Entro nel personale, accingendomi a raccontare come ho trascorso la notte del 24 Dicembre.
Al popolo di internauti, di solito piacciono i racconti di vita privata, come tanti guardoni, la rete è diventata una specie di grande fratello a portata di tutti, forse anche i bloggers seguono questa tendenza, diventando moderni e virtuali esibizionisti.
Inizio col dirvi che, come nel Sud italia, anche qui in rep ceka si festeggia la notte del 24 e non il 25 (come nel nord italia), con un cenone.
Rispetto ai cenoni a cui ero abituato è sicuramente molto più leggero, le portate sono di meno, ma si mangia e beve comunque tanto, rispetto ai giorni normali.
Il mio primo Natale a Brno, l'ho trascorso 5 anni fà, a casa della famiglia della mia ex.
Fù un esperienza che porto ancora dentro.
La cosa che mi colpì fù il momento dello scambio dei regali.
Tutti impacchettati con la stessa carta, si mette solo il nome del destinatario, non si dice chi l'ha fatto, anche se si può immaginare.
A turno, partendo dal più giovane, si aprono i doni ricevuti, tra i commenti di tutti.
Più si sale con l'età, più i regali saranno oggetti di uso quotidiano, dal dopobarba all'asciugacapelli, lasciando poco spazio all'effimero.
Paragonandolo con la tradizione italiana dei "regali più inutili del mondo", qui è molto, ma molto, meglio.
Si evita anche la famosa attività del "riciclaggio di regali", cercando di rimpiazzare quelli più brutti ad altri malcapitati, in una specie di circolo vizioso che non finisce mai e magari ci si ritrova tra le mani, a distanza di un paio d'anni con il soprammobile di di finta ceramica raffigurante un dragone cinese, ricevuto da chissà quale conoscente e ripiazzato a chissà quale "amico"...
Ma i nodi tornano sempre al pettine!!! :)
Anyway, tornando a ieri, con gli amici rimasti in giro e non dalle rispettive famiglie, abbiamo organizzato una cenetta natalizia, senza grosse pretese.
La cara amica A. si è occupata della parte ceka del menù: l'immancabile Kapr (la carpa, pesce di fiume) fritta, anche se poi è risultata essere un'altra specie, molto più delicata e meno "spinosa".
L'altro "must" è quella che noi chiamiamo l'insalata russa, che chiaramente essendo tradizione sovietica, è stata assorbita da tutti i paesi della ex sfera comunista.
Qui si chiama brambora salad o qualcosa del genere, seguiranno correzioni linguistiche varie.
Io ho preparato dei discreti funghi trifolati che hanno fatto da sugo sopra gli gnocchi.
In più una mia invenzione "l'insalata di campagna", melenzane, pomodori, funghi e carote soffritti leggermente ed uniti a del farro perlato.
Il risultato non è stato apprezato granchè, forse era troppo secco, anche se ho utilizzato diverso olio, credo assorbito tutto dalle melanzane.
In totale eravamo in 5, l'amico D. dalla ridente Trebic, A. con P., che vivono al piano di sotto ed il mio home mate V., dalla russia con furore.
La cena è stata accompagnata da un paio di bottiglie di vino rosso e bianco, fino a passare, nella fase dessert, a rum accompagnato alla kofola (farò un topic su questa bevanda).
Insomma, a fine serata, dopo aver chiacchierato, ascoltato musica, alzato diversi calici e bracci... ;) ... abbiamo deciso di ritirarci, relativamente presto.
Anche noi stanchi dallo stress natalizio degli ultimi giorni.
Stasera si replica, sto preparando la lasagna...è la mia seconda volta, spero venga meglio della prima!
Auguri di buone feste!
Parla del giorno: vesele vanoce! buon natale
venerdì 25 dicembre 2009
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