebbe venire a qualcuno...spesso grosse catene distributive, che negli anni hanno travolto le piccole realtà locali.
Ma soprattutto...da dove arriva la merce che compriamo? Chi di noi si informa sull’origine dei prodotti che acquistiamo, consumiamo? Come viene prodotta, quanto rende a chi la produce, in che quantità viene prodotta, in che condizioni lavora chi le produce le merci che compriamo?
Quanto guadagna il lavoratore che raccoglie la mela che mangiamo e che abbiamo pagato?
Che informazioni abbiamo? Come ci vengono ‘offerti’ i prodotti che acquistiamo?
Queste domande qualcuno se le pone?
Chi crede nella libertà, nelle scelte democratiche ci pensa?
Ci crediamo liberi senza avere queste informazioni!
Una mela prodotto nel paese Z, viene venduta nel paese Y ad un prezzo X, ci hanno insegnato che il mercato decide tutto, ma chi è il mercato?
Io e voi o qualcun’altro piu’ potente che detta le regole? Ci vedete libertà in questo? Io no!
Posso scegliere quanto spendere, ma ho davvero tutte le infrmazioni per farlo? Ed in quanto tempo dovrei ragionare e riflettere su una scelta che è diventata semplicistica ma che influenza ogni individuo su questa terra.
Quando compriamo? Sempre piu’ nei ritagli di tempo libero, di fretta, in spazi luminosi, sgargianti, colorati, che ci distraggono, ci stordiscono, crediamo di avere scelta ed invece ci sono studi che dicono a chi ci sta vendendo la merce, come disporla per catturare la nostra attenzione.
Non è una teoria eversiva la mia, si chiama semplicemente marketing o tecniche di vendita, si studia.

Quindi, ricapitolando, crediamo di essere liberi, perchè possiamo votare, parlare liberamente (dove? Quando? Con chi?), scegliere cosa fare.
Fermatevi un attimo a pensare...siamo liberi di fare cio’ che ho descritto o siamo fortemente influenzati anche in queste operazioni?
Una persona normalmente onesta ed intelligente, voterebbe mai bush, putin o merdusconi (o i concorrenti, non ne faccio una questione di partiti e nomi) o viene quasi indotta a farlo da ‘campagne politiche’?
Una persona normalmente intelligente ha gli strumenti per poter parlare e pensare liberamente o ha le sue opinioni fortemente influenzate dalla società? I media, l’educazione scolastica, la società non ci dettano una precisa strada da seguire?
Per finire siamo sicuri di scegliere esattamente cosa vogliamo o iniziate a pensare che pubblicità, morali, ambiente esterno, abitudini comuni, tradizioni...ci influenzino?
Le scelte piu’ importanti della nostra vita, sono naturalmente indotte dai nostri bisogni o ‘telecomandate’?
La scuola, il lavoro, la famiglia, la casa, fanno parte di una struttura o sono scelte naturali?

Questo è quanto mi chiedo quasi ogni giorno.
Giusto per essere onesto, io so per CERTO, di non essere un uomo libero.
Perchè mi sento schiavo, non faccio la morale ad altri, elevandomi ad essere perfetto, sono consapevole di essere una pecora del gregge, vorrei sapere solo cosa ne pensate voi e se esiste un modo per saltarla questa staccionata.

Ho scritto questo post per due motivi.
L’inizio della lettura di ‘Cosi’ parlo’ Zarathustra’ e le notizie sconcertanti di questi giorni.
Qualcosa già discussa, altre che meriterebbero l’attenzione di tutti.
Quando dico di essere napoletano, la prima associazione d’idea è: Napoli-spazzatura.
Abbiamo tutte le informazioni per capire il problema? Cosa sappiamo delle violenze che accadono ora, dietro i sacchi di spazzatura abbandonati in strada?
Ma soprattutto, oggi la mia attenzione è stata attirata da un articolo, finalmente uscito su un quotidiano.
Lontano da noi, nascosto dai nostri occhi accade, soprattutto nei paesi già poveri qualcosa che dovrebbe essere raccontato a tutti:
http://www.corriere.it/esteri/10_ottobre_20/video-indigeni-torture_0d865860-dc5a-11df-be1f-00144f02aabc.shtml

“Le enormi risorse naturali del Papua Occidentale vengono sfruttate intensamente dal governo indonesiano e dalle multinazionali straniere, che ne traggono grandi profitti a discapito dei popoli tribali, che con la loro presenza e le loro culture, rappresentano solo un impiccio. Quando le compagnie internazionali sbarcano a Papua, l’esercito indonesiano le scorta per proteggere "progetti di importanza vitale": la presenza dell’esercito è sempre accompagnata da violazioni dei diritti umani. I più perseguitati sono coloro che tentano di protestare contro il governo indonesiano, contro l’esercito o questi progetti. Omicidi, sequestri di persona e torture sono all'ordine del giorno. Nelle aree dove la presenza dei militari è più massiccia, centinaia di persone muoiono di fame o malattia perché hanno troppa paura per uscire dai loro nascondigli. Nella terra del popolo degli Amungme, per esempio, sorge la Grasberg, la più grande miniera di rame e oro del mondo, di cui la Freeport è la proprietaria di maggioranza.
...
Tuttavia, le abbondanti risorse naturali di Papua continuano a essere sfruttate intensamente sotto la protezione dell’esercito. «Di Amungme mi è rimasto solo il nome. Le montagne, i fiumi, le foreste, ora appartengono tutti al Governo e alla Freeport. Io non ho più nulla» ha detto pochi giorni fa uno degli appartenenti a questa tribù.
...
Finalmente, nel 1963 ebbe luogo l'"Atto di Libera Scelta". Al voto furono però ammesse solo 1.025 persone che, in pratica con una pistola puntata alla tempia, votarono all'unanimità per l’Indonesia. L'assunto razzista era che i Papuasi fossero troppo "primitivi" per decidere da soli del loro futuro e questo indusse la comunità internazionale a sorvolare sulla manipolazione del voto. «Non posso immaginare che i governi di Stati Uniti, Giappone, Olanda o Australia possano mettere a rischio le loro relazioni con l'Indonesia per una questione di principio che riguarda un numero relativamente piccolo di uomini molto primitivi» dichiarò un diplomatico britannico nel 1968. Il risultato sono stati 40 anni di oppressioni e brutalità che hanno già ucciso migliaia di persone e che, per ferocia e vastità di proporzioni, sono classificati come il peggiore abuso perpetrato oggi contro i popoli tribali del mondo.”

Concludo con la prefazione di Nietzsche:
"Una luce si è accesa in me: ho bisogno di compagni, e vivi; non compagni morti e cadaveri, da portare con me ovunque io voglia.Ma viventi compagni, che mi seguano, perché voglion seguire se stessi, e proprio là dove io voglio.Una luce si è accesa in me: non alla folla deve parlare Zarathustra, ma a dei compagni! Zarathustra non deve diventare pastore e cane di un gregge!Io sono venuto per strappare molti al gregge. La folla e il gregge mi devono avere in odio: pei pastori Zarathustra vuole essere un brigante.Dico pastori, ma essi si dicono i buoni e i giusti.Dico pastori: ma essi si chiamano credenti della retta fede. Guardali lì, i buoni e i giusti! Chi odiano essi di più? Colui che infrange le loro tavole di valori, il distruttore, l'assassino: ma questi è appunto il creatore.Guardali lì, i credenti di tutte le fedi! Chi odiano essi di più? Colui che infrange le loro tavole di valori, il distruttore, l'assassino: ma questi è appunto il creatore.Compagni cerca il creatore, compagni del raccolto: perché tutto è in lui maturo per il raccolto. Ma a lui mancano le cento falci: e così egli strappa le spighe ed è inquieto.Compagni cerca il creatore, coloro che sanno affilare le loro falci. Si suole chiamarli annientatori e spregiatori del bene e del male. Ma essi sono i mietitori e coloro che fanno festa. Collaboratori cerca Zarathustra, che mietano e festeggino con lui: che ha mai egli a spartire con greggi e pastori e cadaveri?...Voglio attirare a me i creatori, i mietitori, i banchettanti: voglio loro mostrare l'arcobaleno, e tutte le gradinate del Superuomo.Ai solitari canterò il mio canto e a coloro che vivono a coppie; e chi ha ancora orecchi per l'inaudito, a quegli voglio rendere pesante il cuore con la mia gioia.Io voglio andare per il mio cammino verso la mia mèta: saltando sulla testa di coloro che indugiano e si tirano volentieri da parte. Il mio passo sia la loro rovina!"

Così parlo’ Zarathustra...

mercoledì 20 ottobre 2010

...Volare...

Mentre ero seduto, ho chiuso gli occhi ed ho iniziato a volare.
Guidato dalle note di un pianoforte a sua volta condotto dalle dita affusolate di una giovane giapponese avvolta da un vestito scuro elegante.
Anche lei seduta sul suo sgabello, al centro di un piccolo altare, ad accompagnare la voce soprana di una sua connazionale, voce e viso tondi, sorriso largo quando si gode gli applausi sinceri della piccola ma calorosa platea.
Ho chiuso gli occhi ed ho iniziato a volare, come una foglia d'autunno, sospinta dalle arie liriche, del giovane e bravo tenore nipponico, fiero, deciso, orgoglioso, padrone della scena, seppur trattandosi di una piccola parrocchia oratorio della grassa bologna.
Evento troppo austero per le giovani bande di studenti, per le patrizie famiglie locali.
Ho iniziato a volare, mentre ero seduto su una scomoda seggiolina, come non ne vedevo dai tempi delle scuole medie, in una piccola chiesetta di una città cresciuta in fretta, che non ha più memoria.
Bologna la dotta o la dritta? A fare la grassa sulle spalle magre dei giovani universitari, fuorisede, stranieri, figli di gente umile che cerca un riscatto e nell'attesa stringe ancora di più la cinghia.
Perchè la speranza è fonte di energie insperate.
Ho iniziato a volare, chiudendo gli occhi, come non facevo da tempo.
Come facevo nei sogni che ricordo ancora nitidamente, i miei sogni più belli, quella sensazione di emozione, rischio, adrenalina e poi semplicemente felicità.
Guardare la città dall'alto, come normalmente non potrei, riprendere quota quando mi avvicinavo troppo al suolo.
Distaccarsi dalla realtà, dal terreno della dura vita quotidiana, sorridere con gli occhi che quasi sentono veramente il vento contrario.
Tetti, strade, alberi visti da una nuova e sconosciuta prospettiva.
Quando volavo nei miei sogni era così, quando ho chiuso gli occhi lasciandomi trasportare dalla musica classica del pianoforte accompagnata dalle voci orientali, liriche orgogliose, di questi artisti sconosciuti e amatoriali, è andata così.
Attimi di felicità impagabile, unica eppure a portata di mano.
Potenza della musica, potenza della semplicità e della sua bellezza.
Ogni acuto soffiava come il vento e mi faceva alzare, raggiungere il tetto in parte scrostato dagli affreschi, sorpassando le pareti con finestrelle colorate e dipinti di vita religiosa.

Alla fine l'applauso è stato meritato e sincero.
Una serata diversa, non grassa, non dotta, in una bologna come l'avrei immaginata, della gente comune.

Ps: ho deciso questo topic, ispirato dal commento di m4rcu2.
Non sono mai positivo nei confronti dell'italia, non potrei esserlo, come spiegavo, perchè considero un paese non solo una cartolina, bellissima nel caso dell'italia, ma anche come un contenitore, di persone, sentimenti, caratteristiche, tradizioni, servizi.
Sono iper critico con questo 'contenitore' eppure in questa serata bolognese vorrei riportare le parole del frate che ha introdotto il piccolo concerto di musica lirica, che sono state più o meno queste: "...siamo sempre a pensare male dell'italia (noi italiani) eppure dovremmo riflettere anche in positivo. Pensare che ci sono persone che sono nate in altri paesi lontani (il giappone) che si appassionato alla musica (lirica) che decidono di imparare la nostra lingua per seguire quella passione. Questo dovrebbe farci capire che l'italia è anche qualcosa di positivo..."

mercoledì 13 ottobre 2010

Brutti, sporchi e cattivi

Questo post è conseguenza di diversi fattori concatenanti, il mio ultimo libro letto ‘La scomparsa dei fatti’ di Travaglio, una email ricevuta in merito all'est intollerante, dopo la violenta protesta anti gaypride di Belgrado ed infine un commento (fuori luogo, ma non faccio censura) sugli episodi di genova che hanno portato alla sospensione della partita di calcio italia-SERBIA.

Inizio da quest’ultimo punto, raccontando intanto che del calcio, italiano, non m’interessa niente e mentre Spud ed io ci incontravamo a Brno, l’italia giocava, senza che noi sapessimo il risultato.
Anche ieri sera, non sapevo della partita, credevo si giocasse di mercoledi’, giusto per chiarire quanto possa interessarmi l’episodio.
Devo pero’ dire senza mezzi termini che mi schiero dalla parte dei SERBI, un popolo che ho avuto l’onore di conoscere di persona ed a cui mi sento legato.
Un popolo di guerrieri, di gente forte anche se soffre, che conosce la storia, gli ideali e le sue tradizioni, che ha subito attacchi criminali da parte del civile e democratico occidente, ma è rimasto in piedi.
Quello che hanno fatto contro il gaypride ed a genova puo’ scandalizzare il folto gregge di benpensanti, pecorelle bianche e candide (ma poi quando smuovi la pelliccia scopri tante croste scure, tenute abilmente nascoste...) tutte simili, pronte a beelare a comando e tutte insieme.
Ma non me.
Per carità, talvolta il morbo del benpensantismo mi coglie, come un raffreddore fuori stagione, non sono ancora immune al 100%.

Analizziamo i fatti del gay pride.
Una marcia che vuole legittimare i diritti dei gay, secondo gli organizzatori, una carnevalata non necessaria e fuoriluogo, secondo me, una minaccia alla cultura ed alla società serba, secondo i serbi.
Con l’aggravante che in questo momento di forte crisi nazionale, il popolo serbo ha problemi ben piu’ seri.
Mancano prodotti alimentari di prima necessità, disoccupazione alle stelle, giovani senza lavoro e senza futuro, anziani abbandonati al loro destino, famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese con dignità.
Eppure i governi ed i politici serbi, lavorano all’integrazione all’ue, nella speranza di ingozzarsi con i fondi europei, spostare le produzioni occidentali nel loro territorio (esempio della fiat che produce in serbia) etc etc...
Qual’è la soluzione ai problemi reali del paese? Un bel gay pride! Coriandoli e musica per le strade!
Ottimismo!
Da qui la risposta dei serbi, dei giovani serbi.
Di chi non sta a casa a guardarsi il grande fratello, le telenovelas, i tg (dopati) nazionali...
I media non ci spiegano questo, non lo fanno mai.

Il problema della protesta violenta, non erano i gay, ma la scelta di fare quella sfilata, l’ostentazione forzata.
Questo voler imporre un modello ‘artificiale’ alla società. Sono etero e non ho niente contro un omosessuale, non sono un estremista religioso, non voglio fare il moralista, ognuno faccia cio’ che vuole dei suoi gusti sessuali, nel rispetto della volonta’ altrui (quindi pedofili esclusi!) ma per favore non mi si venga a parlare di parita’ di diritti, di adozione, di matrimoni e famiglie.
Considero i gay come una ‘fantasia’ sessuale, nulla di piu’.
Ognuno LIBERO di averla, ma non mi si parli di parità e di diritti!
Perchè allora non reclamare i diritti per i sadomaso? O per i guardoni?
Le discriminazionioni verso i gay sono frutto di ignoranza dei singoli, le leggi nazionali non prevedono alcuna discriminante, quindi di quali diritti da reclamare stiamo parlando?

La protesta violenta è stata la reazione all’incapacità ed alla mancanza di buonsenso di chi comanda in serbia.
Richieste inopportune in un momento delicatissimo.
Se qualcuno organizzasse un chiassoso party proprio davanti ad un funerale, dovrebbe aspettarsi una qualche reazione.
Anche quanto accaduto ieri sera è un’appendice della situazione.
La rabbia si è spostata verso l’italia, dove si sarebbe dovuto svolgere una partita di calcio.
Calcio business, non piu’ sport.
In italia abbiamo già dimenticato la ‘gestione’ criminosa del calcio nostrano.
Vorrei ricordarla brevemente:
-le squadre piu’ importanti in difficoltà economica per gli enormi debiti accumulati per strapagare ‘campioni’ chiedono un decreto spalmadebiti ai politici che guardacaso sono direttamente coinvolti in molte squadre di calcio (non parlo solo di merdusconi!). La gente comune che ha debiti in silenzio si compiace e non apre bocca...
-Il figlio di un alto dirigente di una squadra (di merda), il figlio del ct della nazionale (di merda), la figlia (giornalista) di un potente banchiere (di merda), il figlio di de mita (merda!), calisto tanzi (merda!) e cragnotti (merda!)...creano una bella, pulita ed onesta ‘società’, la gea, che controlla gli interessi di molti calciatori, allenatori italiani.
Guarda caso hanno qualche amicizia anche con arbitri e giornalisti e guarda caso i loro assistiti sono tutti ‘campioni’ strapagati ben in vista nelle nazionali...com’è andata molti l’hanno dimenticato e qualcuno ancora rimpiange la ‘triade’, i ‘processi del lunedi’ con moviole pilotate, i campionati piu’ belli del mondo...
-Infine non dimentichiamo ‘passaporti’ regolarizzati in modo anomalo, ‘vitamine’ ultrapotenti...legalizzate.

In tutto quasto gli italiani brava gente si sono scandalizzati, quei cinque minuti, ma poi tutto è tornato alla normalità, franco carraro è stato al potere della federcalcio mentre suo figlio luigi, è socio della filmworld (insieme alla figlia di geronzi), che riceve FORTI commesse pubblicitarie negli ambienti del calcio.
Tutto quadra!
Io pecora devo pagare il biglietto, l’abbonamento sky, comprare i giornali sportivi, convinto di assistere ad uno sport, mentre mi ritrovo ad osservare il copione di un ‘progetto’ deciso da altri.
Il nostro anonimo nel commento rilasciato non sa cosa succede, preferisce vedere e scandalizzarsi del cattivo serbo sulla recinzione che, udite udite!...ha bruciato una bandiera dell’albania e lanciato petardi in campo.
Questo si che è uno scandalo! Non di certo la proclamazione di uno stato fantoccio, il kosovo, RUBATO alla Serbia e con a capo, TERRORISTI del’uck, che fine a qualche anno prima erano considerati criminali ed oggi hanno lo status di politici (quindi intoccabili per i loro crimini) che permettono agli u$a e all’€u di fare i propri comodi nei balcani, chiudendo un occhio sul traffico d’eroina gestito in quel paese.

Il bravo ‘anonimo’, continua a scandalizzarti per le bestie negli stadi.
Sbatti il mostro in prima pagina sicuramente non l’hai mai visto ed un libro che non contenga figure illustrate, credo non l’abbia mai aperto e letto, altrimenti si interrogherebbe e non farebbe delle domande, perchè saprebbe dove cercare le risposte.

Per finire cito dal libro di Travaglio, che consiglio ai bravi anonimi e benpensanti:
“Non c’è scelta, siamo fottuti. Abbiamo buttato tutto in vacca. Non c’è nessun altro paese in europa che abbia fatto tante stronzate quanto noi, lasciando che il deficit pubblico si gonfiasse a dismisura.
E’ chiaro che per due anni abbiamo raccontato soltanto balle. E’ chiaro che quello che abbiamo detto non era vero.
Ho mentito, abbiamo tutti incessantemente mentito sullo stato della nostra economia: il mattino, a pranzo e la sera, per almeno diciotto mesi.
Non abbiamo fatto nulla per quattro anni. Non riuscireste ad indicarmi un solo provvedimento del governo di cui andare orgogliosi. Cosa risponderemo al paese quando ci chiederà conto di quel che abbiamo fatto? La verità è che siamo nella MERDA.”

Non preoccupatevi, non è merdusconi o un qualsiasi politico italiaco, non sarebbero capaci di fare autocritica, nemmeno ad una riunione segreta come quella tenutasi sul lago balaton tra il premier ungherese che disse le testuali parole ed i suoi fedelissimi, nel 2006.
Dopo che i media resero pubbliche le intercettazioni, per mesi, nelle strade di budapest, la gente comune, con tantissimi ultras, hooligans e estremisti di destra, manifestarono violentemente, assaltando i luoghi del potere.

Finisco cosi’, per rispondere anche a quell’email ricevuta qualche giorno fa, che mi chiedeva cosa pensavo dell’est violento, gretto, intollerante, mentre i ‘bravitaliani’, gli irlandesi, gli europei occidentali, sono capaci di essere civili, tolleranti...
Quando la gente s’incazza, quando il popolo ha fame, quando ne ha fin sopra i capelli dei soprusi dei potenti, non la fermi facilmente, con la retorica, con i grandi fratelli ed i minzolini varii.

Meditate gente, meditate...

lunedì 11 ottobre 2010

Aggiungi un posto a tavola...

Mi è capitato questo finesettimana, di aggiungere un posto in più, alla mia tavola, dopo diverse colazioni e cene trascorse da solo.
La stranezza è che si trattava di un ragazzo che non conoscevo di persona, ma che attraverso questo modestissimo blog ho incontrato di persona.
Questo è il bello della rete, due persone che interagiscono e che velocemente vengono in contatto.

Spero di non sbagliare raccontando questi due giorni ospitando un perfetto sconosciuto a casa.
Fin dall'inizio devo dire che l'atmosfera era piacevole, avendo diversi punti di contatto e scoprendo in seguito altre esperienze simili.
Intanto entrambi italiani che vivono e lavorano, felicemente (per il vivere non per il lavorare) in rep ceca.
Senza 'sindromazioni' varie che di solito accompagnano gli italiani all'estero.
Non essendo un 'clubber' non avevo alcun piano speciale su dove trascorrere la serata, la prima tappa è un locale che mi piace sempre di più, il Trojka, dove c'erano due appuntamenti organizzati, serate di scambio linguistico (nessun doppiosenso!) inglese e spagnolo, nella stessa sala.
Ho rivisto due ragazze con le quali svolgo il corso di ceko, più altre persone che conosco di vista.

Successivamente ci siamo spostati al mio club preferito, il Metro, dove un caro amico avrebbe lavorato come security dalle 24.
Il locale è piccolo, affolato e fumoso, ma prima della mezzanotte è gradevole.
Purtroppo la musica alta ha un pò disturbato i discorsi, facendomi decidere di spostarci verso altri ritrovi serali.
Dopo una passeggiata tra la 'Brno by night' abbiamo concluso la serata in una tranquilla pivnice ed aspettato il bus notturno che ogni 30 minuti, nel we riporta sani e salvi i giovani nelle loro case, lasciando ai paesi incivili le mattanze del 'sabato sera'...
Qui è avvenuto un fatto curioso, mentre arrivavano i bus, in attesa che si aprissero le porte, ho cercato di dare indicazioni ad un ragazzo che cercava la via di casa, vedendo così ripartire il mio bus...damn!!!
Vabbè, che fare, si aspetta una mezz'oretta, non sarà questo espisodio a rovinare l'umore.

Il sabato mattina, un bel sole, finalmente, sveglia la mia Brno ed anche se ho poche ore di sonno alle spalle, propongo, dopo la colazione con annessa lunga chiacchierata conoscitiva, di andare nel mio luogo preferito di Brno: il lago cittadino (prehrada).
Intanto scopriamo di avere in comune molte cose, le esperienze di vita all'estero, la passione per il mondo ultras, qualche esperienza simile nella politica, l'ultima città italiana che ci ha 'ospitato'...

Usciti di casa, io da temerario con un bernuda estivo, dopo aver preso un biglietto ordinario da 10 minuti, in tram raggiungiamo la destinazione, secondo me molto gradevole.
Passeggiata attraverso il percorso destro del lago, fino ad un simpatico luogo di rinfresco, dove abbiamo pranzato con carne, zeli e due tipi di knedlik (onestamente non era il massimo) e bevuto una fresca Starobrno, all'aperto.
Spesa totale 120 czk a testa - meno di 5€
Una goduria.
La visita alla città e proseguita verso il centro, dove abbiamo visto il bel castello di spilberk, dove i carbonari furono rinchiusi e Silvio Pellico scrisse 'le mie prigioni'.
Sempre a piedi giro attraverso il bel giardino sotto la chiesa di Petrov (che si vede nella foto della homepage del blog), fino a vederla da vicino.
Prima di ritornare a casa, sosta obbligata nelle tre piazze principali.

Dopo una lunghissima giornata e dopo aver preparato uno squallido risotto allo zafferano con carne trita, decidiamo entrambi di restare a casa, rifiutando un invito da parte di alcuni amici.

Domenica mattina, accompagnati ancora da un caldo sole, decido di far vedere la piccola collina con bosco appena fuori casa, per andare in centro attraverso una delle zone più 'in' della città, dove belle case si avvicendano con gusto su entrambi i lati della strada.
La visita si è conclusa in una 'bettola' tipica, appena fuori dal centro, dove abbiamo ammirato i simpati accessori degli urinatoi... :)
Per me la giornata è continuata, per molto con i miei amici del posto, per il mio ospite, spero che la permanenza e la visita a Brno, siano state piacevoli.

Parola del giorno: tak...uvidime! - allora...ci vediamo

lunedì 4 ottobre 2010

Piccoli tra i grandi

Capita spesso cosi' alla piccola rep ceca, di vedersela con le grandi, spesso di perdere, ma di arrivare a giocarsela.
Parlo nell'ambito sportivo, dove questa nazione di 10 milioni di abitanti, riesce a raggiungere obiettivi quasi impensabili.

Nel calcio, che non è lo sport piu' seguito qui, alla fine degli anni '70, con un campionato europeo vinto (contro la germania!) ed uno in cui arrivarono terzi (battendo i ricchissimi e famosi italiani...), ripetendosi alla fine dei '90, con una finale persa contro la germania, sempre agli auropei ed un terzo posto nel 2004 (contro l'Olanda).
Nell'hockey, lo sport che la fa da padrone, con la vittoria dello scorso campionato del mondo, contro la grande nemica, la russia (odiata per questioni politiche).
Nel tennis, lo scorso anno contro l'armata invincibile spagna, arrivo' a giocarsi la finale, battuta con un netto 5-0, ma quasi a festeggiare come fosse una vittoria, visto che erano arrivati a giocarsi la finale con dei marziani, quest'anno fino alla semifinale persa 3-2 contro la Serbia.
Infine nel basket, femminile, dove ieri si è giocata una nuova finale che ha visto la piccola rep ceca trovarsi davanti dei giganti, i padroni, gli inventori di questo sport, gli u$a che hanno battuto le altre concorrenti con 30/40 punti di scarto, vincendo tutte le 9 gare giocate...

La piccola rep ceca ci ha provato, giocando in casa e perdendo con ONORE.

Sarà che sono piccolo (di statura) anche io, la rep ceca la sento vicina anche per questo, senza clamori, proclami, grosse disponibilità, grande fama, eppure provarci magari sapendo già di perdere, ma non demordere fino alla fine...
E' il destino dei piccoli tra i grandi.

Parola del giorno: dneska jdou na cestina kurz...

domenica 3 ottobre 2010

Parole chiare

Parole chiare, dirette, precise...VERE!
Finalmente.

...lei è un pregiudicato illusionista...
...di cui lei è il capo pidduista...
...lei è un vero maestro...maestro di massoneria deviata...un pidduista di primo e lungo corso...
...un precursore della corruzione e concussione di stato, lei è l'inventore di una corruzione di nuovo conio...lei cambia le leggi in modo da non far risultare più reato ciò che prima era reato...
...lei (omissis) merdusconi non è un presidente del consiglio, è uno stupratore della democrazia...
...Lei non è, come alcuni l’hanno definito, uno dei tanti tentacoli della piovra.
Lei è la testa della piovra politica che in questi ultimi vent’anni si è appropriata delle istituzioni in modo antidemocratico e criminale per piegarle agli interessi personali suoi e dei suoi complici della setta massonica deviata di cui fa parte...

...Lei si è impossessato e controlla il sistema bancario e finanziario del Paese.
Lei controlla le nomine degli organi di controllo che dovrebbero controllare il suo operato.
Lei fa il ministro dello Sviluppo Economico e, come tale, prende decisioni a favore del maggior imprenditore italiano, cioè Lei (e dico maggior imprenditore, non migliore come maggiore e non migliore è l’imprenditoria mafiosa)...
...
Lei si è impossessato dell’informazione pubblica e privata e la manipola in modo scientifico e criminale...

Parole chiare, fiinalmente.
Io sono contro i politici, TUTTI, ma per un giorno, anche se in ritardo...in un paese il cui governo chiede la fiducia e la ottiene nel modo in cui tutti hanno visto, in un paese che si lamenta tanto ma poi vota sempre gli stessi personaggi, che ha la legge elettorale europea meno democratica, che vive nel silenzio compiacente dei media che non svolgono il loro ruolo a guardia della democrazia, sull'orlo della bancarotta, in balia delle mafie, regnato dalla corruzione, che campa di raccomandazione, dai servizi scarsi ma cari, dalla cultura da talkshow e dagli esempi errati per i giovani, in un paese dove se vuoi emergere con le tue forze devi andare all'estero...
Grazie Di Pietro!