venerdì 30 dicembre 2011

mercoledì 21 dicembre 2011

Dicembre a Brno

Ecco, brevemente, quello che potete aspettarvi dalla città in questo mese:

-mercatini di natale.


Belli! sempre di piu'. Dislocati in 3 punti della città, a zelni trh (piazza del mercato), in svobodi namesti (piazza della libertà) e poi in moravske namesti (piazza della moravia).
I mercatini sono una bellissima tradizione mittleuropea, in italia a trento e bolzano, in austria sono famosi quelli di innsbruck.
Negli ultimi anni si è sviluppata la voglia di frequentarli, ogni giorno, ogni sera, centinaia di persone girano i chioschi alla ricerca di qualche regalino, di una bevanda calda o un pasto veloce.
Ma soprattutto, i mercatini, diventano il punto di ritrovo, per tutti.
Dopo il lavoro ci si da appuntamento li, per incontrare gli amici, i colleghi, il/la partner...
Quest'anno, incredibilmente, è mancata la neve, l'atmosfera tipica natalizia ha perso un poco, ma è rimasto tant'altro.
La gente che parla, beve, si diverte, in questa parte dell'anno non è molto tipica.
Con l'inverno ed il freddo, la città va in letargo, percio' è bello godersi questi giorni.

Piccolo suggerimento: prendete uno 'svobodacek' bevanda fata da vino caldo, medovina (vino aromatizzato al miele) e rum...vi terrà al caldo ;)

-mikulas

In questa parte d'europa praticamente è un mix tra il classico 'babbo natale' (che qui viene curiosamente chiamato Ježíšek (piccolo gesu') e la befana.
San Nicola, il 6 dicembre è festeggiato da tutti i bambini (e non solo).
Alla figura del santo si accompagnano un diavolo (che fa veramente paura!) ed un angelo.

-xmas party

Per chi lavora arriva il tempo per i famigerati xmas party aziendali.
Bolge di alcool, danze sfrenate e tanto altro, con colleghi che si conoscono a malapena.
Purtroppo quest'anno non è stato il migliore, per me, ma in generale ci si diverte tanto... ;)
Il tema di quest'anno erano gli anni '70



In conclusione vorrei ricordare anche chi a natale, ma non solo, ha meno ragioni per essere felice.
Gli amici e conoscenti in prigione, tutti quelli che subiscono la repressione dei tiranni, chi è malato, chi soffre, chi non possiede molto ma viene indotto a possedere e consumare sempre di piu', chi è lontano dai propri cari, chi lotta ogni giorno schiacciato dal sistema, ma non molla.

domenica 18 dicembre 2011

L'ex 'rivoluzionario'

Oggi è morto Vaclav Havel, drammaturgo e primo presidente della Cecoslovacchia, traghettandola all'attuale Republica Ceca.
Riporto un bell'articolo di severgnini:

Ho conosciuto Vaclav Havel quand’era dissidente, alla fine degli anni Ottanta. Andare a trovarlo nell’appartamento lungo la Moldava – dove riceveva volentieri i giornalisti occidentali – poteva significare guai. Per «il Giornale» di Montanelli, da Praga, ho seguito tutta la «rivoluzione di velluto» del 1989, forse la più elegante ed entusiasmante tra quelle che hanno deposto il comunismo nell’Europa centro-orientale. Vaclav Havel se ne ricordava, e una volta salito al Castello come Presidente, da galantuomo, ha mantenuto la promessa di concedermi un’intervista. La prima in Italia, credo. Questa non è la riproduzione di quell’intervista (pubblicata il 10 maggio 1990), ma la genesi – davvero bizzarra – di quell’incontro. Spero dia il sapore dei tempi, del luogo e di un uomo davvero speciale.

Vaclav Havel nella sua Praga nel 1990 (Ap)
Praga, maggio 1990 – Fino a qualche tempo fa l'Europa orientale era un luogo tranquillo e triste, dove gli italiani andavano a cercare il socialismo e le ragazze. Non scoprivano mai il primo, ma trovavano quasi sempre le seconde. Ora è una fiera, un teatro dove va in scena un lungo dopoguerra. Difficile raccapezzarsi: gli ex-agenti segreti fanno gli steward sugli aerei, i comunisti fanno i socialdemocratici, i socialdemocratici fanno i liberali e i liberali fanno confusione. È un mondo caotico, dove tutti sono stati promossi, o rimossi, o sono in attesa di una promozione, o sono in ansia per una rimozione. I dissidenti sono diventati ministri: a Varsavia, un anno fa, l'ex-carcerato Jacek Kuron chiedeva una bottiglia di Johnny Walker per un'intervista; oggi è ministro del lavoro, e forse avrà cambiato marca. I ministri sono diventati dissidenti: a Budapest Imre Pozsgay, stella spenta socialista, è all'opposizione, praticamente solo. A Bucarest, nella chiesa italiana sul bulevard Balcescu - finalmente aperta: il conducator Ceausescu permetteva soltanto due funzioni all'anno, Pasqua e Natale - padre Molinari celebra la messa con una bellissima sedicenne romena al fianco, vestita come una novizia: riccioli biondi che sbucano dal copricapo, occhi azzurri e guance appena arrossate. Al termine tutti corrono a complimentarsi. «Cara, sei stata deliziosa - sussurra una signora italiana in visita - Sarai una meravigliosa piccola suora». La ragazza con i riccioli biondi spalanca gli occhi: «Ma io non voglio fare la suora. Io voglio fare l'attrice.» A Praga - tra tutte le città dell'est, la più educata - non si capisce molto di più, e non si fatica molto di meno. Cercare i protagonisti della rivoluzione di novembre è più che un lavoro. Più che un dovere. Più che una necessità professionale. È diventato uno sport.

Fino a sei mesi fa i dissidenti (giornalisti senza giornali, attori senza scritture e professori senza cattedre) erano a disposizione: qualcuno implorava un'intervista, qualcun altro si accontentava di una copia di Newsweek. In novembre, durante la rivoluzione, tutti ridevano in compagnia, bevendo birra chiara al caffè Slavia. In gennaio gli stessi dissidenti, diventati ministri e parlamentari, rispondevano ancora al telefono, ma le voci erano diventate improvvisamente fredde. In marzo hanno smesso di rispondere al telefono. Al loro posto parlava una moglie, una segretaria, un'amica: «Il ministro non c'è. Si rivolga all' ufficio stampa del ministero». Inutile dire «Guardi che io il ministro lo conosco. Guardi che quand'era dissidente gli portavamo tutti le sigarette». La voce a quel punto si fa annoiata, come se tutti quelli che telefonano dicessero la stessa cosa, come se tutti, un giorno, avessero portato sigarette al ministro: «Mi spiace. Si rivolga all'ufficio stampa.»

Hanno ragione i ministri di oggi, dissidenti di ieri. I giornalisti sono troppi, vogliono troppe interviste, fanno troppe domande. Abbiamo ragione anche noi però, che in dicembre incontravamo il signor Václav Klaus nel guardaroba di un teatro, e ce ne andavamo con un indirizzo scritto su un foglietto fotocopiato e ritagliato. Václav Klaus è diventato ministro delle finanze, l'uomo che dovrebbe portare il paese nell'economia di mercato: ora avrà un vero biglietto da visita, ma prima era più simpatico. La difficoltà ad orientarmi in un mondo capovolto mi ha spinto verso la nuova sede del «Forum dei cittadini» in piazza Jungamannovo, con il vecchio taccuino in mano. Adesso qualcuno si siede qui, ho gridato, e mi dice che fine hanno fatto tutti gli amici, tutta la gente che regalava il numero di telefono, tutti quelli che al caffè Slavia bevevano in compagnia.

Un funzionario si è commosso. Gentilmente, ha preso un lungo foglio uscito dalla stampante di un computer. «Prenda nota. Jiri Dienstbier, giornalista, ex bruciatorista: ora è ministro degli esteri, e questo lei lo sa. Eda Kriseova, scrittrice, autrice di «La clavicola del pipistrello»: consigliere personale del presidente. Vera Cáslavská, ginnasta olimpica: consigliere del presidente; Michal Kocab, cantante rock - sì quello che girava con gli occhiali neri e il giubbotto di cuoio. Anche lui è consigliere del presidente, e capogruppo del «Forum Civico» in Parlamento. Rita Klimova, quella che traduceva dal ceko all'inglese seduta di fianco a Havel: ambasciatore a Washington. Serve altro?». Senza più conoscenze - o meglio: le conoscenze ci sono ancora, ma sono rinchiuse nei loro uffici, difese dalle loro segretarie - sembrava impossibile arrivare fino a Václav Havel. Pur avendo il suo numero di telefono. Pur essendo stati a casa sua.

Da quando è presidente, vive braccato da giornalisti, diplomatici, politici e questuanti; tutti, rigorosamente, con il suo numero di telefono. Ma nella fiera dell'est c'è sempre una sorpresa in agguato. La mia si chiamava – pensate un po’ - Milan. Niente a che fare con il calcio. Il signor Milan Matous, che viaggia impettito verso i settanta, fuggì dalla Cecoslovacchia nel 1948 perché non voleva vivere agli ordini del comunista Gottwald. Era un atleta (nazionale di hockey su ghiaccio e componente della squadra di coppa Davis), aveva sposato un'atleta e ha una figlia atleta (Elena Matous, campionessa di sci), la quale ha sposato un altro atleta: Fausto Radici, sciatore non boemo, ma bergamasco. Negli anni Cinquanta Matous allenò la nazionale italiana di hockey su ghiaccio. Oggi vive in montagna, a Cortina d'Ampezzo, dove ha fatto amicizia con Giorgio Soavi. Questo - lo ammetto - avrebbe dovuto mettermi in allarme. Quando è tornato in patria dopo quarantadue anni - orgoglioso, con il suo vecchio passaporto - il signor Matous voleva rendersi utile. Utile con tutta la passione, il trasporto e l'irragionevolezza di un boemo che ha deciso di rendersi utile. Utilissimo, insomma. Ci siamo conosciuti per caso.

Matous aveva saputo che volevo incontrare Václav Havel, e ha detto: «Ci penso io». Ho spiegato allora che ottenere un'intervista era complicato. Milan Matous ha ascoltato, poi ha comunicato la sua decisione: sarebbe salito al castello e avrebbe convinto il presidente. Ho ringraziato, ho ripetuto che sarebbe stata una passeggiata inutile. Milan Matous ha sorriso. Il sorriso paziente di chi vive sulle Dolomiti, e sente dire a un milanese che qualcosa è impossibile. Penso che si ricorderanno per un pezzo di Milan Matous a Hradcany, dimora dei re di Boemia, residenza dei presidenti. Dopo essere arrivato fino alla segreteria di Havel, aver abbracciato la ginnasta Vera Cáslavská, aver salutato le guardie del corpo e le dattilografe, Matous ha spiegato a tutti che Havel era un uomo morale, e aveva perciò il dovere morale di concedere un'intervista al «Giornale» di Montanelli, che aveva sempre parlato bene di lui, e male dei comunisti.

Poiché gli ardimentosi sono anche fortunati, Havel è uscito in corridoio. Milan Matous è partito all'attacco: «Presidente, sul muro della sua camera, quand'era bambino, c'erano dipinti alberelli e coniglietti. » Václav Havel, che è abituato a sentirsi dire di tutto, ma non che è cresciuto tra alberelli e coniglietti, si è fermato di colpo: «È vero. Ma lei come lo sa?» «Perché li ha dipinti mia moglie, che era buona amica di sua madre», ha spiegato Matous con la logica rigorosa di chi vive sulle Dolomiti. «E adesso - ha aggiunto con un gran sorriso - lei deve dare un'intervista al Giornale, che su di lei ha scritto tante belle cose». Poiché gli Havel sono estrosi almeno quanto i Matous, l'intervista è stata concessa, e l'abbiamo pubblicata. Oggi volevamo soltanto ringraziare l'amico di Soavi, e i coniglietti del presidente. Inserisci link

martedì 13 dicembre 2011

Mea culpa!

'Oggi, secondo me, stiamo assistendo, non è un paradosso, al grande successo dell'euro...e qual'è la manifestazione più concreta del grande successo dell'euro? la Grecia...'

Non lo dico io, lo dice il professorone, l'uomo giusto al momento giusto, il sobrio genio che sta salvando l'italia, il presidente della famosa università d'economia, nonchè senatore a vita e primo ministro della repubblica italiana ad acclamazione popolare (senza citare goldman & sachs, trilateral commision e altri club delle giovani marmotte a fini di pace e bene ai quali fa parte questo sant'uomo), mario monti, in questo video qui.

Bene, essendo ignorante, come sempre non avevo capito niente.
L'€ sta bene, è un successone, la grecia ne è l'esempio tangibile.

Mi scuso per la mia malafede dimostrata fin'ora, da oggi stesso tornero' a vivere sereno e non mettere piu' in discussione il buon lavoro dei salvatori della patria e dell'umanità.
Che fortuna che ho a vivere in questo mondo governato da persone per bene (e sobrie!).

Non avevo capito niente!

mercoledì 7 dicembre 2011

Birra ceca

Spezzo la lunga sequenza di post dedicati alla 'crisi' economica per postare qualcosa di decisamente più leggero.
Un bel video sulla birra ceca più famosa (che comunque a me non piace, preferisco quella dei piccoli birrifici).
Nel filmato si può gustare anche il senso dell'umorismo ceco, qualcosa di veramente caratteristico.
In fondo essere cechi, vivere in una bella nazione, con ottima birra, propensione al divertimento, belle donne, passione per musica e film, favorisce un buono spirito.

Na zdravi!

lunedì 5 dicembre 2011

Lacrime e sangue

Oh! Finalmente è stato spiegato il significato della parola 'equità', che il nuovo corso politico tanto aveva usato per introdurre le riforme necessarie al tentativo di salvare l'italia dal baratro del fallimento.

Le famose 'lacrime e sangue' sono state finalmente ed equamente distribuite.
La ministra fornero ha versato le sue lacrime, facendo le veci della classe politica e dirigente, ora tocca ai restanti italiani versare il sangue.
Suvvia! Si prenda esempio da questi equi, democratici ed onesti rappresentanti del paese.

Pensionati! sanguinate con dignità! con il blocco alle pensioni, sappiate che state contribunendo a fare un paese onesto, serio, equo!
Lavoratori! sanguinate copiosi ed orgogliosi! così facendo aiuterete a ripagare il debito pubblico, ma soprattutto cercate di sanguinare e magari lasciare la pelle mentre lavorate, così che la pensione non la prenderete mai.
Studenti! ma che studiate a fare? ma davvero avete così tanta voglia di fare carriera, lavorare, mettere su famiglia, comprare casa, pagare mille tasse, invecchiare barcamenandovi tra i diversi contratti atipici, precariato, 'flessibilità'...ma chi ve lo fa fare?! fate un provino al grande bordello televisivo, quello si che garantisce qualcosa!
Italiani tutti! grazie per essere stati formichine, risparmiando, investendo, comprandovi casa di proprietà, ora vi si chiede di partecipare alle spese, EQUAMENTE.

In fondo il debito che si è creato è colpa vostra, vi è piaciuto ammalarti ed andare in ospedale? Ecco, ora pagate! Vi è piaciuto mandare i figli alla scuola pubblica, educandoli a costi pubblici, ecco, ora pagate! ma soprattutto...vi è piaciuto votare? partecipare alla vita pubblica, dare potere alle varie DC, PSI, PCI, PSDI, PLI, PRI, casa della libertà, pd, pds, lega nord, prc, an...

Ecco, ora PAGATE! Con il vostro SANGUE, perchè le lacrime sono già state usate, ma soprattutto perchè di soldi non ce ne sono PIU' !!!!

domenica 4 dicembre 2011

Reklamace!!!

Questa storia inizia circa 4 mesi fa, a fine luglio, quando rientro dalla vacanza di una settimana in montenegro.
Burek, budva, troppa pioggia per essere estate, serbi, bellissime ragazze, Spud, mille stronzate dette, goliardia, david guetta, l'inizio del progetto di downgrading, l'idea di lasciare il lavoro salariato per avere maggiore libertà etc etc
Ma il rientro, in aereo, non fu dei migliori.
Da podgorica atterrammo a praga dove Spud mi salutò, l'aereo sarebbe dovuto ripartire subito riportandomi a Brno, ma la cosa non accadde...
Per un inconveniente tecnico, infatti, restammo bloccati sulla pista per diverso tempo, più di 2 ore, senza ricevere info certe sulla partenza, ad un certo punto sembrava quasi che non si potesse ripartire.
Io decisi di lasciare il velivolo e tornarmene in bus.
Erano quasi le 14, eravamo atterrati alle 10 ed alle 11 sarei dovuto essere a Brno, secondo l'orario ufficiale.
Ci arrivai alle 19 a casa.
Dopo qualche giorno, decisi d'informarmi, attraverso un amico (ceco) avvocato.
Esiste la carta dei diritti dei passeggeri EU.
Eh già, tra tanti MALI, questa bistrattata europa, della burocrazia ha anche partorito qualcosa di buono (caro andima ;) ).
Insomma mi informo e sembrerebbe che io abbia diritto ad un rimborso per il ritardo, considerando che poi ho dovuto pagarmi il bus (200 czk, meno di 10€) per un servizio che avevo già pagato con il pacchetto vacanza.
Ebbene, la vacanza mi è costata, tra volo e pernottamento, 7000 czk (meno di 300€), a fine luglio, a budva.
Inviando email ad agenzia turistica, tour operator e vettore aereo, alla fine ho ricevuto un rimborso totale di 3500 czk !!! :)
Praticamente sono andato in vacanza con 150€!!! hihi!
Il tour operator mi ha inviato un voucher-sconto di 1000 czk, scusandosi dell'inconveniente, ma dicendo che il ritardo aereo non è dovuto a loro (e gli ho creduto).
La parte dura è stata 'convincere' la compagnia aerea a sborsarmi il rimborso.

Ma lavorando nel settore 'customer care' ho imparato che un cliente deciso ad ottenere ragione, per un torto subito, al 99%, se è deciso e motivato, ci riesce.
Quindi scrivendo, scrivendo, scrivendo...oggi ho notato che:


Mi hanno riconosciuto le 2500 czk che chiedevo! :)

Non è stato facile, chiaramente dovendo cavarmela col mio inglese scolastico, con una società ceca, ma è una cosa che da soddisfazione, proprio per questo.

La ciliegina sulla torta è stata quando, dopo solleciti varii, avevo ottenuto solo il rimborso del biglietto del bus.
Ma con la mia ultima email, ho raggiunto il top:

'From: pierluigi...
To: claim@travel..rvice.aero
Subject: RE: Reference: TVS261/2011
Date: Mon, 7 Nov 2011 09:26:06 +0000

Dear Madam,

I regret to inform you that I consider your last email slightly offensive.

Do you think I spent the last 3 months to chase an answer from Travel Se..ice for the refund of 200 czk?

I applied for a long delay refund and for all that came from such inconvenience.

I would like to remind you that I paid for a service that your company was not able to deliver, not for the technical reason, instead due to the lack of organization, communication and customer service shown during all this time.
Let me remind you that I even had to leave the aircraft and catch a bus to arrive at the final destination.

Therefore I am not claiming the refund of the bus ticket.
First of all this was not the only expense I had because of your delay.

Do you not consider that I had to spend my day in Prague instead of arriving in Brno at 11am?
This mean I had to pay for lunch, drinks, plus the waste of my personal time.
Moreover in order to contact you, after several emails un-replied, I had to find myself the 'Air passenger rights Eu complaint form' and send it, by post, to you.

In the meantime even the tour operator, Kov.tour, kindly reply to my eamil communication and send me a voucher of 1.000 czk, for the inconvenience, despite the fact that it was not caused by themselves.

As a result of all these circumstances I hereby request a refund of 2500 czk - 1500 czk for the inconvenience, bad service, delay and 1000 czk as refund of the all the expenses and time consumed.


In case I will not receive any answer within the next two weeks I will ask my lawyer to handle with such case.

Sincerely

Mr. Pierluigi ...

ps: I am a mister not a Madam



From: claim@travel..rvice.aero
To: pierluigi...
Subject: RE: Reference: TVS261/2011
Date: Wed, 2 Nov 2011 09:23:29 +0100

Dear Madam,
your flight was delayed due to tehcnical reason. We can pay to you only the bus. The compensation in amout of 200,-Kc will be send to your account tomorow.

S pozdravem / Best regards / Mit freundlichen Grüssen

Mgr. Katerina Maje.inova

Claim Department

Post Office 68, P.O.Box 119

CZ-160 08 Prague 6



From: pierluigi ...]
Sent: Tuesday, November 01, 2011 3:20 PM
To: claim@travels.rvice.aero
Subject: RE: Reference: TVS261/2011

Dear Mgr. Majer...ova',
Despite my email and the mail posted on 21th of September I have not received yet any reply from you.

In case I will not receive any information within the next two weeks I will ask my lawyer to handle with such case.

Sincerely

P...


From: pierluigi.n..a@hotmail.
To: claim@travels.rvice.aero
CC: pierluigi.n..a@hotmail.
Subject: Reference: TVS261/2011
Date: Wed, 21 Sep 2011 10:19:03 +0000

Dear Mgr. Majer.inova',
Thank you for your letter confirming the delay of your flight N.235 from Podgorica to Brno (via Prague) on 30/7/2011.
I appreciate your apology.
However it is my intention to receive a full compensation for the long delay and the inconvenience caused, not only for the payment of the bus I had to catch to finally arrive in Brno.

I will soon send, via ordinary post, a letter containing my bank details and the copy of the bus ticket, as required.

Sincerely

P...'


Per concludere, Non mollate!
Se subite un torto, non abbassate la testa!
Non abbandonate i vostri diritti, MAI, sia che si tratta solo di sporchi soldi, ma sopratuttto se si tratta di altro, di cause più alte.
Non è facile, siamo piccoli, loro sono grandi, potenti, ricchi, ricchissimi, ma anche le formiche, se unite, se convinte, se determinate, possono abbattere un palazzo.
Ok forse esagero con gli esempi, non voglio sembrare un fanatico, ma, IO non mi stancherò mai di restare in piedi quando 'loro' mi dicono di stare seduto.
Se lo faccio io, lo possono fare TUTTI!