lunedì 31 maggio 2010

I nuovi tiranni

Chiedono la 'memoria' per quanto hanno subito, ma non hanno rispetto per nessun altro se non per loro stessi.
Volevo parlare del mio primo anno a Brno, invece stamattina, mi ritrovo a leggere dell'ennessimo atroce atto di violenza dei nuovi tiranni, dei nuovi na.isti...

Se davvero esiste la memoria, dovremmo ricordarci chi sono e cosa fanno...soprattutto oggi, gli israeliani.
I padroni del mondo, i nuovi tiranni, i pensatori del NWO (new world order), della repressione verso i cittadini comuni, i teorici del neo liberismo, del capitalismo sfrenato, del consumismo...

Per chi dissente:
Le navi di Freedom Flotilla portavano più di 700 passeggeri di 40 nazionalità diverse (tra cui almeno 5 italiani) e volevano consegnare 10mila tonnellate di aiuti umanitari, tra cui cemento, medicine, generi alimentari, e altri beni fondamentali per la popolazione di Gaza. A bordo anche case prefabbricate, 500 sedie a rotelle elettriche e cinque parlamentari (di Irlanda, Italia, Svezia, Norvegia e Bulgaria) oltre a esponenti di ong, associazioni e semplici cittadini filo-palestinesi intenzionati a forzare il blocco di aiuti umanitari a Gaza. L'obiettivo della spedizione, salpata giovedì dalla Turchia, era rompere l'assedio a Gaza e introdurre materiale. Le autorità israeliane avevano minacciato di utilizzare la forza se i militanti avessero tentato di avvicinarsi alle coste della Striscia di Gaza.

Il risultato è questo: 'almeno 19 morti e 30 feriti'

domenica 30 maggio 2010

Da non credere

Gli ultimi giorni mi hanno riservato parecchie sorprese, alcune incredibili, altre immaginabili, altre maggiormente possibili, ma in fondo sempre di soprese si è trattato.

Parte uno.
Ieri sera insieme a Jana, decidiamo di andare a cena fuori, c'è un ristorante appena sotto casa sua, è grande, ha posti all'aperto ed essendo una piacevole serata, ci accomodiamo ad un tavolo.
Mangiamo (non benissimo a dire il vero, per gli standard locali mi aspettavo di più), chiacchieriamo, beviamo la nostra kofola, per caso incontro un amico di stadio con il quale scambio due cortesi parole, sempre per caso vedo un italiano che conosco ma facciamo a meno di riconoscerci, quando...
...all'improvviso..."Oscar!", esclamo.
Era proprio lui!
Oscar, un ragazzo argentino che avevo conosciuto quando vivevo a dublin, lavoravamo per la stessa società.
Poi un giorno lui decise di ritornare al suo paese e da allora non l'avevo più rivisto.
Insomma, dopo circa 1 anno e mezzo, nella sperduta e sconosciuta Brno, vado ad incontrare un argentino che avevo conosciuto a dublino...what's the odd!?
E' proprio piccolo questo mondo!
E' arrivato a Brno da tre giorni e tra due inizierà a lavorare qui.
Questa città sta iniziando a diventare meta di molti 'ex irlandesi'...
Ci fermiamo a bere una birra, a scambiare due chiacchiere, da quello che ha visto è felice della scelata che ha fatto.
La gente gli è parsa simpatica ed ospitale.
Gli auguro di trovarsi bene, nella 'mia città'.

Parte due.
Oggi sono stato invitato a pranzo a casa di Jana, con la sua famiglia.
Immaginavo che prima o poi avrei ricevuto tale invito, a dire il vero mi era già stato fatto di ritorno dalla vacanza in egitto, anche in seguito, ma per varii motivi era sempre stato postdatato.
Oggi no.
Potrei dire molto di questa esperienza, ma essendo molto personale, preferisco fare solo immaginare il piacere che ho avuto nel trascorrere del tempo con delle belle persone.
Ho apprezzato tutto, soprattutto la semplicità di un rituale che comunque ha una sua importanza.
Almeno in italia, il pranzo dai genitori, è un avvenimento significativo, talvolta rivestito anche di troppa enfasi.
Io sono stato semplicemente bene, oltre ad aver avuto la possibilità di gustare un'ottima 'specialità' ceka.
Involtini di carne rossa, ad avvolgere uno strato di pancetta ed uovo, bolliti in una sostanziosa e saporita salsa ad annaffiare il riso usato come contorno e del vino rosso moravo, 'Frankovka' ad accompagnare il tutto.
Finale con crescendo, con torta di fragole.
E' un piacere stare con belle persone.

Parte tre.
Venerdì e sabato si è votato per le politiche, in rep ceka.
Le previsioni davano per favorito il partito di centro sinistra, il socialdemocratico cssd dell'odiato paroubek.
Il sistema ceko è proporzionale e non maggioritario.
L'avversario principale, di centro destra, l'ods, ha fatto una campagna politica esclusivamente improntata sulla demolizione della figura del leader avversario.
Un pò come il centro sx in italia contro merdusconi.
Solo che come in tutto il mondo la destra ha tv e media, oltre ai soldi per poterlo fare, mentre la sinistra italiana è talmente incapace che riesce a far vincere il mafioso di arcore.
Qui c'è stata la sorpresa.
Il cssd è risultato il primo partito ceko, con il 23% circa dei voti, ma comunque non in grado di formare un governo con i comunisti che hanno preso circa l'11%.
Quindi ci sarà un nuovo governo di destra in rep ceka.
Il leader dell'ods (circa 20% dei voti), necas petr, sarà il premier di questa nazione, è laureato in fisica, ha 45 anni, mentre in italia abbiamo un pensionato che non sa usare internet e dice gogol...
Altro paragone, il leader del cssd, paroubek, pur avendo vinto l'elezioni, ma non essendo in grado di governare, si è dimesso.
Tra i due litiganti (ods e cssd) hanno vinto due nuove formazioni, top09 e vv, prendendo rispettivamente il 18% e l'11% circa.
Per finire l'affluenza, attorno al 63% ...quindi il mio 'partito', quello dell'astensione, ha vinto, un ceko su tre non ha votato, ha capito che cambiano i colori, i nomi, le sigle, le promesse mai mantenute, ma alla fine, chi nasce maiale rimane sempre tale!!!!

Parola del giorno: zitra bude... - domani sarà...

giovedì 27 maggio 2010

Povera patria

Sono confuso.
Da tutto ciò che leggo, vedo, ascolto.
Sono confuso da questo mondo che gira alla rovescia, che gira velocemente.
Sono confuso come quando si sale su una giostra.
Mettendo i piedi a terra, si ha come la sensazione di vuoto, di vertigine, si perde il contatto con la realtà.
Questo è quello che penso ogni giorno, da circa 20 anni.
Sono confuso se al potere vedo mafiosi, ricchi senza scrupoli, squallidi affaristi, ruffiani, bugiardi e menzogneri.
Sono confuso se le icone e gli esempi da seguire, in ogni ambito, sono persone vuote, arroganti, raccomandati, incompetenti.
Sono confuso se chi dovrebbe informarmi, istruirmi, educarmi, decide, decide come farlo in combutta con il potere.
Sono confuso se chi cerca la verità, la soluzione ai problemi, enigmi, scandali, misteri, viene allontanato ed isolato, intralciato, controllato, costretto al silenzio.

Troppa gente vive, anzi vegeta, senza dare peso a quanto succede ogni giorno.
Succube del potere, della tv, dei media, degli status symbol, degli standard di vita imposti.

Ma non siamo tutti cosi'!
Da oggi aggiungo alla lista di blog, quello di Piero Ricca, uno sconosciuto ai più, un piccolo eroe quotidiano, per me.
L'insegnamento di Pero Ricca è semplice.
Alziamo la testa! Non strisciamo sotto le scarpe del potere, noi siamo cittadini, se siamo in democrazia, pretendiamo il rispetto delle regole da parte di tutti.
Non restiamo isolati.
I disobbedienti, gli anticonformisti, gli antisistema, gli onesti, i sinceri, i cittadini comuni, sono in tanti.
Non siamo soli!

Abbiamo un grande alleato, la rete, questa piazza telematica e virtuale, che può unire i dissidenti di tutto il mondo, tenerci informati.

Dalla triste costatazione dello stato di degrado morale in cui ci troviamo, mi piacerebbe sperare in una primavera di una nuova umanità.
Perchè quando si tocca il fondo si hanno due possibilità...rimanerci e continuare a sprofondare o risalire per respirare nuovamente aria sana e pulita.
A noi che viviamo questa era, tocca l'arduo compito di migliorare, di diffondere una mentalità positiva, migliore, collettiva, vincente, che faccia del bene, basata su valori alti.

Non siamo soli, non abbiamo perso la guerra e sono sempre più convinto di stare dalla parte della ragione, quando, ad esempio, ascolto il poeta Franco Battiato.

"Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame, che non sa cos'è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che fanno; e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni! Questo paese è devastato dal dolore... ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi in terra senza più calore? Non cambierà, non cambierà no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali? Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali che possa contemplare il cielo e i fiori, che non si parli più di dittature se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare..."

Sshhh!!!! stai zitto!!!!

Non pensate!
Non elaborate i vostri pensieri!
Non parlate!
Non comunicate cio' che pensate!

Siate schiavi, robot ed esseri omologati, ricordatevelo bene!

Guai a voi se farete come De Rossi:

De Rossi polemico con la tessera del tifoso. «Sono contrario alla tessera del tifoso, perchè non mi piacciono le schedature. E poi, in alcuni casi viste le ultime vicende servirebbe anche la tessera del poliziotto. Non credo sia la soluzione del problema. Certo, se un ultras va in giro con un coltello e colpisce un'altra persona non è uno normale, non sta bene: ma non sta bene neanche un poliziotto che prende a calci un ragazzetto che non c'entra nulla», conclude riferendosi all'episodio del pestaggio di Gugliotta nella sera della finale di Coppa Italia.

...

Ecco le reazioni democratiche:

«Letteralmente indignato» per una «volgare strumentalizzazione» di un episodio che deve ancora essere chiarito dalla magistratura.
Il capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli (come dicevano gli antichi latini: "nomen omen"), risponde con durezza alle critiche rivolte dal giocatore della Nazionale Daniele De Rossi alla tessera del tifoso ma, soprattutto, non accetta le accuse rivolte ai poliziotti.
Secca la risposta del ministro dell'Interno Maroni (condannato in via definitiva per oltraggio a pubblico ufficiale...giustamente ministro degli interni, un po' come una pornostar a capo di un convento di suore) «Ho letto le dichiarazioni di Daniele De Rossi sulla tessera del tifoso e siccome è una cosa che mi sta a cuore, come mi stanno a cuore le forze dell'ordine, ne ho parlato anche con il Capo della polizia.
Si tratta di un persona che andrà a rappresentare l'Italia ai Mondiali, un personaggio pubblico che ha un certo seguito. Uno si sforza tanto di mandare dei messaggi positivi...».
«Confermo - ha concluso il titolare del Viminale - che la tessera sarà introdotta come previsto con l'avvio del prossimo campionato di calcio così come concordato con tutte le società di calcio».
Poco dopo anche la Federcalcio, che con Viminale e Lega calcio condivide l'introduzione della tessera, ha fatto sentire il suo disappunto, confermando «pieno apprezzamento per il lavoro che le forze dell'ordine svolgono costantemente per garantire serenità e sicurezza al mondo del calcio».
E per rafforzare il concetto il presidente Abete ha telefonato al giocatore, richiamandolo al massimo rispetto per l'impegno di quanti lavorano alla sicurezza intorno agli stadi (ma dimenticandosi di approfondire almeno uno degli scandali del calcio italiano...calciopoli, debitopoli, documentopoli, doping...).

Alla fine la pecora nera viene potata e riportata all'ovile...

...in serata, le scuse di de Rossi: «Mi rendo conto di aver usato un'espressione infelice e me ne scuso, le generalizzazioni sono sempre sbagliate».

A questo punto, perchè non cogliere la palla al balzo ed aumentare il livello di 'democratizzazione' del paese? perchè non ricordare alle restanti pecore chi comanda, come comanda e come si deve 'vivere' ?

Decisamente dure le prese di posizione dei sindacati di polizia.
«Oltre alla tessera del tifoso - è intervenuto il segretario del Sap, Nicola Tanzi - sono necessarie misure legislative che prevedano la detenzione in carcere per chi delinque durante le manifestazioni sportive». (mi chiedo come mai non sono richieste misure per chi delinque tutti i giorni, ad esempio, forse non interessa la legalità?)

Per il segretario generale del Siulp, Felice Romano, con le sue parole De Rossi ha dimostrato «poco rispetto nei confronti di chi rischia la vita, per garantire la sicurezza dei cittadini e anche per far arricchire quelli come lui».

Al signor romano felice ed ai suoi sottoposti, chiedo di non interessarsi alla mia sicurezza, di non rischiare la vita per me.
Sto bene cosi' e soprattutto vorrei conservare i miei denti, non avere la testa spaccata da un manganello, subire aguzie sadiche dai suoi servi...tori.

Intanto, per riderci sopra, ecco come dovrebbero essere le notizie date dai media (tratto da spinoza):

-Roma, ragazzo pestato da numerosi agenti di polizia. Era una delle prove del concorso.
-Dopo Roma-Inter, Stefano Gugliotta è stato malmenato perché scambiato per un ultrà. Doveste imbattervi in dei poliziotti, vi conviene specificare subito cosa non siete.
-(Io comunque li capisco: ne picchiano talmente tanti che un errore ci puo’ stare)
-Durante il pestaggio, qualcuno dai palazzi urlava: “Siete in venti contro uno!”. Immediato l’arrivo dei rinforzi.
-Il sofisticato identikit del tifoso ricercato indicava “Uno con la maglietta rossa”. Paperoga già si caga addosso.
-Dopo il pestaggio, Gugliotta si è salvato grazie alla tempestiva assenza dei medici.
-Un dente rotto, sei punti in testa e segni di numerose manganellate per uno scambio di persona. Pensate se era quello giusto.
-Gugliotta è stato scarcerato, ma resta in piedi l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Cucchi ne uscì pulito.

martedì 25 maggio 2010

Gli altri

Da molto tempo sto riflettendo su un argomento che mi sta a cuore e che credo interessi ogni persona in grado di stare al mondo e di intrattenere rapporti sociali con gli 'altri'.
Gli 'altri'.
In tutta la mia personale esistenza, fino a questo momento, ho imparato a distinguere tra ‘amici, conoscenti e persone che frequento per disparati motivi’ ed AMICI.
La prima categoria è quella piu’ numerosa, comprende quasi tutte le persone con cui ho avuto a che fare, a lavoro, a scuola, vicini di casa, compagni di vacanza, amici di famiglia.
Qualcuno di questi è arrivato vicino al passaggio dal primo livello di rapporto interpersonale al secondo.
Gli AMICI sono, numericamente parlando, pochi, ma come spesso si dice, buoni.
Non sempre gli AMICI devono essere di lunga data o ci si deve avere costanti rapporti o condividere le stesse idee.
Gli AMICI, per mia definizione, sono quella fascia di persone, che ha realmente fatto qualcosa per me.
Visto che sono una persona riconoscente e che apprezza chi mi ha aiutato, sono in grado di elevare a tale grado, tutte quelle persone che nel corso degli anni, quando ho teso loro la mano, alla ricerca di un supporto, non si sono tirati indietro.
A queste persone, appena ne avro’ l’opportunità, restituiro’ il favore, in caso non l’abbia già fatto.

Nella schiera delle persone che popolano il primo gruppo, metto tutti gli 'altri'.
La maggioranza delle persone con cui viviamo e trascorriamo la maggioranza del tempo.
A pensarci bene, piu’ tempo si passa con qualcuno, meno vicini, meno AMICI si diventa.
Perchè spesso la frequentazione è tenuta in equilibrio, proprio dal non richiedere troppo, dal non offrire troppo, per la paura di dover trovarsi davanti ad un rifiuto e quindi a dover rinunciare ad un collega di lavoro, per esempio.
Guardandomi attorno, mi sembra che le persone abbiano piu’ bisogno di conoscenti, colleghi di lavoro, compagni di scuola, con i quali si puo’ parlare di calcio e/o sports, amori e/o sesso, vacanze e/o tempo libero e tanto altro, senza mai entrare troppo nei dettagli, ma soprattutto senza mai far vedere che si è in qualche situazione di necessità.
Tutto deve ricondursi nei limiti della chiacchierata, nel gossip, nella birra bevuta tra risate e pacche sulle spalle.
Poi stop.
A valorizzare la mia ‘teoria’ (da 4 soldi bucati), mi fa molto riflettere l’uso dei cosidetti ‘socialnetwork’, con l’ormai nominatissimo (per mere questioni commerciali e di marketing, qualora non lo abbiate capito) ‘fakebuc’.
Si proprio lui, nella mia volutamente erronea transcrizione, descrive l’umanità con la quale ogni giorno andiamo a relazionarci.
‘amici’ di fakebuc, che fanno seguito agli ‘amici’ tristemente famosi in televisione (intendo i 4/5 americani della serie e quelli piu’ numerosi italiani che ballano, cantano etc etc) e che ci sono vicini nel corso della vita, ma che in effetti sono tanto lontani da noi.
Lontani perchè provate a chiedere loro qualcosa e subito vedrete il vuoto circondarvi.
Questo è l’esempio che ci viene imposto di seguire, questi sono i termini in cui dobbiamo relazionarci.
Questo lo sappiamo, gli 'altri' lo sanno, anche i piu’ meschini hanno imparato a riconoscere i saluti ricevuti in egual valore e cosi’ si è creato un tessuto sociale falso, debole, ipocrita, instabile.

Chiaramente a queste persone, non si racconta realmente chi si è ed altrettanto non sappiamo della loro vita.
Siamo dei perfetti sconosciuti che vivono 8 ore al giorno, fianco a fianco, nella immensa filiera della vita.

Di piu’, le persone della prima categoria, sono tutti rispettabili, sono le icone della società, nessuna macchia, sempre pronti a giudicare gli 'altri', perchè sanno che nessun puo’ giudicare loro.

In tutto questo filosofeggiare, per un caso della vita, quasi tutti i miei AMICI appartnengono ad una categoria di persone che, invece, sono molto spesso sotto i riflettori della pubblica opinione.
Non certo per ricevere lodi, anzi, i termini piu’ ricorrenti usati dai media, politici e forze dell’ordine (chiaramente poi ripetuti nei loro commenti dai perbenisti, dagli 'altri' che giudicano il prossimo senza dire cosa fanno loro), sono ‘delinquenti, criminali, teppisti, estremisti, facinorosi’...e compagnia andante.
Questo perchè?
Perchè loro, i miei AMICI, come me, non si nascondono, non nascondono le proprie idee, non fa il vago quando si discute di un avvenimento, si schiera.
Per questo si è giudicati e condannati (intendo realmente, con prigione, denuncie, repressione).

Ecco, forse proprio questo atteggiamento, ci rende così vicini, così propensi ad aiutarci l’un l’altro, perchè un AMICO lo riconosci dalla postura, dallo sguardo, da segnali incomprensibili ai tanti e anche nell’infinita massa degli altri, sai che loro sono li e ti senti meno solo.

La differenza la fanno i fatti e non le parole.
Mentre gli ‘amici’(di fakebuc), i colleghi, i compagni di scuola, i vicini di casa, gli 'altri', parlano molto, gli AMICI agiscono.
Mentre gli ‘amici’(di fakebuc), i colleghi, i compagni di scuola, i vicini di casa, gli 'altri' hanno trascorso il fine settimana come tutti gli altri, tra false risate e brindisi ipocriti, gli AMICI, in questo caso quelli di BRNO, hanno comprato disinfettanti, prodotti per la pulizia, acqua, beni di prima necessità, si sono messi gli stivali di gomma e sono andati ad aiutare chi si è visto la casa invasa dalle acque dei fiumi.
In rep ceka ci sono inondazioni e disastri ambientali dovuti alle forti piogge di questi giorni.
Questo gli ‘amici’(di fakebuc), i colleghi, i compagni di scuola, i vicini di casa, lo sanno dai media.
Lo sanno, commentano e stop.
Gli AMICI, quelli ‘delinquenti, criminali, teppisti, estremisti, facinorosi’ sono andati a dare una mano a chi era in difficoltà.
Come hanno sempre fatto con me.
Come sempre faranno se ce ne sarà occasione, gli AMICI...

Parola del giorno: Kamarad - amico

lunedì 24 maggio 2010

Campioni del mondo!!!!

La Republica Ceca è campione del mondo di hockey 2010!
Quando una nazione si laurea campione del mondo nello sport piu' popolare, è sempre una bella soddisfazione.
Vincere contro i russi lo è ancora di piu'...
Dopo la finale persa, nella coppa davis di tennis, dello scorso anno, contro l'armata invincibile spagnola, questo è il traguardo sportivo piu' prestigioso per la sconosciuta nazione ceca.
Parola del giorno: Mistři - Campioni




giovedì 20 maggio 2010

Usate Gogol!

Parte uno:
Il presidente del consiglio italiano, silvio berlusconi (who), in conferenza stampa a palazzo madama (where), di ieri (when) ha esaltato le potenzialità del web, indicando in ‘gogol’ uno degli strumenti per rilanciare l’export (what).
Il suo uomo internet, antonio palmieri, giorni fa aveva confidato che Silvio Berlusconi «non sa navigare ma capisce appieno le potenzialità di Internet».

In effetti, siamo solo nel 2010, non si puo’ pretendere tutto da questo grande uomo.
Grazie presidente, grazie a nome degli italiani, ora so che posso utilizzare ‘gogol’ per le ricerche, hmmm, vediamo...fammi vedere, scrivo...’voglio una zoccola’...vediamo cosa esce...
Risultati della ricerca: chiama berlusconi silvio!
Lui si che è un grande imprenditore!!!!


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Parte due:
In Rep ceka (where), durante la campagna elettorale di questi giorni (when), i seguaci dello schieramento di destra liberale (who), stanno utilizzando lo strumento informatico (what), per denigrare l’avversario politico e cercare di convinceregli elettori dell’errore che farebbero votando il partito cssd di centro sinistra.
A loro dire il futuro governo di centro sinistra porterebbe allo sfascio la nazione, alla bancarotta ed ad una situazione come, se non peggio (why).
A sentire un collega, uno dei partiti di destra Top09 (who), in questi giorni (when) ha inviato nelle cassette della posta (where) di ignari cittadini, a scopo propagandistico, degli avvisi di pagamento (what), che indicherebbero l’ammontare del debito pubblico, pro capite (why).
Un anziano ceko (tutti ignoranti ed impreparati a detta degli elettori liberal, quasi tutti giovani), si è preoccupato dell’importo che dovrebbe pagare, non cogliendo la ‘simpatica’ idea, dicendo che il debito pubblico non l’ha certo creato lui o il singolo cittadino e che non intendeva pagare!

In azienda girano ‘simpatiche’ email, di seguaci della destra liberale, come questa:






Praticamente dice che se i tuoi bambini(who) ti rompono le scatole(what), votando a sinistra alle prossime elezioni (when), gli restituirai il torto subito, destinando loro e la rep ceka (where) ad un sicuro pessimo futuro(why).

Detto cio’, mi fermo un paio di minuti (how long?), elaboro le informazioni ricevute (which one?), e penso (ergo sum) che il debito pubblico (what the hell is that?)non comparirà, per magia (really?!), esclusivamente per colpa del prossimo governo socialdemocratico. (Are you sure?! Are you sure?! Are you sure?!)
Forse i candidati di destra liberale, tutti ‘smart’ e brave persone, dovrebbero ricordarsi che erano loro al governo fino allo scorso anno e quasi ininterrottamente dalla proclamazione della rep ceka.
Come accade in italia, le campagne elettorali sono diventate sempre piu’ l’occasione per screditare l’avversario, mentre nessuno parla di programmi, di impegni politici, di idee...

Ah scusate, non ho rispettato la regola delle 5 W, per fortuna il mio sogno di diventare giornalista non si è avverato, sarei stato un pessimo giornalista.
Porre delle domande e sollevare dei dubbi, non rientra nell’etica dell’informazione.

Parola del giorno: Gogol - google

mercoledì 19 maggio 2010

(se) Non sto bene

Provo a cambiare rotta.
Nei prossimi post, invece di criticare, fare polemiche o paragoni con le realtà in cui ho precedentemente vissuto, mi limitero’ a raccontare le esperienze vissute al presente (o passato prossimo, visto che scrivo/ero’ su qualcosa già accaduto).
Descrivo i fatti, asetticamente, lasciando agli attuali pochi lettori la volontà di trarre, ognuno, le sue conclusioni.
Provo a mettere in pratica le basilari nozioni di giornalismo ricevute, da autodidatta.

Eh si da piccolo mentre tutti volevano fare calciatori (e capirai, ‘uscire’ con una velina...beati loro!) o astronauti, io sognavo di scrivere...
Il risveglio è stato duro e la realtà è ben lontana dalle speranze, comunque, seppure in questo piccolissimo spazio, provo a dire la mia, conscio dei miei evidenti limiti qualitativi.

Svolgimento:
Io (who), accusando da un paio di settimane un fastidio all’orecchio destro, ripeto fastidio e non dolore (what), Martedi mattina, alle 11, dopo aver fatto prenotare telefonicamente (a J.), il giorno precedente (when), mi sono recato al ‘poliklinica’ di Brno, nei pressi di Konecneho namesti (where), per ricorrere a cure mediche e farmi visitare da uno specialista (why).

Soddisfatta la regola delle 5 W, mi appresto a fornire ulteriori dettagli sull’accaduto.
Arrivato con 10 minuti di anticipo, una volta entrato nell’atrio del policlinico, ho inserito (dietro indicazione di J.) 30czk (poco piu’ di 1€) nell’apposita macchientta automatica per il pagamento del ‘ticket’ ospedaliero.
Nessuna fila, quindi, nessun impiegato allo sportello ad espletare questa pratica amministrativa.
Salendo al terzo piano, mi sono accomodato nella sala d’attesa dello specialista.
Alle 11 è apparsa alla porta l’infermiera (giovane e carina, della quale ho notato il tanga arancione sotto l’uniforme...eh già anche un rispettabile giornalista mancato puo’ contnuare ad essere un inguaribile porco).

Ha raccolto le ricevute dei tickets dei presenti (in totale 3 persone) e le tessere dell’assicurazione medica, che ogni ceko ha.
Dopo un paio di minuti sono stato invitato ad entrare nello studio, il dottore mi ha visitato, con uno strumento (tipo endoscopio) mi ha fatto vedere che non avevo niente in entrambi gli orecchi, se non una leggera infiammazione all’orecchio destro, che gli conferiva un colore rosastro, interno, piu’ marcato, poi ha provato l’udito con altri due macchinari che emettevano suoni a bassa frequenza.
I sintomi da me descritti e gli esiti negativi dei test effettuati non hanno permesso una diagnosi dettagliata.
Il mio inglese claudicante, nello spiegare il mio disturbo e quello altrettanto poco oxfordiano del dottore, che comunque ci ha messo ottima volontà, non hanno agevolato la risoluzione del problema.
Il dottore mi ha prescritto delle pillole per curare il raffreddore che potrebbe aver causato un sedimento di catarro tra il canale di collegamento del naso alle orecchie.
Se non dovessero avere effetto, dovro’ tornare lunedi mattina.
Alle 11.25 ero fuori, alle 11.45 in ufficio (dopo aver acquistato i medicinali), dove ho consegnato una giustificazione firmata dal dottore, che attesta l’avvenuta visita medica e copre la mia assenza temporanea dal lavoro.

Totale spesa per cura: 30 czk per visita, 90 czk per confezione di medicinali
Totale tempo di attesa: da 0 a 5 minuti

Parola del giorno: Nemocny – non sto bene

martedì 18 maggio 2010

United colors of czech republic

Breve post di carattere fotografico, in attesa di trovare l'ispirazione e le parole giuste per un pst sull'educazione scolastica.
Un omaggio ai bei colori della primavera ceka (che ultimamente sembra averci abbandonato), al verde sempre presente, dei boschi, dei prati, delle dolci colline.






Parola del giorno: v pohode!

lunedì 10 maggio 2010

Siate maledetti!

Avevo deciso di parlare sempre più spesso di Brno e della rep ceka, di dimenticare l'italia, di lasciarla al suo triste destino.

Faccio un'eccezione, per quanto successo qualche giorno fa.
Il video spiega tutto.
http://www.youtube.com/watch?v=RynNAFx_o9k&feature=player_embedded#

Il video spiega come dei bastardi continuino a dare sfogo alla loro brutalità, coperti dai loro distintivi, gradi ed uniformi, che garantiscono immunità.
Come quella dei parlamentari, dei politici, dei ricchi e dei potenti, uniche personalità, in italia, a poter fare tutto, senza conseguenze, senza pagare.
Ormai la realtà nella republica delle banane è questa.
La gente comune, semplice, da una parte, i vip, i famosi, i ricchi dall'altra.
Le istituzioni schierate con i più forti, talvolta a difesa, talvolta all'attacco e viceversa.

Se da una parte c'è chi ruba, riceve mazzette, specula, falsifica, corrompe...dall'altra c'è un ragazzo pestato e arrestato per...NIENTE!

Guardando il video mi sento inutile, il sangue mi ribolle, vorrei giustizia, ma so che non esiste, che anche quella sta dall'altra parte.
Che non è la mia.
L'unica cosa che posso fare è esprimere sostegno e solidarietà, all'ennesima VITTIMA dell'infame sistema italiano.
Repressivo verso la gente comune, indulgente verso chi 'conta'.
Oppressivo contro gli oppressi, permissivo verso gli influenti.

L'unica speranza è che prima o poi qualcosa cambierà e verrà quel giorno in cui..."pagheranno caro, pagheranno tutto!"

Come dice Semproni..."lo stato è il tuo primo nemico!"

domenica 9 maggio 2010

Si parte, in carrozzaaaaaa!



Non so se vi è mai capitato di lasciar organizzare un fine settimana alla vostra ragazza.
Se si ha a che fare con una ragazza ceka, può capitare di doversi svegliare, il sabato mattina alle 7, per prendere un treno storico...
Così, tra uno sguardo al tempo non clemente, con un occhio chiuso ed uno appena aperto, bocca impastata di sonno, dopo una doccia veloce, ci ritroviamo a salire su un treno sbuffante vapore.

Destinazione Lednice, al confine con l'austria.
Il treno storico, ha sedili scomodi, tanta gente ed un simpatico vagone 'pub' dive si può bere birra e vino.
Si sa i ceki senza alcool non possono resistere.
In carrozza i bambini schiamazzano mentre si affacciano dal finestrino, mentre i padri con macchine fotografiche e videocamere, riprendono tutto il viaggio.
Immagino la tortura che dovrà essere rivedere il video della gita.
Per un pò mi godo il bellissimo panorama, verde dei boschi, prati in fiore, lepri selvatiche che corrono libere.
Ad ogni stazione tanta gente aspetta il treno e fa foto, i ceki credo abbiano una discreta passione per le cose antiche.
Il viaggio è trascorso tra il fumo del carbone che ci ha tenuto compagnia, così come una animata discussione sulla situazione greca, con i nostri vicini di scompartimento in religioso silenzio per cercare di capire qualcosa...
Jana ed io siamo fatti così ;)
Arrivati a Lednice, dopo una visita al bel castello con parco, ci siamo concessi un meritato pranzo, in un ristorante del piccolo centro turistico.
Purtroppo essendo direttamente al confine con l'austria, il rapporto qualità prezzo non è stato dei migliori.
Indecisi sul da farsi, visto il tempo incerto e le distanze da coprire a piedi, fatto rifornimento di una 'starobrno', necessaria al mio benessere psicofisico, ci siamo incamminati nel bellissimo parco che circonda il castello.

Passo dopo passo, parola dopo parola...senza quasi accorgercene siamo arrivati ad un altro castello, nel bel mezzo del nulla, dopo aver attraversato una palude popolata di rumorose (e numerose) rane.
Un tuffo nel passato, in sintonia con la giornata


Purtroppo l'ora di tornare alla stazione è arrivata in fretta, consigliandoci di accellerare il passo, seppur ostacolati dai cavalli e dalle carrozze per i turisti.
Una volta sul treno, in perfetto stile ceko, visto che l'organizzazione della giornata non era mia, abbiamo addentato la tipica cotoletta tra due fette di pane e bevuto kofola.
Due 'must' per i viaggiatori ceki, che riescono a divertirsi e godersi la vita con poco.

Parola del giorno: cestovani s historicky vlakem - viaggio con treno storico

venerdì 7 maggio 2010

Se lo dice l'economist...

Chiaramente berlusconi avrebbe qualcosa da ridire...


"The stolid, well-organised Czechs would get on splendidly with their new Dutch neighbours, and vice versa."
"La Repubblica Ceca cambierebbe il posto con il Belgio, finendo vicina ai Paesi Bassi: le due nazioni, a maggioranza protestante, non avrebbero difficoltà ad interagire e andare d'accordo. "
Poi un'altra verità:
"The rest of Italy, from Rome downwards, would separate and join with Sicily to form a new country, officially called the Kingdom of Two Sicilies (but nicknamed Bordello). It could form a currency union with Greece, but nobody else."
Qui merdusconi e la sua cricca di marjuoli, si troverebbe a suo agio.

giovedì 6 maggio 2010

Pensieri sparsi

Avvertenza: la lettura di questo testo è sconsigliata a minori di 16 anni, puo’ nuocere gravemente alla salute (mentale).
Somministrazione: una lettura veloce e distratta, non abusare della dose consigliata.
Controindicazioni: vomito e diarrea potrebbero comparire durante la lettura, nausea e perdita dell’equilibrio (mentale), possono verificarsi anche dopo diverse ore, raramente è capitato che le idee esternate trovino consenso in chi le legge.
Rimedi: commenti svaforevoli ed insulti, alleviano immediatamente i fastidi, in caso di nausea, si consiglia di accendere la tv e/o leggere un quotidiano, per fare il pieno di notizie conformiste; in casi estremi, si consiglia di fare propaganda ed attivismo in un qualsiasi partito politico e votarlo, credendo di aver contribuito al sistema democratico.

Capitolo 1 - Sul tram
Stanco e sovrappensiero, leggendo un libro di Edward Bunker, questa mattina incontro, casualmente, il mio team leader, un ragazzo molto in gamba, con cui scambio quattro chiacchiere volentieri.
Parliamo della grecia ed il suo pensiero in sintesi è questo: per anni hanno falsificato i dati, i lavoratori ricevono in media 3000€ al mese, la 13esima e 14esima, vanno in pensione presto, quindi di cosa si lamentano, perchè dovrebbe ripagare i loro debiti un cittadino della vicina slovakia, che per coprire gli sprechi dei greci (della gente greca), deve indebitarsi?
Rimango in silenzio, mi siedo, una volta arrivati in ufficio capisco che non è colpa sua.
Lui ha letto queste informazioni.
Questo è quanto si passa, la crisi è dovuta ai lavoratori greci che, udite udite...si permettono di ricevere 13esima e 14esima!
Immagino che l’informazione locale faccia leva su questo.
Qui non esiste questo ‘spreco’, si lavora 12 mesi e si prendono 12 stipendi. Stop!
Qui si va in pensione a quasi 70 anni, non capisco come fanno, ma cosi’ è.
Qui entri in un ufficio e trovi una povera anziana, che ne ha le palle piene di lavorare e ti risponde di conseguenza.
Il livello del servizio è allineato alle motivazioni che puo’ avere un lavoratore che rimane per quasi 50 anni a servizio del datore di lavoro...
Nei prossimi mesi mi aspetto volantini con la faccia del pensionato Anastoupulos e la dicitura ‘Wanted – dead or alive’.
E’ colpa sua se la grecia, e l’eu tutta, è in crisi...


Capitolo 2 - In cucina (aziendale)
Dopo le operazioni base che ogni singolo robot, come me, compie ogni mattina: raggiungere la propria scrivania, salutare con sorriso (falso o sincero ad ognuno la libertà) colleghi e capi, appoggiare la giacca sull’apposito sostegno, accendere il pc, cntl+alt+canc, inserire login e password...mi reco nella cucina del piano.
Con la mia tazza del Fc Brno in mano e la bottiglietta d’acqua da riempire.
Incontro un collega, cubano e inizio uno scambio di convenevoli:
P-Hola, que tal (ciao, come va?)
C-hmmm...estoy cansado...estoy trabajando desde las 6 de la manana (hmmm sono stanco, sto lavorando dalle 6 di stamattina)
P-entiendo, el trabajo nunca es bueno! (capisco, il lavoro non è mai bello)
C-pero se ganan dinero... (pero’ si guadagnano i soldi)
P- y que es el dinero se no esta feliz? (cosa sono i soldi se non sei felice)
C- el dinero suelve mucha problema (i soldi risolvono molti problemi)
Lo saluto, lui va via e penso che abbia ragione, esco dalla cucina, percorro il corridoio, ascolto qualche telefonata, guardo i testi delle email (di lavoro) ricevute e mi rendo conto che il denaro è l’unica causa di molti problemi.
Mi scuso per il mio spagnolo.

Capitolo 3 - Internet ed informazione
“Allarme banche, a rischio anche le italiane”
“berl.sconi blablabla...” – qualsiasi cosa abbia detto, whatever...
“Nuovi sospetti su 15 vendite di case”
...
Sorseggio il caffè, solubile, uno dei pochi benefit che ancora la potente multinazionale offre ai suoi robot...ops...schiavi...ops dipendenti, e penso che forse, ma forse, questo bel sistema, economico, politico, forse non sta in un bella forma.
Le banche che falliscono, l’istituzione che dovrebbe salvare i risparmi, com’è possibile?
Un mafioso, truffatore, corruttore... che è a capo di un paese, che fa la morale, com’è possibile?
Corruzione ad altissimi livelli, sotto gli occhi di tutti, senza freni, senza condanne, com’è possibile?
Non ho la risposta, sono contro questo sistema, ma ne faccio parte, sono quel cricetino che gira nella ruota, perennemente, la ruota aziona un circuito, che procede in un cavo, che attraversa un canale che contine altri milioni di cavi, azionati da altri milioni di ruote, in cui sgambettano altri milioni di cricetini.
Ora mentre scrivo, sono in un break di 15 minuti, consentito ogni due ore di corsa sulla ruota.
Mi balena per la testa che se tutti i cricetini smettessero in questo istante stesso di correre sulla ruota, forse, ma forse, il sistema si potrebbe arrestare...

Capitolo 4 – la propaganda
“Se voti x lo stato va in bancarotta”
“Se voti z l’assistenza medica sara’ a pagamento”
In questi giorni, appaiono questi enormi tabelloni, in giro per la città.
Colorati prevalentemente di azzurro e arancione.
Non capisco i contenuti di molti, ma non me ne rammarico, si tratta dei soliti slogan, con i quali, i politici di questo o quell’altro schieramento, prendono in giro la gente comune, con promesse (quasi mai mantenute) e programmi (spesso disattesi).
La rep ceka, è senza un governo legittimato, da piu’ di un anno, dopo la caduta del precedente governo, ora andranno al voto.
Le previsioni dicono che la sinistra (gli arancioni) vinceranno, il che è perfetto.
I servizi saranno garantiti alla gente comune, fino a che qualcuno dira’ che per via di questi ‘sprechi’ la situazione è critica e bisognera' tagliare tutto.
Lo stesso è accaduto con la ‘crisi’, la commedia del secolo, molto meglio di quella storica, via radio di orson wells e degli alieni atterrati negli us.
Preparatevi cari ceki, tra poco farete parte della grande commedia, attori inconsapevoli e non pagati.
Mi chiedo anche che senso abbia una campagna elettorale che evidenzi gli errori altrui, la sfida è al migliore che deve essere eletto o al meno peggiore?
Con che livello di astensione, i ceki risponderanno?
Io sono un fautore dell’astensionismo, quando non credo in chi si presenta, tra un ipotetico h.tler ed un ipotetico st.lin, preferisco essere contro entrambi e rimanere con la coscienza a posto.
Il voto è una scelta di fiducia, si autorizza una persona, un partito a rappresentarti.
Non voglio uno stato in bancarotta, non voglio l’assistenza medica a pagamento, NON VOTO!


Capitolo 5 – il kaos totale
Come il titolo di un bel noir di J.C. Izzo, mi guardo intorno e ne vedo molto.
Di Kaos.
Cui prodest? (no, non è la parola del giorno in ceco J, è latino, la lingua morta che gli antichi romani esportarono al mondo conosciuto di allora, primo esempio di globalizzazione, positiva) A chi giova?
Non a chi, con molotov ad esempio, lo genera, anzi...
La situazione, l’immagine che si materializza in me è questa:
Il mondo, anzi diciamo l’europa, sta andando in una direzione, il vecchio continente è saturo, è un mercato completo e visto che il denaro è il dio moderno, che da potere, l’europa, è morta.
Cina, india, brasile, sono le future potenze.
Dopo due guerre che hanno distrutto le nazioni europee, una nuova distruzione ci attende, restiamone consapevoli.
Per distruzione non intendo per forza bombe, il kaos puo’ avere risvolti numerosi.
Intanto il kaos non veste di nero o di rosso, non ha il viso coperto da un fazzoletto, non impugna pietre e bastoni.
Quelli sono la polvere che si libera da ogni movimento del sistema.
Chi siede in alto, pilota tutto ed anche chi crede di essere contro il potere (come me), ha un forte guinzaglio al collo, in ogni modo ed ogni direzione mi muova, il guinzaglio mi stringe e riporta a ‘giudizio’.
Se anche dovessi abbaiare, ringhiare, sarei sempre legato.
Il kaos, fa bene al potere.
Chi lo detiene, da secoli opera con la semplice legge del ‘dividi et impera’.
Quello che vediamo oggi, chi ha soldi e potere, si puo’ permettere la distruzione di tutto, mentre chi non ha molto, dopo avra’ ancora meno, e torneremo allo stato primitivo, a combattere per brandelli di carne, per la sopravvivenza.

Capitolo 6 – lavoro
Se doveste ricevere una cartolina da auschwitz con su scritta la frase “Il lavoro rende liberi” forse iniziereste a preoccuparvi.
Senza riceverla, invece, ognuno di noi, ogni giorno della sua vita, si sveglia, si veste, si sposta verso ufficio, fabbrica, negozio, scuola, svolge le sue 8 ore di ‘fatica’, esce dal luogo di lavoro, si sposta verso casa, mangia, si spoglia e va a dormire (se è fortunato fa sesso), pronto per la seguente giornata.
Tutto questo per una media di 40/45 anni, forse di piu’.
Si certo, c’è il weekend, le ferie estive, natale, ci sono le partite in tv, le disco, i pub, i viaggi...
Edward Bunker, racconta del mito del lavoro, nato dall’etica protestante, in america, da quella cristiana, in eu, dal comunismo, nell’est eu.
Il buon Eddie, racconta di come il lavoro, come lo intendiamo oggi, il lavoro salariato, altro non è che una forzatura, un evoluzione dello schiavismo.
Dietro la ricompensa del salario, crediamo di vivere una vita libera, benestante, perchè possiamo permetterci i nostri vizi e piaceri.
Il prezzo che paghiamo?
8 ore al giorno, 40/50 anni della nostra vita (senza considerare gli anni della scuola, che è la palestra della vita lavorativa, ci insegnano ad obbedire, a fare i compiti, a rispondere alle loro domande...).
Mi sono convinto, il lavoro ci rende liberi.
Da cosa?

Epilogo - dopo pranzo (prestabilito)
Liberamente ogni 4 ore, per 30 minuti, i criceti si recano in un locale prestabilito, dove ricevono un pranzo prestabilito ad un prezzo prestabilito, siedono su sedie prestabilite, mangiano e chiacchierano di argomenti prestabiliti (programmi tv prestabiliti, moda prestabilita, auto prestabilite, donne ed uomini dai canoni di bellezza prestabiliti, musica prestabilita, tempo libero e divertimento prestabiliti...).
Il cricetino pedro, incontra il cricetino (un po’ piu’ grosso di lui) team leader, ha in mano il giornale prestabilito, che offre informazione prestabilita.
L’immagine, prestabilita, di un poliziotto, prestabilito, greco e delle fiamme (di una molotov?), attira la mia attenzione.
Lancio una battuta: “In greece is already summer, as I can see, it’s getting warm” “E’ già estate in grecia, inizia a far caldo”.
Si torna a parlare della situazione, prestabilita e dei suoi punti di vista, prestabiliti.
A me viene in mente un’altra immagine, ho la mia visione, NON prestabilita, di una famiglia in cui il padre si da a spese folli, acquistando macchine sportive e costose, la mamma, non da meno si impegna nello sport preferito di molte donne, acquisto di scarpe e vestiti costosi, gioielli e pellicce.
I genitori, sono brave persone e non fanno mancare niente ai figli, gelati, giochi, vacanze...
Vicini e parenti sanno della situazione, ma non intervengono, anzi, se possono godono di qualche beneficio.
La famiglia un giorno si ritrova senza soldi, in bancarotta.
Compravano a credito, falsificando le proprie garanzie, i propri bilanci familiari, fino a che non sono riusciti piu’ a far fronte agli impegni finanziari.
Il papa e la mamma, come soluzione, si rivolgono agli strozzini per un prestito che copre tutto il debito e comunicano ai figli che da oggi, non ci saranno piu’ gelati, giochi e vacanze costose per loro.
Punto (prestabilito).

lunedì 3 maggio 2010

Futbalova fabrika

Con sommo piacere, grazie ad una serie di commenti di ‘Spud’, mi appresto a parlare di calcio ceko, scendendo, per quanto mi è possibile, nei particolari.
In qualche modo avevo già trattato l’argomento, per celebrare la fine del lungo break invernale, in un post di febbraio.
Da allora, il campionato, come quasi tutti in europa, sta volgendo al termine, per dare spazio al grande circo della coppa del mondo.
Clown e pagliacci, vestiti con sgargianti colori sugli spalti, ad incitarne altri 22 in campo, per somma gioia di ricchi sponsor.
Non amo il calcio moderno, troppo influenzato da cifre enormi che gli girano attorno, tornaconti e business troppo evidenti.
Per questo mi sono calato nella realtà locale, dove si respira un’aria molto piu’ ruspante (chiaramente anche qui circolano cifre che per un comune mortale sono inimmaginabili).
Partiamo da un dato di fatto, la qualità del calcio ceko è scadente.
Non si discute.
Eppure nel passato non era cosi’, il calcio dell’europa dell’est, ha sempre avuto una ottima scuola, dall’ungheria di puskas, alla cecoslovacchia che credo abbia giocato una finale contro l’italia in una coppa del mondo o forse d’europa, mi scuso, ma cito a memoria, non mi voglio avvalere dei vari wikipedia, per cui nomi e dati possono essere errati.
Senza andare ad immagini in bianco e nero, anche nel recente passato, giocatori come nedved, jankulovsky, skuravy del genoa con le sue capriole, poborsky...rendevano la vita difficile a qualsiasi squadra blasonata.
Ricordo anche un sigma olomouc-juventus in coppa (uefa?), con juve sconfitta in terra ceka.

Chi ancora mantiene una dignità e si è appassionato a questo sport da piccolo, vedendo nello spettacolo, nell’agonismo e nella sofferenza sportiva, le armi migliori che una squadra possa mettere in campo, non puo’ dimenticare il ‘boemo’ zdenek zeman.
Esempio di un calcio pulito contro il doping e le ruberie, nemmeno sottobanco, delle avide squadre ‘blasonate’.

Fatto questo lungo preambolo, torno alla realtà, cruda e nuda.
Quest’anno ho visto tutte le partite, in casa (meno una perchè ero in italia) della mia squadra, il 1.FC Brno 1913.
Freddo (tantissimo), pioggia, sole, mi hanno accompagnato in questi mesi (cosi’ come tanta birra e ‘klobasa’, salsiccia alla brace, che si vendono negli stadi ceki).
Tecnicamente, dicevo, non ci sono molti motivi per seguire una partita, eppure i tanti amici, che ritrovo sui gradoni dello stadio, mi permettono di trascorrre del gradevole tempo in loro compagnia.
Le squadre piu’ importanti di questo campionato sono lo sparta e slavia praga, seguite dal banik ostrava, teplice e jablonec, che si contendono il titolo (eccetto lo slavia che lo ha vinto lo scorso anno).
Le squadre piu’ seguite sono le due squadre della capitale ed il banik, alle quali si aggiungono la terza squadra di praga, il bohemians e lo slovacko.
Il bohemians, fallito circa 5 anni fa, è stato ‘acquistato’ dai propri tifosi, ripartendo da categorie inferiori, per poi ritornare nella prima divisione.
Nel paese, anchele squadre di opava e zlin, seppur in seconda divisione, hanno buon seguito.
Il Brno, dopo un buon inizio, ha fatto il solito campionato loffio, arrivando a giocare per la salvezza.

I numeri degli spettatori presenti allo stadio è davvero basso.
Fatta esclusione per le squadre citate, per le restanti, ci aggiriamo sull’ordine di poche migliaia, roba da serie c del nord italia.
Questo link, che si riferisce ad ogni nazione ed anche agli anni passati, copre la mia mancanza di dati statistici ufficiali e se consultato, puo’ essere interessante:
http://www.european-football-statistics.co.uk/attn.htm

Un discreto calcio l’ho visto durante incontri contro lo sparta, il banik, il teplice, il sigma olomouc ed l'ultimo con il plzen, ma generalmente quello che manca è la foga e l’agonismo, mi pare un gioco molto lento e senza fantasia.

Assistere ad una partita di calcio, costa poco, a Brno il settore popolare si paga 60czk (meno di 3€), in media, direi che nella nazione, siamo sotto le 150czk (meno di 6€).
La sicurezza negli stadi è elevata, per due fattori.
1- generalemente i ceki sono un popolo pacifico e non rischierebbero di incorrere in problemi per una partita di calcio, visto che la polizia mantiene bene l’ordine e gode di un discreto rispetto.
2- Chi potrebbe procurarne, di problemi, da anni ha deciso di darsi appuntamenti lontano da occhi indiscreti, in boschi e campi fuori città, dandosi schiaffi e pugni e poi salutandosi fino alla prossima occasione.

Qualche episodio di violenza puo’ esserci, ma è molto limitato e riconducibile piu’ all’abuso di alcool (ne so qualcosa...) che non ad intemperanze collettive.

Per questo motivo, le misure di sicurezza sono blande, non esiste tensione, non si ha la sensazione di andare in guerra, con tornelli, controlli capillari e corporali.
In questi giorni è in discussione l’idea di riunire la federazione ceka e slovaka, in un campionato unico, per cercare di renderlo piu’ interessante e competitivo.
L’idea è molto bella e fa capire ancora i buoni rapporti tra i due popoli vicini.
Francamente sconsiglio di andare a vedere una partita di calcio ceko, si deve essere dei ‘malati di calcio’ o avere degli amici che ti spingono a farlo :)

Parola del giorno: Jedeme Brno jedeme – dai (andiamo) Brno Dai (andiamo)!


ps: il titolo è una dedica ai tanti amici ed allo storico ritrovo, ormai tristemente chiuso