venerdì 30 dicembre 2011

mercoledì 21 dicembre 2011

Dicembre a Brno

Ecco, brevemente, quello che potete aspettarvi dalla città in questo mese:

-mercatini di natale.


Belli! sempre di piu'. Dislocati in 3 punti della città, a zelni trh (piazza del mercato), in svobodi namesti (piazza della libertà) e poi in moravske namesti (piazza della moravia).
I mercatini sono una bellissima tradizione mittleuropea, in italia a trento e bolzano, in austria sono famosi quelli di innsbruck.
Negli ultimi anni si è sviluppata la voglia di frequentarli, ogni giorno, ogni sera, centinaia di persone girano i chioschi alla ricerca di qualche regalino, di una bevanda calda o un pasto veloce.
Ma soprattutto, i mercatini, diventano il punto di ritrovo, per tutti.
Dopo il lavoro ci si da appuntamento li, per incontrare gli amici, i colleghi, il/la partner...
Quest'anno, incredibilmente, è mancata la neve, l'atmosfera tipica natalizia ha perso un poco, ma è rimasto tant'altro.
La gente che parla, beve, si diverte, in questa parte dell'anno non è molto tipica.
Con l'inverno ed il freddo, la città va in letargo, percio' è bello godersi questi giorni.

Piccolo suggerimento: prendete uno 'svobodacek' bevanda fata da vino caldo, medovina (vino aromatizzato al miele) e rum...vi terrà al caldo ;)

-mikulas

In questa parte d'europa praticamente è un mix tra il classico 'babbo natale' (che qui viene curiosamente chiamato Ježíšek (piccolo gesu') e la befana.
San Nicola, il 6 dicembre è festeggiato da tutti i bambini (e non solo).
Alla figura del santo si accompagnano un diavolo (che fa veramente paura!) ed un angelo.

-xmas party

Per chi lavora arriva il tempo per i famigerati xmas party aziendali.
Bolge di alcool, danze sfrenate e tanto altro, con colleghi che si conoscono a malapena.
Purtroppo quest'anno non è stato il migliore, per me, ma in generale ci si diverte tanto... ;)
Il tema di quest'anno erano gli anni '70



In conclusione vorrei ricordare anche chi a natale, ma non solo, ha meno ragioni per essere felice.
Gli amici e conoscenti in prigione, tutti quelli che subiscono la repressione dei tiranni, chi è malato, chi soffre, chi non possiede molto ma viene indotto a possedere e consumare sempre di piu', chi è lontano dai propri cari, chi lotta ogni giorno schiacciato dal sistema, ma non molla.

domenica 18 dicembre 2011

L'ex 'rivoluzionario'

Oggi è morto Vaclav Havel, drammaturgo e primo presidente della Cecoslovacchia, traghettandola all'attuale Republica Ceca.
Riporto un bell'articolo di severgnini:

Ho conosciuto Vaclav Havel quand’era dissidente, alla fine degli anni Ottanta. Andare a trovarlo nell’appartamento lungo la Moldava – dove riceveva volentieri i giornalisti occidentali – poteva significare guai. Per «il Giornale» di Montanelli, da Praga, ho seguito tutta la «rivoluzione di velluto» del 1989, forse la più elegante ed entusiasmante tra quelle che hanno deposto il comunismo nell’Europa centro-orientale. Vaclav Havel se ne ricordava, e una volta salito al Castello come Presidente, da galantuomo, ha mantenuto la promessa di concedermi un’intervista. La prima in Italia, credo. Questa non è la riproduzione di quell’intervista (pubblicata il 10 maggio 1990), ma la genesi – davvero bizzarra – di quell’incontro. Spero dia il sapore dei tempi, del luogo e di un uomo davvero speciale.

Vaclav Havel nella sua Praga nel 1990 (Ap)
Praga, maggio 1990 – Fino a qualche tempo fa l'Europa orientale era un luogo tranquillo e triste, dove gli italiani andavano a cercare il socialismo e le ragazze. Non scoprivano mai il primo, ma trovavano quasi sempre le seconde. Ora è una fiera, un teatro dove va in scena un lungo dopoguerra. Difficile raccapezzarsi: gli ex-agenti segreti fanno gli steward sugli aerei, i comunisti fanno i socialdemocratici, i socialdemocratici fanno i liberali e i liberali fanno confusione. È un mondo caotico, dove tutti sono stati promossi, o rimossi, o sono in attesa di una promozione, o sono in ansia per una rimozione. I dissidenti sono diventati ministri: a Varsavia, un anno fa, l'ex-carcerato Jacek Kuron chiedeva una bottiglia di Johnny Walker per un'intervista; oggi è ministro del lavoro, e forse avrà cambiato marca. I ministri sono diventati dissidenti: a Budapest Imre Pozsgay, stella spenta socialista, è all'opposizione, praticamente solo. A Bucarest, nella chiesa italiana sul bulevard Balcescu - finalmente aperta: il conducator Ceausescu permetteva soltanto due funzioni all'anno, Pasqua e Natale - padre Molinari celebra la messa con una bellissima sedicenne romena al fianco, vestita come una novizia: riccioli biondi che sbucano dal copricapo, occhi azzurri e guance appena arrossate. Al termine tutti corrono a complimentarsi. «Cara, sei stata deliziosa - sussurra una signora italiana in visita - Sarai una meravigliosa piccola suora». La ragazza con i riccioli biondi spalanca gli occhi: «Ma io non voglio fare la suora. Io voglio fare l'attrice.» A Praga - tra tutte le città dell'est, la più educata - non si capisce molto di più, e non si fatica molto di meno. Cercare i protagonisti della rivoluzione di novembre è più che un lavoro. Più che un dovere. Più che una necessità professionale. È diventato uno sport.

Fino a sei mesi fa i dissidenti (giornalisti senza giornali, attori senza scritture e professori senza cattedre) erano a disposizione: qualcuno implorava un'intervista, qualcun altro si accontentava di una copia di Newsweek. In novembre, durante la rivoluzione, tutti ridevano in compagnia, bevendo birra chiara al caffè Slavia. In gennaio gli stessi dissidenti, diventati ministri e parlamentari, rispondevano ancora al telefono, ma le voci erano diventate improvvisamente fredde. In marzo hanno smesso di rispondere al telefono. Al loro posto parlava una moglie, una segretaria, un'amica: «Il ministro non c'è. Si rivolga all' ufficio stampa del ministero». Inutile dire «Guardi che io il ministro lo conosco. Guardi che quand'era dissidente gli portavamo tutti le sigarette». La voce a quel punto si fa annoiata, come se tutti quelli che telefonano dicessero la stessa cosa, come se tutti, un giorno, avessero portato sigarette al ministro: «Mi spiace. Si rivolga all'ufficio stampa.»

Hanno ragione i ministri di oggi, dissidenti di ieri. I giornalisti sono troppi, vogliono troppe interviste, fanno troppe domande. Abbiamo ragione anche noi però, che in dicembre incontravamo il signor Václav Klaus nel guardaroba di un teatro, e ce ne andavamo con un indirizzo scritto su un foglietto fotocopiato e ritagliato. Václav Klaus è diventato ministro delle finanze, l'uomo che dovrebbe portare il paese nell'economia di mercato: ora avrà un vero biglietto da visita, ma prima era più simpatico. La difficoltà ad orientarmi in un mondo capovolto mi ha spinto verso la nuova sede del «Forum dei cittadini» in piazza Jungamannovo, con il vecchio taccuino in mano. Adesso qualcuno si siede qui, ho gridato, e mi dice che fine hanno fatto tutti gli amici, tutta la gente che regalava il numero di telefono, tutti quelli che al caffè Slavia bevevano in compagnia.

Un funzionario si è commosso. Gentilmente, ha preso un lungo foglio uscito dalla stampante di un computer. «Prenda nota. Jiri Dienstbier, giornalista, ex bruciatorista: ora è ministro degli esteri, e questo lei lo sa. Eda Kriseova, scrittrice, autrice di «La clavicola del pipistrello»: consigliere personale del presidente. Vera Cáslavská, ginnasta olimpica: consigliere del presidente; Michal Kocab, cantante rock - sì quello che girava con gli occhiali neri e il giubbotto di cuoio. Anche lui è consigliere del presidente, e capogruppo del «Forum Civico» in Parlamento. Rita Klimova, quella che traduceva dal ceko all'inglese seduta di fianco a Havel: ambasciatore a Washington. Serve altro?». Senza più conoscenze - o meglio: le conoscenze ci sono ancora, ma sono rinchiuse nei loro uffici, difese dalle loro segretarie - sembrava impossibile arrivare fino a Václav Havel. Pur avendo il suo numero di telefono. Pur essendo stati a casa sua.

Da quando è presidente, vive braccato da giornalisti, diplomatici, politici e questuanti; tutti, rigorosamente, con il suo numero di telefono. Ma nella fiera dell'est c'è sempre una sorpresa in agguato. La mia si chiamava – pensate un po’ - Milan. Niente a che fare con il calcio. Il signor Milan Matous, che viaggia impettito verso i settanta, fuggì dalla Cecoslovacchia nel 1948 perché non voleva vivere agli ordini del comunista Gottwald. Era un atleta (nazionale di hockey su ghiaccio e componente della squadra di coppa Davis), aveva sposato un'atleta e ha una figlia atleta (Elena Matous, campionessa di sci), la quale ha sposato un altro atleta: Fausto Radici, sciatore non boemo, ma bergamasco. Negli anni Cinquanta Matous allenò la nazionale italiana di hockey su ghiaccio. Oggi vive in montagna, a Cortina d'Ampezzo, dove ha fatto amicizia con Giorgio Soavi. Questo - lo ammetto - avrebbe dovuto mettermi in allarme. Quando è tornato in patria dopo quarantadue anni - orgoglioso, con il suo vecchio passaporto - il signor Matous voleva rendersi utile. Utile con tutta la passione, il trasporto e l'irragionevolezza di un boemo che ha deciso di rendersi utile. Utilissimo, insomma. Ci siamo conosciuti per caso.

Matous aveva saputo che volevo incontrare Václav Havel, e ha detto: «Ci penso io». Ho spiegato allora che ottenere un'intervista era complicato. Milan Matous ha ascoltato, poi ha comunicato la sua decisione: sarebbe salito al castello e avrebbe convinto il presidente. Ho ringraziato, ho ripetuto che sarebbe stata una passeggiata inutile. Milan Matous ha sorriso. Il sorriso paziente di chi vive sulle Dolomiti, e sente dire a un milanese che qualcosa è impossibile. Penso che si ricorderanno per un pezzo di Milan Matous a Hradcany, dimora dei re di Boemia, residenza dei presidenti. Dopo essere arrivato fino alla segreteria di Havel, aver abbracciato la ginnasta Vera Cáslavská, aver salutato le guardie del corpo e le dattilografe, Matous ha spiegato a tutti che Havel era un uomo morale, e aveva perciò il dovere morale di concedere un'intervista al «Giornale» di Montanelli, che aveva sempre parlato bene di lui, e male dei comunisti.

Poiché gli ardimentosi sono anche fortunati, Havel è uscito in corridoio. Milan Matous è partito all'attacco: «Presidente, sul muro della sua camera, quand'era bambino, c'erano dipinti alberelli e coniglietti. » Václav Havel, che è abituato a sentirsi dire di tutto, ma non che è cresciuto tra alberelli e coniglietti, si è fermato di colpo: «È vero. Ma lei come lo sa?» «Perché li ha dipinti mia moglie, che era buona amica di sua madre», ha spiegato Matous con la logica rigorosa di chi vive sulle Dolomiti. «E adesso - ha aggiunto con un gran sorriso - lei deve dare un'intervista al Giornale, che su di lei ha scritto tante belle cose». Poiché gli Havel sono estrosi almeno quanto i Matous, l'intervista è stata concessa, e l'abbiamo pubblicata. Oggi volevamo soltanto ringraziare l'amico di Soavi, e i coniglietti del presidente. Inserisci link

martedì 13 dicembre 2011

Mea culpa!

'Oggi, secondo me, stiamo assistendo, non è un paradosso, al grande successo dell'euro...e qual'è la manifestazione più concreta del grande successo dell'euro? la Grecia...'

Non lo dico io, lo dice il professorone, l'uomo giusto al momento giusto, il sobrio genio che sta salvando l'italia, il presidente della famosa università d'economia, nonchè senatore a vita e primo ministro della repubblica italiana ad acclamazione popolare (senza citare goldman & sachs, trilateral commision e altri club delle giovani marmotte a fini di pace e bene ai quali fa parte questo sant'uomo), mario monti, in questo video qui.

Bene, essendo ignorante, come sempre non avevo capito niente.
L'€ sta bene, è un successone, la grecia ne è l'esempio tangibile.

Mi scuso per la mia malafede dimostrata fin'ora, da oggi stesso tornero' a vivere sereno e non mettere piu' in discussione il buon lavoro dei salvatori della patria e dell'umanità.
Che fortuna che ho a vivere in questo mondo governato da persone per bene (e sobrie!).

Non avevo capito niente!

mercoledì 7 dicembre 2011

Birra ceca

Spezzo la lunga sequenza di post dedicati alla 'crisi' economica per postare qualcosa di decisamente più leggero.
Un bel video sulla birra ceca più famosa (che comunque a me non piace, preferisco quella dei piccoli birrifici).
Nel filmato si può gustare anche il senso dell'umorismo ceco, qualcosa di veramente caratteristico.
In fondo essere cechi, vivere in una bella nazione, con ottima birra, propensione al divertimento, belle donne, passione per musica e film, favorisce un buono spirito.

Na zdravi!

lunedì 5 dicembre 2011

Lacrime e sangue

Oh! Finalmente è stato spiegato il significato della parola 'equità', che il nuovo corso politico tanto aveva usato per introdurre le riforme necessarie al tentativo di salvare l'italia dal baratro del fallimento.

Le famose 'lacrime e sangue' sono state finalmente ed equamente distribuite.
La ministra fornero ha versato le sue lacrime, facendo le veci della classe politica e dirigente, ora tocca ai restanti italiani versare il sangue.
Suvvia! Si prenda esempio da questi equi, democratici ed onesti rappresentanti del paese.

Pensionati! sanguinate con dignità! con il blocco alle pensioni, sappiate che state contribunendo a fare un paese onesto, serio, equo!
Lavoratori! sanguinate copiosi ed orgogliosi! così facendo aiuterete a ripagare il debito pubblico, ma soprattutto cercate di sanguinare e magari lasciare la pelle mentre lavorate, così che la pensione non la prenderete mai.
Studenti! ma che studiate a fare? ma davvero avete così tanta voglia di fare carriera, lavorare, mettere su famiglia, comprare casa, pagare mille tasse, invecchiare barcamenandovi tra i diversi contratti atipici, precariato, 'flessibilità'...ma chi ve lo fa fare?! fate un provino al grande bordello televisivo, quello si che garantisce qualcosa!
Italiani tutti! grazie per essere stati formichine, risparmiando, investendo, comprandovi casa di proprietà, ora vi si chiede di partecipare alle spese, EQUAMENTE.

In fondo il debito che si è creato è colpa vostra, vi è piaciuto ammalarti ed andare in ospedale? Ecco, ora pagate! Vi è piaciuto mandare i figli alla scuola pubblica, educandoli a costi pubblici, ecco, ora pagate! ma soprattutto...vi è piaciuto votare? partecipare alla vita pubblica, dare potere alle varie DC, PSI, PCI, PSDI, PLI, PRI, casa della libertà, pd, pds, lega nord, prc, an...

Ecco, ora PAGATE! Con il vostro SANGUE, perchè le lacrime sono già state usate, ma soprattutto perchè di soldi non ce ne sono PIU' !!!!

domenica 4 dicembre 2011

Reklamace!!!

Questa storia inizia circa 4 mesi fa, a fine luglio, quando rientro dalla vacanza di una settimana in montenegro.
Burek, budva, troppa pioggia per essere estate, serbi, bellissime ragazze, Spud, mille stronzate dette, goliardia, david guetta, l'inizio del progetto di downgrading, l'idea di lasciare il lavoro salariato per avere maggiore libertà etc etc
Ma il rientro, in aereo, non fu dei migliori.
Da podgorica atterrammo a praga dove Spud mi salutò, l'aereo sarebbe dovuto ripartire subito riportandomi a Brno, ma la cosa non accadde...
Per un inconveniente tecnico, infatti, restammo bloccati sulla pista per diverso tempo, più di 2 ore, senza ricevere info certe sulla partenza, ad un certo punto sembrava quasi che non si potesse ripartire.
Io decisi di lasciare il velivolo e tornarmene in bus.
Erano quasi le 14, eravamo atterrati alle 10 ed alle 11 sarei dovuto essere a Brno, secondo l'orario ufficiale.
Ci arrivai alle 19 a casa.
Dopo qualche giorno, decisi d'informarmi, attraverso un amico (ceco) avvocato.
Esiste la carta dei diritti dei passeggeri EU.
Eh già, tra tanti MALI, questa bistrattata europa, della burocrazia ha anche partorito qualcosa di buono (caro andima ;) ).
Insomma mi informo e sembrerebbe che io abbia diritto ad un rimborso per il ritardo, considerando che poi ho dovuto pagarmi il bus (200 czk, meno di 10€) per un servizio che avevo già pagato con il pacchetto vacanza.
Ebbene, la vacanza mi è costata, tra volo e pernottamento, 7000 czk (meno di 300€), a fine luglio, a budva.
Inviando email ad agenzia turistica, tour operator e vettore aereo, alla fine ho ricevuto un rimborso totale di 3500 czk !!! :)
Praticamente sono andato in vacanza con 150€!!! hihi!
Il tour operator mi ha inviato un voucher-sconto di 1000 czk, scusandosi dell'inconveniente, ma dicendo che il ritardo aereo non è dovuto a loro (e gli ho creduto).
La parte dura è stata 'convincere' la compagnia aerea a sborsarmi il rimborso.

Ma lavorando nel settore 'customer care' ho imparato che un cliente deciso ad ottenere ragione, per un torto subito, al 99%, se è deciso e motivato, ci riesce.
Quindi scrivendo, scrivendo, scrivendo...oggi ho notato che:


Mi hanno riconosciuto le 2500 czk che chiedevo! :)

Non è stato facile, chiaramente dovendo cavarmela col mio inglese scolastico, con una società ceca, ma è una cosa che da soddisfazione, proprio per questo.

La ciliegina sulla torta è stata quando, dopo solleciti varii, avevo ottenuto solo il rimborso del biglietto del bus.
Ma con la mia ultima email, ho raggiunto il top:

'From: pierluigi...
To: claim@travel..rvice.aero
Subject: RE: Reference: TVS261/2011
Date: Mon, 7 Nov 2011 09:26:06 +0000

Dear Madam,

I regret to inform you that I consider your last email slightly offensive.

Do you think I spent the last 3 months to chase an answer from Travel Se..ice for the refund of 200 czk?

I applied for a long delay refund and for all that came from such inconvenience.

I would like to remind you that I paid for a service that your company was not able to deliver, not for the technical reason, instead due to the lack of organization, communication and customer service shown during all this time.
Let me remind you that I even had to leave the aircraft and catch a bus to arrive at the final destination.

Therefore I am not claiming the refund of the bus ticket.
First of all this was not the only expense I had because of your delay.

Do you not consider that I had to spend my day in Prague instead of arriving in Brno at 11am?
This mean I had to pay for lunch, drinks, plus the waste of my personal time.
Moreover in order to contact you, after several emails un-replied, I had to find myself the 'Air passenger rights Eu complaint form' and send it, by post, to you.

In the meantime even the tour operator, Kov.tour, kindly reply to my eamil communication and send me a voucher of 1.000 czk, for the inconvenience, despite the fact that it was not caused by themselves.

As a result of all these circumstances I hereby request a refund of 2500 czk - 1500 czk for the inconvenience, bad service, delay and 1000 czk as refund of the all the expenses and time consumed.


In case I will not receive any answer within the next two weeks I will ask my lawyer to handle with such case.

Sincerely

Mr. Pierluigi ...

ps: I am a mister not a Madam



From: claim@travel..rvice.aero
To: pierluigi...
Subject: RE: Reference: TVS261/2011
Date: Wed, 2 Nov 2011 09:23:29 +0100

Dear Madam,
your flight was delayed due to tehcnical reason. We can pay to you only the bus. The compensation in amout of 200,-Kc will be send to your account tomorow.

S pozdravem / Best regards / Mit freundlichen Grüssen

Mgr. Katerina Maje.inova

Claim Department

Post Office 68, P.O.Box 119

CZ-160 08 Prague 6



From: pierluigi ...]
Sent: Tuesday, November 01, 2011 3:20 PM
To: claim@travels.rvice.aero
Subject: RE: Reference: TVS261/2011

Dear Mgr. Majer...ova',
Despite my email and the mail posted on 21th of September I have not received yet any reply from you.

In case I will not receive any information within the next two weeks I will ask my lawyer to handle with such case.

Sincerely

P...


From: pierluigi.n..a@hotmail.
To: claim@travels.rvice.aero
CC: pierluigi.n..a@hotmail.
Subject: Reference: TVS261/2011
Date: Wed, 21 Sep 2011 10:19:03 +0000

Dear Mgr. Majer.inova',
Thank you for your letter confirming the delay of your flight N.235 from Podgorica to Brno (via Prague) on 30/7/2011.
I appreciate your apology.
However it is my intention to receive a full compensation for the long delay and the inconvenience caused, not only for the payment of the bus I had to catch to finally arrive in Brno.

I will soon send, via ordinary post, a letter containing my bank details and the copy of the bus ticket, as required.

Sincerely

P...'


Per concludere, Non mollate!
Se subite un torto, non abbassate la testa!
Non abbandonate i vostri diritti, MAI, sia che si tratta solo di sporchi soldi, ma sopratuttto se si tratta di altro, di cause più alte.
Non è facile, siamo piccoli, loro sono grandi, potenti, ricchi, ricchissimi, ma anche le formiche, se unite, se convinte, se determinate, possono abbattere un palazzo.
Ok forse esagero con gli esempi, non voglio sembrare un fanatico, ma, IO non mi stancherò mai di restare in piedi quando 'loro' mi dicono di stare seduto.
Se lo faccio io, lo possono fare TUTTI!

mercoledì 30 novembre 2011

Ma perchè lasci il tuo posto di lavoro?

Già, che matto irresponsabile che sono!
In fondo si tratta di una florida società, per la posizione che hai lo stipendio ti permette di vivere dignitosamente, l'ambiente è giovane, dinamico, amichevole.

Certo niente di glamour, ma non avendo mai avuto voglia di studiare, essendo un ignorante, non potrei chiedere di meglio.

Basterebbe non pretendere di avere un poco di coscienza, non guardarsi allo specchio, non CONTROinformarsi, lasciare il cervello collegato alla tv, e permettere un sano lavaggio dei già destabilizzati e stanchi neuroni.
E poi via, con interessanti progetti, comprare una casa con un mutuo trentennale, sposarsi ed avere dei figli, trascorrere il weekend in ikea ad arredare il nido d'amore, celebrare le feste comandate, una macchina nuova, contare i giorni che ti separano dalla pensione che mai arriverà, andare mettere una crocetta su un simbolo credendo di aver contribuito alla vita politica prendendoti le responsabilità.

Ma si, che bello, ed invece ora, cosa ti aspetta?
Incertezza, nessuna direttiva, tempo sprecato a casa senza un lavoro, nessun'entrata e solo uscite, cinghia tirata, attenzione alle spese inutili ed agli sprechi, una vita low cost.

Quasi quasi ci ripenso, infatto mi hanno detto che saro' sempre il benvenuto in azienda, oppure potrei cercare un altro lavoro, salariato, aiutare l'economia a crescere, stare dalla parte buona, produttiva, sana della società.

Ma si, ci ripenso.

Aspetta, fammi leggere questa email che mi è appena arrivata:

30 November, 2011

To:
All Mot..ola Solutions EMEA Employees

From: Travis Hen.veld, Director United Nations and Multinational Accounts, Worldwide Field Operations EMEA

United Nations & Multinational Accounts Team Organisation

As we celebrate the recent extension through June 2016 of Mot..ola Solutions’ Long Term Agreement with the United Nations (UN), we continue to build a Multinational Account Sales team that will allow us to go deep and wide with valuable and strategic customers.

Last year, Malika Ao.jdad joined the UN account team from the Middle East Africa Radio Channel organization. Since then, her focus has been on strengthening our presence in the Enterprise space within the UN community, by developing a stronger relationship with relevant end customers and channel partners. We now have secured UN Long Term Agreements for both the MC9000 and MC65 products, and identified a pipeline of upside opportunities for 2012. JC Gon.alez also joined the team last year, as we combined efforts with Latin America (LACR) to develop the UN business in this region. The results are paying off, and we just secured the largest UN channel order to date, an ASTRO systems expansion project for UNOPS Argentina.

Now, I am pleased to announce that Wolf.am Spoe.lein has joined the team as Global Account Manager for the Nestle account. Like the UN, Nestle appreciates enormously Mot..ola Solutions’ product and services portfolio, and has a significant operations footprint in EMEA. In his new role, Wol.ram will report directly to me, and will also manage our relationship with Phillip Morris International. I would like to take this opportunity to thank Peggy Da.ison for her continuous support with the Nestle account during 2011, on top of her role as Global Client Program Lead.

...notizie personali non importanti...

Please join me in welcoming Wol.ram to the team, and thanks to all for your continued support in helping to develop our business with global customers.

Best regards



Travis Hen.veld
Director United Nations and Multinational Accounts
Worldwide Field Operations EMEA




Menomale che l'ho letta, ora sono ancora piu' convinto della mia scelta!

martedì 29 novembre 2011

Un consiglio agli italiani

Mi permetto di elencare alcuni consigli (personali chiaramente, quindi da prendere per quello che sono) agli italiani che in questi giorni cercano lavoro all'estero ed in particolare a Brno, a quelli che hanno mandato un cv per la posizione che si è aperta da quando ho dato le dimissioni e che ho seguito ed ascoltato nelle numerose 'interview' fatte da colleghi.

-L'inglese è richiesta come lingua base, anche se si fa domanda di lavoro con l'italiano, ma OGNI contatto con colleghi, dipartimenti, comunicazioni interne ed esterne, sono in inglese.
Io non sono un esperto, faccio ancora tantissimi errori, ma se scrivete che il vostro inglese è fluente solo perchè l'avete imparato a scuola, qualcuno si aspetta che realmente lo sia.
-Ricevere una telefonata per un colloquio alle 10 del mattino e dire che si è stati svegliati da quella telefonata, probabilmente non porterà a nulla di buono (episodio REALMENTE successo).
-Muovere le mani, gesticolare per spiegare un concetto, via telefono, non ha la stessa efficacia che potrebbe avere se fatto davanti all'interlocutore.
-Chiedere al primo colloquio telefonico quanto è lo stipendio offerto, di solito non è mai un'ottima domanda, lasciate che qualcuno vi chieda quanto volete.
Se proprio vi viene chiesto se avete delle domande, fatene di diverse, magari informarsi sull'orario di lavoro, dove è locato l'ufficio e se facilmente raggiungibile, quante persone lavorano nel team, ma (parlo del primo colloquio telefonico, che di solito serve SOLO a scremare i candtati) è meglio non entrare troppo nei particolari, potrebbe essere uno spreco di tempo ed energie per entrambi.
-Lavorare all'estero, oggi, non è cosi' complicato come nei decenni scorsi, ma ancora richiede un forte spirito d'adattamento.
Almeno che non vogliate portarvi la mamma con voi, non aspettatevi che qualcuno vi spieghi tutto.
Trovare casa, arredarla, informarvi su eventuali documenti, burocrazia, la vita di tutti i giorni, dovrete essere voi ad organizzarvela.
Qualcuno potrebbe essere disponibile a dare suggerimenti ed offrire aiuto in alcune circostanze, ma CONTATE SOLO SU VOI STESSI!
-Mentre si ha un colloquio telefonico, si ha certamente maggiore libertà d'azione, ma si possono anche sentire alcuni rumori, evitate di accendere il gas della macchienetta del caffè e versarvelo quando è pronto(episodio REALMENTE successo).
-All'estero (almeno per mia esperienza diretta) essere amici di tizio o caio, fare i 'simpatici' con i capi, non assicura successo, promozioni, aumenti di stipendio.
Solo i risultati personali contano.
-Se mentre siete al telefono per il colloquio vi dovesse squillare il secondo telefonino, evitate di rispondere.
Anche se solo telefonicamente, considerate di essere ad un vero colloquio (episodio REALMENTE successo).


Per tutto il resto, non esiste una formula magica, ma credo che essere se stessi sia sempre preferibile, mostrare interesse, informarsi preventivamente sull'azienda, volontà ad imparare ed integrarsi in un gruppo nuovo.

In bocca al lupo!

domenica 27 novembre 2011

The 'shitty deal'

Un bel weekend, divertimento, amici e poi...LEI.
Una cara amica, bielorussa che è venuta a trovarmi sabato.
Conosciuta a Budapest lo scorso anno, divertimento allo stato puro, umorismo, risate ma anche discorsi serii.

Tra le tante cose, abbiamo preparato dei biscotti (non ne avevo mai fatti prima), visitato i mercatini natalizi di Brno, ma abbiamo anche parlato dei nostri paesi, forse i due esempi europei più lampanti di 'democrazia' sulla carta, ma in effetti, pura e semplice dittatura.
Prima merdusconi, ora monti&sachs in italia, mentre il pagliaccio lukasenko è nel suo paese.

Parlando, scambiandoci opinioni, abbiamo guardato questo film, Inside job, che consiglio a tutti, se VOLETE capire cosa stiamo (ancora) attraversando, dopo la crisi finanziaria del 2008.
Qui con sottotitoli in italiano.

Vi consiglio questo passaggio, che dedico 'di cuore' agli italiani che hanno festeggiato per la fine di merdusconi.
Ora gustatevi monti&sachs ed il suo 'shitty deal'.
'Your top priority to sell is that shitty deal!'

'...you come to us today and say 'we are sorry we won't do it again, trust us', well I've some people in my consituency that actually robbed some of your banks, and they said the same things...'

Infine riassumo una parte della documentazione che il Chief Economist del IMF, fondo monetario internazionale, dal 2003 al 2007, R. Rajan, presentò al gruppo mondiale di banchieri, intitolata 'Is financial development making world riskier?':
'High bonuses for short term deals, no penalties for later losses', il sistema adottato dalle maggiori banche mondiali, prima della crisi dei mercati, sta provocando la morte della moderna società.
Loro scommettono sulla pelle delle persone, come noi, giocano sul nostro futuro e destino.

Sta a noi reagire...'something is worth fighting for'.

ps: Ciao Anya!

sabato 26 novembre 2011

La fine dell' € ?

Ormai diventa una notizia sempre più aperta e sulla bocca della gente.
Sinceramente non saprei immaginare lo scenario che ne deriverà, ma intanto aggiungo anche una mia piccolissima testimonianza.
A lavoro, per una multinazionale stellestriscie (ho dato le dimissioni per incompatibilità di pensiero, a fine dicembre sono un uomo libero), ci è stato spiegato un cambio strutturale del programma di partnershiT (l'ho chiamo così ormai), che avverrà ad aprile del prossimo anno.
Attualmente tutti i partner delle maggiori nazioni europee sono registrati in un software amministrativo e database, sotto le singole voci e sigle europee (esempio IT, DE, FR, ES...) a cui corrisponde come valuta per pagamenti, fatture ed elaborazioni, l'€.
Ecco, da aprile 2012 è stato deciso di passare TUTTI i partners della regione EMEA (eu, Middle East, Africa), sotto la sigla UK01 e quindi sotto la sterlina...
Di solito a questi meeting che avvengono di recente, non pongo molta attenzione, ma con un riflesso incondizionato, mentre lottavo per tenermi sveglio, ho avuto una scossa lungo il corpo ed il cervello ha si è svegliato da solo.

Non so se è l'ennesima 'paranoia disfattista', l'ennesima idea complottista, ma mi sembrava il caso di condividerla.

Ciò che più mi preme capire è cosa cmabierà, per NOI, cosa succederà, se davvero dovesse crollare la moneta unica europea.

sabato 19 novembre 2011

Insomma quanto ti devo?

Quanto è difficile capire cosa sta succedendo in italia?
Molto se non si hanno basi di economia e macroeconomia, ma sicuramente una predisposizione a cercare di osservare alcuni fenomeni contingenti ed una buona dose di curiosità possono venire in soccorso.
Insomma mi si dice che io, essendo italiano ho contratto in tutti questi anni un debito enorme, pari a circa 1900 miliardi di €.
Già il fatto che l'importo preciso, esatto non sia possibile, che cambi in base agli interessi, mi rende nervoso.
Ok, ti devo dei soldi, ma quanto?!
Dimmelo precisamente, fammi frugare nelle tasche e vedo se ho qualcosa da darti.

E poi a chi lo devo dare?
Potrebbe qualcuno alzare un ditino e dirmi chi è che deve ricevere il debito che gli italiani devono?
Se proprio devo pagare vorrei sapere a chi devo farlo.

Chiaramente anche questo non è facile da scoprire, ma passo dopo passo ci si può arrivare.

Intanto, perdo le ore a cercare di capire ed ecco cosa sono riuscito a mettere insieme, un piccolissimo vademecum per l'italiano medio, ignorante in economia, come me.
Mi astengo da ogni commento, cercando di riportare solo dati e definizioni.

1) Cos'è il debito pubblico?
Il debito pubblico è il debito contratto da uno Stato per far fronte al proprio fabbisogno.
Lo stato acquista moneta dalla banca centrale ed emette titoli di stato a favore della banca centrale pari alla quantità di moneta emessa dalla banca centrale sulla quale emissione paga il valore nominale più gli interessi stabiliti dai mercati sugli stessi titoli di stato.
La banca centrale immette i titoli di stato sul mercato finanziario internazionale.
Gli investitori possono esercitare un ruolo determinante nella politica economica degli Stati.

2) Cosa si fa con il debito pubblico?
Grazie al debito pubblico ogni Stato finanzia la propria crescita economica, i servizi che offre ai suoi cittadini, i suoi investimenti: per questo motivo una corretta gestione del debito pubblico è fra i più importanti compiti di ogni governo.

3) Cos'è il debito nazionale aggregato?
E' la somma tra debito pubblico e debito privato.
Il debito privato italiano è tra i più bassi in europa.

4) Come aumenta il debito pubblico? Le risposte principali sono 3:
Quando le spese non vengono coperte dalle entrate, generando il deficit (meno entrate derivanti dalle tasse, più uscite per coprire i costi pubblici).
Quando il PIL prodotto interno lordo non aumenta in maniera sufficente (nel 2005 il debito era il 105.83% del PIL nel 2010 il 119%)
Per gli interessi dovuti all'emissione del debito (nel 2010, 70,1 miliari di €, circa il 9% del debito).

5) Chi detiene il debito pubblico italiano?
Al giugno 2011, il debito pubblico era detenuto per il 56,4% da soggetti italiani e il 43,4% da soggetti stranieri. Una seconda classificazione può essere fatta in base alla tipologia giuridica dei detentori. Da questo punto di vista, la quota detenuta dalle famiglie, al giugno 2011, corrispondeva al 12,7%.

Tutto il resto era detenuto da investitori istituzionali: banche, assicurazioni e fondi. Più precisamente: 3,6% Banca d’Italia; 26,2% banche commerciali italiane, 13,8% assicurazioni e fondi italiani, 10,6% banche estere, 32,8% fondi esteri. In conclusione, limitatamente alla parte di debito detenuto dagli investitori istituzionali, la suddivisione fra soggetti italiani ed esteri è praticamente al 50%, mentre la suddivisione fra banche e fondi è rispettivamente del 46,8 e 53,2%.

6) Chi deteneva il debito in passato?

Nel 1991 quasi interamente gli italiani, nel 2005 la maggioranza era detenuta da stranieri ed oggi siamo tornati a detenere il nostro debito.

Nell'Unione europea, nel 2008, i non-residenti detenevano il 98,7% del debito pubblico portoghese; 82,2% di quello Irlandese; 73,5% del debito pubblico tedesco; 70,8% del debito francese, ma solamente il 34,7% del debito pubblico del Regno Unito.

7) Come si è arrivati al debito pubblico attuale? (aggiornato al 2010)


Chi ha creato il debito pubblico italiano






Anno

Governi

Inflazione

Debito

Rapporto debito/Pil




(milioni di euro)


1970

Rumor, Colombo

5,1%

14.285

40,5%

1971

Colombo

5,0%

17.585

45,7%

1972

Andreotti

5,6%

22.008

52,2%

1973

Andreotti, Rumor

10,4%

27.499

54,0%

1974

Rumor, Moro

19,4%

34.361

53,2%

1975

Moro

17,2%

43.205

58,4%

1976

Moro, Andreotti

16,5%

52.909

56,8%

1977

Andreotti

18,1%

64.063

56,6%

1978

Andreotti

12,4%

81.810

61,5%

1979

Andreotti, Cossiga

15,7%

98.632

60,6%

1980

Cossiga, Forlani

21,1%

118.038

58,0%

1981

Forlani, Spadolini

18,7%

146.410

60,1%

1982

Spadolini, Fanfani

16,3%

186.961

65,0%

1983

Fanfani, Craxi

15,0%

235.520

70,3%

1984

Craxi

10,6%

284.825

74,4%

1985

Craxi

8,6%

346.005

80,5%

1986

Craxi

6,1%

401.499

84,5%

1987

Craxi, Fanfani, Goria

4,6%

460.418

88,6%

1988

Goria, De Mita

5,0%

522.732

90,5%

1989

De Mita, Andreotti

6,6%

589.995

93,1%

1990

Andreotti

6,1%

667.848

95,2%

1991

Andreotti

6,4%

755.011

98,6%

1992

Andreotti, Amato

5,4%

849.920

105,5%

1993

Amato, Ciampi

4,2%

959.713

115,7%

1994

Ciampi, Berlusconi

3,9%

1.069.415

121,8%

1995

Berlusconi, Dini

5,4%

1.151.489

121,5%

1996

Dini, Prodi

3,9%

1.213.508

120,9%

1997

Prodi

1,7%

1.238.172

118,1%

1998

Prodi, D'Alema

1,8%

1.254.388

114,9%

1999

D'Alema

1,6%

1.281.550

113,7%

2000

D'Alema, Amato

2,6%

1.300.269

109,2%

2001

Amato, Berlusconi

2,7%

1.358.351

108,8%

2002

Berlusconi

2,4%

1.368.897

105,7%

2003

Berlusconi

2,5%

1.394.339

104,4%

2004

Berlusconi

2,0%

1.445.826

103,9%

2005

Berlusconi

1,7%

1.514.408

105,9%

2006

Berlusconi, Prodi

2,0%

1.584.096

106,6%

2007

Prodi

1,7%

1.602.115

103,6%

2008

Prodi, Berlusconi

3,2%

1.666.603

106,3%

2009

Berlusconi

0,7%

1.763.864

116,1%

2010

Berlusconi

1,6%

1.843.227

119,0%






Fonte: Banca d'Italia, Istat


Il tasso di inflazione è misurato con l'indice Foi (famiglie di operai e impiegati), esclusi i tabacchi