Per i pochi che mi seguono, metto subito in chiaro che il titolo non è provocatorio, nè sarcastico.
Non amo il paese dove sono nato, sono felice di averlo lasciato per cercarmi un futuro migliore, eppure, dopo aver trascorso gli ultimi 10 giorni in italia, devo riconoscerle qualche merito e raccontarne qualcosa di buono, dopo tante critiche spietate.
Viva l'Italia, dunque, ma soprattutto Viva gli italiani, quelli che conosco e che ammiro per la loro tenacia nel vivere orgogliosamente ed onestamente in un paese che non li agevola, gli Italiani che, probabilmente, si tratta solo di una mia impressione, la crisi ha restituito ad un grado di umanità maggiore.
Viva la mia Famiglia ed i Parenti, che ho riabbracciato dopo tanto e con i quali ho trascorso finalmente un pò di tempo insieme, loro sono sempre lì, pronti a tendermi una mano, a capirmi o a darmi sostegno incondizionato, la mia Famiglia ed i Parenti a cui manco ma che non vogliono farmelo pesare, anche se quel 'vienici a trovare più spesso' esprime molto più di una frase di circostanza.
Viva gli Amici, quelli VERI, quelli che anche se non vedi per anni, quando ti ritrovi insieme, s'inizia a parlare come se ci si fosse visti il giorno prima, quegli Amici con i quali il gusto di una birra, mentre si parla di se stessi, ha un sapore diverso, gli AMICI a cui racconti TUTTO, senza nasconderti dietro l'ipocrisia od una maschera, a cui chiedi consiglio, con i quali discuti e litighi anche, ma sai che loro ci saranno sempre...
Viva Daniele, che dopo essermi venuto a trovare a dublino e Brno, mi ha dedicato tanto del suo tempo e mi fatto compagnia in questi giorni, insieme al buon Andrea.
Viva Luisa, una carissima amica, che tanti anni fa, mi insegnò a credere nella cosa più bella del mondo, l'amore.
Viva Jana, che era e rimane il mio Amore, anche se le nostre strade si sono divise.
Viva Giovanni e Tony, che seppure tra tanti impegni, lavorando e vivendo lontano, sono passati a salutarmi ed a trascorrere un bel sabato insieme.
Viva Dario, che mi ha insegnato a pensare oltre gli schemi, a confrontarsi con chi non la pensa allo stesso modo.
Viva Giorgio, Roberto, Gigia e tutti i ragazzi che seguono la ProSesto, con cui ho trascorso tanti momenti e che rappresentano una metafora della vita: si può essere piccoli, si può perdere, fallire, si possono avere tanti problemi, si possono vivere tante difficoltà ed amarezze, anche gravi...ma NOI siamo sempre in PIEDI! Possiamo soffrire, barcollare, ma stringendo i denti ed a testa alta, ci si rialza...
Viva Rino, Rafael, Domenico, Genny, Marcello, Luciano, Mario e tanti altri AMICI, che per impegni varii e distanza non ho potuto salutare di persona, ma sono sicuro che non mancherà occasione in futuro.
Viva la Politica, quella vera, fatta di passione, di sacrifici, di idee, fatta per costruire e non per distruggere, fatta per unire e non per dividere, di ideali e non di interessi. Viva la politica fatta dalle persone, non da porci egoisti. Esiste ancora!
Viva l'Arte, la Cultura, l'Architettura, la Storia italiana, in 10 giorni mi sono 'ricordato' che ne abbiamo tanta, bellissima ed è un peccato perderla o dimenticarsene.
Viva i Fiumi, i Laghi, le Colline, le Montagne, il Mare, la Pianura italiani; non penso siano i più belli del mondo, sarebbe da provinciale pensarlo, ma mi hanno riportato alla memoria tanti ricordi e questo li rende speciali, almeno per me.
Viva i Lavoratori e quelli che hanno manifestato, come me, il primo maggio, scendendo in piazza per ricordare che siamo noi a portare avanti il mondo, che se fossimo uniti, avremmo ancora i nostri diritti e potremmo vivere più decorosamente, via i Lavoratori che credono sia possibile vivere onestamente, tutti ed ovunque, che chiedono rispetto e sono solidali contro ogni forma di sfruttamento.
Viva i 'Nuovi Italiani', quelli che vengono da altri paesi, per cercare fortuna nel nostro, che danno tanto e spesso ricevono poco.
Da 'migrante' mi sento vicino a loro, a tutti quelli che rispettano il paese che li ospita, che si sforzano di integrarsi nella società, che affrontano tanti piccoli problemi, che devono superare tante piccole differenze (e diffidenze).
Sono con voi e sono come voi!
...Viva Questa Italia!
martedì 3 maggio 2011
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viva Pedro...
RispondiEliminaMerio
Speriamo che le cose migliorino. Non tutto é negativo, ma oggi molte cose lo sono :(
RispondiEliminaIl punto è questo, se le cose fossero così negative, ci sarebbe una reazione.
RispondiEliminaLa crisi, le difficoltà che leggiamo, sono reali o virtuali?
La società italiana è davvero quella che i media vogliono descrivere o esiste anche una parte 'nascosta', 'silenziosa', che non fa notizia e che continua con dignità ad andare avanti?
Se si dovesse dar ragione ai media, Napoli sarebbe una città impossibile da vivere, morti in strada, sparatorie, munnezza ovunque, eppure ogni volta che vado li, torno a casa senza un graffio, senza un problema, senza notare chissà quale particolare degrado (la munnezza da sempre è in strada).
Lo stesso per il resto d'italia.
Gli italiani sono quelli desctitti e rappresentati dai reality, dai 'vip' da 4 soldi, dalla televisione o sono altri?
Sarò io fortunato ad avere amici e parenti che non si possono catalogare come tali?
Viva Pedro che ha scritto un bel post :)
RispondiEliminaconcordo...gran bel post pedro!
RispondiEliminagrazie!
RispondiEliminaun nuovo post è in arrivo dopo una nottata come quella di ieri, non posso farne a meno... ;)
a pagina 182 di questo libro, puoi leggere un interessante proposta che si riallaccia al tuo post:
RispondiEliminahttp://tinyurl.com/3phshyv
Mi è tornato in mente per caso.
Le notizie che si leggono, sono sempre quelle di cronaca nera o comunque cattive notizie.
La gente mediamente, è più buona di quanto non si evinca dai giornali o dai telegiornali per il semplice fatto che i giornali non parlano quasi mai delle persone buone.
Una riflessione elementare eh?
"Giustamente", il quotidiano normale e sano non fa notizia.
"Giustamente".
'giustamente'...
RispondiEliminai media sono diventati solo sensazionalisti, hanno bisogno di raccontare eventi e non notizie, le bufale sono all'ordine del giorno, perchè meglio il clamore di una notizia 'bomba' (ti ricordi quelle di mosca?) che una notizia vera, confermata, dettagliata, di interesse pubblico.
non sono nemmeno certo che sia quello che vogliamo.
il modo di fare spettacolo, ci è stato proposto, un po' come la 'cura' ricostitutiva di alex in arancia meccanica.
Ci hanno aperto le palpebre e costretto a vedere il trash odierno.
La tv degli anni 70 si era data uno scopo, didattico, educativo, quella moderna, commerciale, dall'era merdusconi in poi, ha solo scopo meramente lucrativo, scandalistico, da passatempo leggero.
alla fine come diceva qualcuno, è che noi abbiamo anche il gusto del complesso d'inferiorità, però ci aiutiamo tanto a farcelo venire e ci impegniamo nel non farcelo passare dimostrandoci spesso di cosa può esser capace il peggio, il fatto è che però tanti di quei "viva" li potremmo urlare per chissà quanti altri posti al mondo, ma il fegato ovviamente ci duole solo quando vediamo il peggio nostrano perché ci sentiamo parte di una certa identità e non vogliamo sia in un certo modo, alla fine però i mille vengono considerati da quei dieci che li rappresentano e allora ognuno ne raccoglie le proprie percezioni, forza e vizio della democrazia, poi però ci sono gli altri, quelli dell'Italia che non so e su quelli non so, appunto, e non si sa, dicono siano molti e magari son pure bravi e se ne attende una reazione, prima che faccia notte.
RispondiEliminaandima: è vero, siamo esterofili, guardiamo al giardino lontano come al migliore, mentre siamo in guerra e competizione perenne con il nostro vicino di casa.
RispondiEliminaPensa al nord vs sud, alle rivalità di campanile, i comuni, le contrade...
Sul gridare 'viva' per altri posti al mondo, non avrei problemi.
è chiaro che conoscendo bene l'ambiente in cui siamo nati e vissuti, riusciamo ad analizzare meglio e spesso a criticare.
Dopo 2 anni in belgio, avrai imparato molto e credo che ora tu possa arrivare anche a considerazioni piu' elaborate, lo stesso per me in cechia o a Brno.
La 'sindrome' dublinese veniva invece piu' dalla pancia, almeno per me.
Per quanto riguarda la reazione, ho paura che si debba aspettare tanto, troppo.
Forse solo se pilotata da 'qualcuno' (cia, mossad, servizi segreti...) potrebbe arrivare, come in nord africa.
Per ora chi non sta bene va via, come me e te (credo).
Chi rimane sta bene o è troppo legato al sistema italico per potersene liberare, un po' come un drogato con il suo pusher.
significativo questo video:
RispondiEliminahttp://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/219500/golia-in-fuga-da-manduria.html
su tantissime persone che aiutano c'è una sola MERDA che addirittura spara ad un 'immigrato'.
chi finirà sui titoli dei media? la pensionata che da 2 euro o la merda cha ha sparato?
è passato quello che sparava.
RispondiEliminac'è da dire che video e trasmissione appartengono a "l'impero del male".
Che poi tanto male non è, basta tenere acceso il cervello ed il senso critico ;)