martedì 25 maggio 2010

Gli altri

Da molto tempo sto riflettendo su un argomento che mi sta a cuore e che credo interessi ogni persona in grado di stare al mondo e di intrattenere rapporti sociali con gli 'altri'.
Gli 'altri'.
In tutta la mia personale esistenza, fino a questo momento, ho imparato a distinguere tra ‘amici, conoscenti e persone che frequento per disparati motivi’ ed AMICI.
La prima categoria è quella piu’ numerosa, comprende quasi tutte le persone con cui ho avuto a che fare, a lavoro, a scuola, vicini di casa, compagni di vacanza, amici di famiglia.
Qualcuno di questi è arrivato vicino al passaggio dal primo livello di rapporto interpersonale al secondo.
Gli AMICI sono, numericamente parlando, pochi, ma come spesso si dice, buoni.
Non sempre gli AMICI devono essere di lunga data o ci si deve avere costanti rapporti o condividere le stesse idee.
Gli AMICI, per mia definizione, sono quella fascia di persone, che ha realmente fatto qualcosa per me.
Visto che sono una persona riconoscente e che apprezza chi mi ha aiutato, sono in grado di elevare a tale grado, tutte quelle persone che nel corso degli anni, quando ho teso loro la mano, alla ricerca di un supporto, non si sono tirati indietro.
A queste persone, appena ne avro’ l’opportunità, restituiro’ il favore, in caso non l’abbia già fatto.

Nella schiera delle persone che popolano il primo gruppo, metto tutti gli 'altri'.
La maggioranza delle persone con cui viviamo e trascorriamo la maggioranza del tempo.
A pensarci bene, piu’ tempo si passa con qualcuno, meno vicini, meno AMICI si diventa.
Perchè spesso la frequentazione è tenuta in equilibrio, proprio dal non richiedere troppo, dal non offrire troppo, per la paura di dover trovarsi davanti ad un rifiuto e quindi a dover rinunciare ad un collega di lavoro, per esempio.
Guardandomi attorno, mi sembra che le persone abbiano piu’ bisogno di conoscenti, colleghi di lavoro, compagni di scuola, con i quali si puo’ parlare di calcio e/o sports, amori e/o sesso, vacanze e/o tempo libero e tanto altro, senza mai entrare troppo nei dettagli, ma soprattutto senza mai far vedere che si è in qualche situazione di necessità.
Tutto deve ricondursi nei limiti della chiacchierata, nel gossip, nella birra bevuta tra risate e pacche sulle spalle.
Poi stop.
A valorizzare la mia ‘teoria’ (da 4 soldi bucati), mi fa molto riflettere l’uso dei cosidetti ‘socialnetwork’, con l’ormai nominatissimo (per mere questioni commerciali e di marketing, qualora non lo abbiate capito) ‘fakebuc’.
Si proprio lui, nella mia volutamente erronea transcrizione, descrive l’umanità con la quale ogni giorno andiamo a relazionarci.
‘amici’ di fakebuc, che fanno seguito agli ‘amici’ tristemente famosi in televisione (intendo i 4/5 americani della serie e quelli piu’ numerosi italiani che ballano, cantano etc etc) e che ci sono vicini nel corso della vita, ma che in effetti sono tanto lontani da noi.
Lontani perchè provate a chiedere loro qualcosa e subito vedrete il vuoto circondarvi.
Questo è l’esempio che ci viene imposto di seguire, questi sono i termini in cui dobbiamo relazionarci.
Questo lo sappiamo, gli 'altri' lo sanno, anche i piu’ meschini hanno imparato a riconoscere i saluti ricevuti in egual valore e cosi’ si è creato un tessuto sociale falso, debole, ipocrita, instabile.

Chiaramente a queste persone, non si racconta realmente chi si è ed altrettanto non sappiamo della loro vita.
Siamo dei perfetti sconosciuti che vivono 8 ore al giorno, fianco a fianco, nella immensa filiera della vita.

Di piu’, le persone della prima categoria, sono tutti rispettabili, sono le icone della società, nessuna macchia, sempre pronti a giudicare gli 'altri', perchè sanno che nessun puo’ giudicare loro.

In tutto questo filosofeggiare, per un caso della vita, quasi tutti i miei AMICI appartnengono ad una categoria di persone che, invece, sono molto spesso sotto i riflettori della pubblica opinione.
Non certo per ricevere lodi, anzi, i termini piu’ ricorrenti usati dai media, politici e forze dell’ordine (chiaramente poi ripetuti nei loro commenti dai perbenisti, dagli 'altri' che giudicano il prossimo senza dire cosa fanno loro), sono ‘delinquenti, criminali, teppisti, estremisti, facinorosi’...e compagnia andante.
Questo perchè?
Perchè loro, i miei AMICI, come me, non si nascondono, non nascondono le proprie idee, non fa il vago quando si discute di un avvenimento, si schiera.
Per questo si è giudicati e condannati (intendo realmente, con prigione, denuncie, repressione).

Ecco, forse proprio questo atteggiamento, ci rende così vicini, così propensi ad aiutarci l’un l’altro, perchè un AMICO lo riconosci dalla postura, dallo sguardo, da segnali incomprensibili ai tanti e anche nell’infinita massa degli altri, sai che loro sono li e ti senti meno solo.

La differenza la fanno i fatti e non le parole.
Mentre gli ‘amici’(di fakebuc), i colleghi, i compagni di scuola, i vicini di casa, gli 'altri', parlano molto, gli AMICI agiscono.
Mentre gli ‘amici’(di fakebuc), i colleghi, i compagni di scuola, i vicini di casa, gli 'altri' hanno trascorso il fine settimana come tutti gli altri, tra false risate e brindisi ipocriti, gli AMICI, in questo caso quelli di BRNO, hanno comprato disinfettanti, prodotti per la pulizia, acqua, beni di prima necessità, si sono messi gli stivali di gomma e sono andati ad aiutare chi si è visto la casa invasa dalle acque dei fiumi.
In rep ceka ci sono inondazioni e disastri ambientali dovuti alle forti piogge di questi giorni.
Questo gli ‘amici’(di fakebuc), i colleghi, i compagni di scuola, i vicini di casa, lo sanno dai media.
Lo sanno, commentano e stop.
Gli AMICI, quelli ‘delinquenti, criminali, teppisti, estremisti, facinorosi’ sono andati a dare una mano a chi era in difficoltà.
Come hanno sempre fatto con me.
Come sempre faranno se ce ne sarà occasione, gli AMICI...

Parola del giorno: Kamarad - amico

10 commenti:

  1. Non sono siccura se ho capito tutto bene perché mio italiano non e quello migliore. Per questo ti prego per scusare se mia reazione sara un po "off-topic".
    Comunque, da quello che ho letto e come ti conosco, direi che il problema non e con le persone "amici," conoscenti ecc. É normale che se siate colleghi nel lavoro e non si sappiate bene, parlate solo del tempo e queste cose. Quello che potrebbe essere problema é, perché queste persone non diventano tuoi AMICI. Da quello che ho capito mi sembra che tu dici che queste persone non diventano tuoi AMICI perché non sono sinceri, non sono aperti, vero, Comunque, perché non sono?
    Dal mio punto di vista, io direi che loro non sono aperti e tanto sinceri perche tu non li dai opportunitá per questo. Da te si puo´sentire una bariera che non aiuta tanto di parlare sinceramente. Direi che tu prendi la maggioranza delle persone dal mondo "normale" come persone non piacevole per te e le persone possono sentire questo da te e per questo non hanno voglia di discuttere tante cose con te.
    Uniche persone che tu prendi come persone con che potresti essere amico sono queste persone dal mondo "speciale". Capisco, voi avete qualcosa "in common to share" (idee politiche, voglia per calcio) e per questo e piu facile cominciare qualche relazione con queste persone. Con queste hai qualche topic per discuttere, una passione condivisa per calcio ecc. Per questo e piu facile per TE comunicare con questi e se e facile comunicare con qualcuno solo poi puo´diventare tuo amico. Con i colleghi non hai molto da condividere (share) perche loro sono interessati in cose differenti. Pero questo non significa che non sono sinceri. Forse anche avrebbero voglia di conoscerti meglio, ma dimmi, TU sei interessato???

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  2. wow Jana, tu qui?
    se fossimo in italia avrei iniziato con 'carramba che sorpresa!' ;) (poi ti spiegherò).

    Prima di tutto, anche con 'gli altri', non nascondo chi sono, loro sanno tutto di me, come ben sai.
    questo significa che io non faccio barriere, ti assicuro che ho spesso provato a parlare, ma l'unico interesse e argomento importante, spesso è:
    'cosa facciamo il we?'

    ma soprattutto, il punto principale del topic è 'gli altri' sono disposti ad aiutarti? sono persone credibili? ti puoi fidare degli 'altri'?

    questo rende diverse le persone.
    posso ridere, scherzare, bere birra, andare allo stadio con tutti, ma quando avrò bisogno di un aiuto, posso contare su 'gli altri'?

    Quello che è successo oggi è un esempio.
    una persona con la quale lavoro da un anno, che è venuta a cena a casa mia spesso(mai stato invitato a casa sua...), a cui ho fatto conoscere la città, i miei AMICI, dato consigli...un italiano, che sa quanto potrebbe essere importante un corso di ceko, per me che non seguo quello aziendale...non mi ha informato che esiste un corso gratuito per stranieri, a Brno?!??!!!???

    Il collega polacco, invece,oggi mi ha accompagnato dove si svolge, ha chiesto info per me (la segretaria non parlava inglese).
    Anche se non ci conosciamo bene, lui ha offerto il suo aiuto.
    questa è la differenza tra le due categorie di persone.
    tra 'gli altri' e gli AMICI.

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  3. Ah, si, sono io ;). Volevo fare un commento su piu articoli pero mai avevo energia per farlo. Questo mi sembrava cosi controversario che dovevo srcivere qualcosa.

    Ma... adesso sono confusa... Mi sembrava che tu prendevii come AMICI solo le persone "speciali" mentre i colleghi prendi come "amici" o semplicemente colleghi. Adesso si sembra che anche tuo collega polacco potrebbe essere tuo amico. Che bella notizia!!

    Comunque, c´é un´altra cosa di cui potresti pensare. Chiedi per aiuto ai colleghi? O solo alle persone speciali?
    Direi che tu pensi che un collega non ti aiutarebbe percio non lo chiedi. Invece con gli amici speciali hai sperienza che ti aiutano sempre percio li chiedi.
    Pero, hai mai chiesto un collega???
    Oggi per caso dovevi chiedere un aiuto da quello Polacco, ed hai ricevuto.

    Direi che non é problema con noi - persone non cellegate dalle idee extremiste - ma con tua posizione a noi. Tu pensi che noi siamo persone che non aiutano perche siamo ignoranti. Ma noi non aiutiamo perche non sappiamo ce ne bisogno. Se non ci dici, non lo sappiamo.
    E se ti chiediamo cosa fai la fine settimana, questo é perché vogliamo cominciare qualche contatto con te e poi forse anche parlare delle cose piu importanti. La conversazione sempre deve cominciare in qualche modo...

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  4. http://download.deejay.it/podcast/volo/21011_volo_250510_tiziano_terzani_e_il_messaggio_ai_giovani.mp3

    io sono un tipo diplomatico, ma non sono tra gli "altri".
    faccio una categoria a se stante?

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  5. Ahoj!
    Scusate se mi intrometto.. ma il discorso è interessante almeno per me … adesso non so bene cosa si intenda per amicizia, ma qualche ambiente del mondo “speciale” :D l’ho conosciuto anche io.. certo è che nelle tifoserie calcistiche e nei gruppetti politicamente scorretti si conosce qualche sbarellato in più che nel mondo “normale” .. ma penso che.. al di là delle condivisioni di idee … quando parli di potersi fidare di qualcuno … penso che sia quello il punto, che quando ho a che fare con persone che si dedicano in modo disinteressato a delle idee, ideali, alla propria comunità, togliendo tempo al lavoro, agli interessi personali, ai soldi, alla reputazione … anche se sono idee che non condivido o senza senso … so che queste persone sono predisposte a mettere in secondo piano i propri interessi personali.. sono in grado di rinunciare a delle soddisfazioni materiali per altri obiettivi - che può essere aiutare qualcuno in difficoltà - in modo disinteressato.
    Fidarsi di qualcuno nel mondo “normale” è molto più difficile … perché il mondo normale è pervaso da economicismo, utilitarismo, pragmatismo, cinismo … al massimo si può parlare di scambio di favori …
    Poi certo non tutti i mondi speciali sono uguali, ma sono convinto che tu abbia trovato dei buoni amici.
    P.S. MISTŘI! 35krát!
    Spud

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  6. @jana: certo che un collega può essere un AMICO, ma questo accade se si parla e ci si conosce veramente.
    pochi sono disposti a farlo.
    quando inizi a parlare durante il pranzo o quando si beve una birra, di cose serie, di politica, di sociale, di problemi, quasi tutti si 'allontanano' da questi discorsi.
    'gli altri' non sono interessati alla vita reale, fuggono dalla vita reale.
    perchè nella vita reale, devi far vedere chi sei veramente, devi dire cosa pensi, ma questo porta a farti giudicare.
    'gli altri' non vogliono farsi giudicare, preferiscono essere loro sul gradino più alto e puntare il dito.

    @topgun: tu sei la gategoria topgun ;)

    @spud: 'gratulace' (non sinceri ma sportivi, preferivo il banik) ;)
    interessante il tuo intervento.
    è evidente che tra chi ha 'ideali', tra chi frequenta 'gruppi' o organizzazioni, ci siano vincoli più forti, che esista un filo nascosto di 'fratellanza' che unisce.
    ma soprattutto, in ambiti 'speciali' si sa cosa vuol dire trovarsi dalla parte sbagliata della società e questo serve a restare più coesi.

    ps: non sempre è così, esiste ipocrisia, astio, diffidenza, anche tra persone della stessa 'cricca'

    ppss: in merito alla gita a brno, quando vorrai, puoi contattarmi a:
    edbunker 'chiocciola' 'postacalda' 'dot''estensione italiana'

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  7. parliamo di cose serie.
    In Rep. Ceka amico si dice "Kamarad?"
    Ho sbagliato tutto nella vita...

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  8. @bacco: sara' per questo che mi sento circondato da 'kamaradi' è mi sento a mio agio ? ;)

    intanto, per par condicio (politica), riporto un pensiero di una grande persona, che ho avuto il piacere di conoscere (e recentemente 'scontrarmi' per vedute diverse) e che, anni fa, sottolineava la propensione ad una vita 'diversa', 'speciale' da parte di chi non è omologato agli standard della (buona) società:
    ...(un tempo) c'era l'aggregazione sociale, l'unica in un paese finto, nn ci sono cazzi che tengano e la pura verità, nn ci puo' essere un ideale o una politica più collante del tuo gruppo da stadio, gli anni sono passati per me come per tanti altri qualcuno si è perso per strada, qualcun'altro ha mollato, altri ancora hanno continuato, i miei amici le mie conoscienze son passate tutte dallo stadio, nn ho altri contatti al di fuori di questi, mai avuto amicizie protatte nel tempo che nn avessero legami cn lo stadio...il mio testimone di nozze è un ultras, il padrino dei miei figli è un ultras, ho bisogno di aiuto? ho un problema? chiamo un ultras di questa o di quella città, ci dividono i colori ci uniscono gli ideali.
    Ma che bestie che siamo, si è vero siamo bestie, perchè come i cani che vivono per strada siamo solidali e tutti uniti, abbiamo capito che l'uomo nn ci è amico ed allora se facciamo gruppo se stiamo tutti insieme mordiamo, come i cani di strada abbiamo il capo branco che nn è il migliore ma solo il più carismatico, del resto anche gli uomini hanno i capi e devono tutti dare conto a qualcuno, c'è chi lo fà strisciando, chi invece crede che l'arrivismo sia l'unica strada possibile, chi invece si spoglia e si vende al miglior offerente e chi fà soldi andando a fare l'idiota in tv...c'è chi è e chi lo fà!
    Ma le bestie no...le bestie proteggono i più indifesi tra loro, le bestie mordono per necessità, nn attaccano i più giovani ma solo i più vecchi per lasciare viva la catena di nutrizione, le bestie vero, come bestie erano i nativi d'america, che 1000 e passa anni fà erano avanti a noi ma l'uomo
    attacca la bestia e mai viceversa ed infatti loro li hanno sterminati...
    Ancora oggi se ne ricordano solo quando ci sono i compiti impossibili ed allora li chiamano perchè alle bestie il coraggio mai è mancato e nella lotta ne esaltano lo spirito!
    Sto divagando lo so, sto andando a braccio cosi come mi vengono le cose in mente e mi rendo conto di essere sconclusionato ma è difficile per me spiegare quello che provo in questo periodo triste, per tutti e nn solo per lo stadio..anzi!
    Io che sono una bestia, cosi' sono stato descritto da un tale in una nota trasmissione serale, sono felice di esserlo, nn m’importa del vostro moralismo, nn m'importa del successo e nn ho nessuna scalata sociale da effettuare...mi basta essere quello che sono e nn devo dare conto a nessuno della mia vita, rispetto chi mi rispetta e azzanno chi nn lo fà...poi in natura si sà vince il più forte!

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  9. ... è mi sento a mio agio ?

    mi scuso per l'errore grammaticale, jana non imparare l'italiano da me ;)

    pedro

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  10. Zdar pedro!

    Esatto.. e diciamo che in certe realtà.. c'è chi usa la passione e le idee per far soldi o per una poltrona.. ma ovviamente mi riferivo a chi vive certe cose in modo spontaneo e disinteressato.

    Grazie mille del contatto, entro la fine dell'estate (se mai comincerà) farò sicuramente un salto a Brno. Ti farò sapere per tempo.

    Spud

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