martedì 10 maggio 2011

Avventure notturne

Lo scorso weekend l'ho trascorso in compagnia del buon Spud, che è venuto, da praga, a farmi visita.
Il clima gradevole ci ha permesso di trascorrere il sabato all'aperto, andando nella bella collina denominata 'kravi hora' (collina della mucche), dove diverse persone, in maggioranza giovani, si sono goduti un caldo sole.
Insieme a David, il mio amico ceco (c'è qualcuno che mette in dubbio che i cechi non siano disposti a fare amicizie con stranieri...mah! l'ignoranza...), abbiamo imparato come si usa il friesbie, grazie ad una ragazza canadese, finendo poi con il bere un paio di drinks con le sue amiche (una seconda canadese ed un'americana).
International Brno!

Quello che però era il programma clou della giornata, consisteva in una passeggiata-trekking notturno, nelle vicinanze della città.
Brno offre paesaggi incantevoli, per chi ama boschi, verde ed aria aperta.
Non mi stancherò mai di ricordarlo.

Grazie ad un'amica, slovacca ma di origine ungherese, io e Spud ci siamo aggregati ad un gruppo di ragazzi/e che ha deciso di trascorrere una serata diversa dal solito.
Appunatamento alle 21, nella piazza di Stara Osada e da li, in autobus, fino al bel villaggio di Ochoz u Brna, che conoscevo già in passato.
Molti hanno il cottage in questa zona ed anche la mia 'ex-ex' l'aveva.

Da li, abbiamo iniziato la nostra avventura, e di avventura si tratta, visto che, almeno personalmente, un minimo di 'tensione' l'avevo...
Non sono un coraggioso e l'oscurità mi inquieta, non poco.
Dopo gli squali di Sal, rieccomi ad affrontare le mie paure! :)

Il gruppo era comunque ben attrezzato, con torce elettriche, oltre a cibarie e bevande varie, per cui, con buono spirito, malgrado un poco di stanchezza per la giornata 'sportiva', ci siamo messi in marcia.
Dopo qualche decina di minuti di cammino, siamo entrati nel polmone verde e nel buio assoluto del bosco.
Posso dire che ero estasiato dalla bellezza del cielo stellato.
A bocca aperta ed a testa all'insù, ho percorso, con qualche difficoltà...parte del tragitto.

L'aria 'frizzante' della serata e pura grazie alla rigogliosa vegetazione circostante, faceva quasi girare la testa.
L'intento del tour era quello di visitare anche alcune caverne di origine carsiche, formatesi nella roccia e nella quali, una volta dentro, raccolti in religioso silenzio e spegnendo completamente ogni luce, abbiamo sostato per qualche minuto.

Dopo la prima, l'avventura ha preso anche un risvolto 'comico' quando abbiamo incontrato un gruppo di ragazzi cechi, che con nostro stupore stavano trascorrendo la notte in una di queste cavità rocciose.
Indossando abiti di tipo medioevale, cantando canzoni, bevendo da bicchieri a forma di corno, insomma rievocando tempi passati, questi 5-6 giovani ci ha accolto con il sorriso e fatto da cicerone nella loro 'residenza' naturale.
Qualcuno ha ipotizzato che il gruppo fosse un poco 'su di giri' per il fatto di affrontare questo tipo di 'divertimento' ma io non ci vedo niente di strano.
Quest'episodio ha rafforzato una mia personalissima teoria in merito al rapporto tra cechi e natura.
Credo sia molto forte e ho l'impressione che ci siano gruppi di persone, che intenzionalmente lo vive anche durante la settimana.
Si vedono spesso in giro giovani in abiti antichi, con spade ed armi dei tempi passati.

Terminata la mia parentesi antropologica-sociologica da 2 centesimi bucati e ritornando alla serata, posso raccontarvi che uno di questi 'hobbit' ci ha accompagnato alla caverna 'pekarna' (panificio) dove abbiamo anche fatto conoscenza con i pipistrelli che normalmente la abitano e che non hanno gradito la nostra chiassosa visita.
Da quel punto la stanchezza ha iniziato a farla da padrona, mentre il gruppo iniziava a far intendere che avrebbe voluto aspettare l'alba, camminando, in 6-7 di noi abbiamo deciso di far ritorno alla civiltà, che come abbiamo appreso, in ungherese si dice civilizaciò.
Separatici dal gruppo principale, con una mappa della zona e le energie residue, abbiamo affrontato i 5,5 km che ci separavano dalla località dove avremmo trovato un bus notturno per riportarci in centro.
Per farsi una idea di massima sul percorso ecco una mappa con il tragitto, quello blu.
Ormai la vena caciaresca si era esaurita, solo il buon Spud ha continuato a intrattenersi in elaborate chiacchiere con qualcuno del gruppo, io ho proseguito a passo ben spedito verso la meta.
Volendo farla breve, posso dire che seguendo segnali riportati sugli alberi, corsi di ruscelli e 'istinto', abbiamo ragiunto il laghetto artificiale di maranske udoli, una bella vallata alle porte di Brno.
Stremati, abbiamo raggiunto il capolinea del bus, aspettando 20 minuti per la sua partenza, da li fino in centro, cambio di bus e poi finalmente a casa, nel comodo letto (per il buon spud il mio divano).

Che dire, bellissima nottata, atmosfera, suoni, colori, cielo, odori, che non dimenticherò facilmente.
L'ho raccontata ai colleghi di lavoro e si parla di organizzarne una nuova, prossimamente, per il prossimo 'team-building'.

Hezky vecer!

7 commenti:

  1. Caro Alberto, è proprio questo che mi mancava a dublin.
    Sinceramente, escludendo un paio di pinte al pub venerdì scorso, non ricordo l'ultima volta che sono uscito per bere e star chiuso in un locale.
    Tutto, almeno con la bella stagione lo posso fare stando all'aria aperta e possibilmente a contatto con la natura.

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  2. Son contento che tu ti sia ambientato cosi' bene a Brno e ti prometto che,appena possibile,verro' a trovarti di persona. Buona notte amico mio.

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  3. sarebbe un piacere averti qui, ma se ne hai davvero intenzione, mi sa che dovresti affrettarti...

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  4. oppala'....mi son perso qualcosa?
    Cosa bolle in pentola?

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  5. la mia è una pentola sempre in ebollizione... ;)

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  6. :-) l'importante e' che resti nel gito di due-tre ore di volo......Detesto l'aereo...:-)

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