Premessa uno: questo post è altamente generalista e potrebbe risultare pieno di luoghi comuni, d'altronde riflette esperienze e modi di pensare, esclusivamente, personali.
Premessa due: da circa tre mesi conosco ed ho la fortuna di frequentare una ragazza meravigliosa. Le ragazze ceke sono, in genere, interessanti, 'Lei' lo è molto di piu'!
Il senso di questo post è descrivere le mie difficoltà nel relazionarmi con persone che la pensano diversamente, con l'aggiunta, nello specifico, delle difficoltà oggettive, quali la comunicazione e la diversa 'forma mentis'.
Il bello di una relazione con una ragazza ceka è il poter parlare di TUTTO, e sentirsi raccontare di TUTTO.
Non solo di scarpe, shopping, soldi, locali e modi di fare alla moda, come mi è successo in italia.
Saro' stato sfortunato, non lo nego, ci sono ottime ragazze anche nella penisola, intanto mi godo la compagnia, maggiormente interessante, che da sempre ho trovato in cechia.
Le ragazze hanno bisogno di parlare, forse noi ragazzi non ci accorgiamo di questa loro necessità.
I ragazzi ceki, mi pare lo facciano ancora meno.
In tutto questo parlare con 'Lei', vengono spesso fuori molte situazioni non facili da gestire.
Linguaggio, età, sesso, educazione, tradizioni, modi di fare, di dire...sono estremamente differenti tra di noi.
Questo porta, talvolta, a frustrazione ed infelicità, per tante incomprensioni, per l'essere sempre su posizioni diverse.
Non cerco e non ho mai carcato rapporti con persone con le quali concordo in tutto, anzi...
Mi sento una 'pecora nera' e sono cresciuto confrontandomi con idee totalmente opposte alle mie, tenendo fermamente la mia posizione, ma accettando le differenti opinioni altrui.
Credo nella citazione che viene attribuita a Voltaire 'Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo. - I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it.' (ad essere sincero, fino alla morte non arriverei...).
Quello che mi capita, pero', è che non sempre il mio cervello elabora istantaneamente le nuove informazioni, talvolta l'assimilazione è lenta, necessita tempo e puo' anche accadere che una nuova teoria, un consiglio, un qualsiasi input, non venga recepito, ma bensi' rifiutato.
Ma sono convinto che quando due o piu' persone si confrontano, il rispetto e la tolleranza reciproca sono le uniche armi che hanno a disposizione, per proseguire il rapporto in maniera civile e duratura.
Il rispetto e la tolleranza soprattutto verso le diversità.
Io, napoletano sono diverso da 'Lei' ceka cresciuta a Brno.
I napoletani ed i ceki hanno atteggiamenti diversi in quasi tutto.
Entrambi hanno vissuto tra mille difficoltà, spesso povertà, tanti sopprusi politici e sociali, infamie della vita quotidiana, che pero' si affrontano diversamente.
Quando tra napoletani si parla dei propri 'guai', l'interlocutore tende a sdrammatizzare, ridimensionare, quasi ridicolizzare i fatti, fino a convincerti che tutto si risolverà, perchè alla fine...'Adda passà 'a nuttata.'
Quando tra ceki si parla di 'problema', li vedo sempre annuire e mugugnare (mentre il napoletano gesticola con le mani, fa smorfie teatrali), confermare; qui ho imparato la parola 'katastrofa', perchè sembra che sia piu' importante far intendere che anche chi ascolta sa di cosa si tratta, che è consapevole di quanto possa essere difficile, lasciando sfogare chi ha qualcosa da raccontare, donando il suo silenzioso assenso, mentre un napoletano interrompe impetuosamente (ed impietosamente), cerca di sviare i pensieri, farli dimenticare.
Sulla base di questi due modi di fare, agli opposti, non è facile comprendersi, darsi sostegno reciproco, non è difficile entrare in contrasto.
Per poter proseguire ci sarebbe bisogno di tanta ottima volontà.
Non so come andrà, non so se le energie fisiche e mentali sapranno resistere allo stress, alle continue lezioni di reciproca conoscenza e tolleranza, non so se le diversità si sapranno trasformare in interessanti novità e curiosità.
Io credo che i due poli estremi, per quanto diversi, finiscano per sfiorarsi...per questo...
...Miluji te! - Ti amo! (Parola del giorno)
martedì 23 marzo 2010
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và figliolo.. và!
RispondiEliminasto da due anni con una ceca, posso solo augurarti di trarne tutto il bene possibile, fosse anche solo un'amicizia.
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lettore silenzioso
caro lettore silenzioso, perchè non ci racconti il tuo punto di vista?
RispondiEliminami confermi la notevole differenza tra una ceka ed un'italiana?
non parlo di bellezza (i gusti sono gusti) ma dal punto di vista caratteriale, io ho scoperto un mondo nuovo.
Semplici, ma attente nel presentarsi e nel tenersi in forma, danno molta importanza a chi le sta a fianco, gratificandoti molto.
Educazione e cultura di base elevata.
Chiaramente ci sono anche delle caratteristiche che specialmente per un italiano, sono dure da accettare, e parlo della maggiore 'libertà' che le ceke si prendono nei rapporti...
ah quante cose potrei dire e raccontare! ;)
hezky vecer!
Pedro io direi "chiaramente ci sono anche delle caratteristiche che specialmente per un Napoletano, sono dure da accettare".
RispondiEliminaaccetta il fatto che sei un terrone. :D
eheh dove iniziare...
RispondiEliminaconfermo la differenza notevole dal punto di vista caratteriale, ancora di piu quando lei viene a trovarmi e ci ritroviamo in mezzo alla gente: devo sempre "spiegarle" il perchè di certi comportamenti delle sue colleghe italiane..
una cosa che ribadisco e con cui mi trovo bene è che i cechi (anche maschi) sanno ascoltare, o per lo meno quella ridotta cerchia di persone che vedo abitualmente nelle mie visite da lei mostra sempre interesse per qualsiasi cosa l'altro stia dicendo.
confermo pienamente che l'educazione è una priorita assoluta, specialmente quando si ha a che fare con persone piu anziane, anziche del "lei" ci si da del "voi" ed è ritenuto scortese salutare anche che ne so, il panettiere con un italian "ciao!". casi a parte ovvio che ce ne sono :)
l'anzianita della generazione dei suoi genitori è accentuata da un'anzianità culturale, inutile dirlo, a strascico del vecchio regime e i giovani sembrano rispettare questa cosa e sono pronti a giustificare/scusare alcuni usi locali proprio con questa motivazione ("sai nel comunismo funzionava cosi...etc")
piccola nota ora sui boys cechi: sono un po (troppo!) rudi nei confronti delle loro donne, e loro non sembrano farci caso perche sono ormai abituate, per cui l'italiano premuroso e accogliente ha gia parecchi punti di vantaggio :)
immagino poi che in brno e realta minori le ragazze siano anche piu raddolcite da un'assenza di caos (tipo praga) poi il dialetto dell'est somiglia di piu allo slovacco (molto piu dolce e morbido al suono) al contrario dello spigoloso accento bohemo, quindi spero ti faciliti l'ascolto di questa lingua..
buon proseguimento lassu e mangiati un gulas anche per me che dal mio ultimo è passato un po di tempo!
frase del giorno:
"Strč prst skrz krk"
famoso scioglilingua ceco con la caratteristica assenza di vocali! tu che sai leggere il ceco sai anche come si pronuncia, ora va e fatti una risata con la tua amica ^^
alla prossima
Marcuz
marcus:
RispondiElimina-lo scioglilingua non so nè pronunciarlo nè capirne il senso :(
purtroppo il mio apprendimento del ceko è lentissimo
-come mai fai passare così tanto tempo dall'ultimo gulas? io quando facevo 'il pendolare' almeno una volta al mese dovevo venire qui. comunque al gulas preferisco il 'vepro-knedlo-zelo'.
per il resto condivido.
sentiti libero di commentare, io ho le mie idee, mi farebbe piacere conoscere quelle di altri che conoscono questa piccola grande nazione ed il suo popolo.
@topgun: quello lo accetto da quando sono nato.
pensa che quando gli italiani mi conoscono e mi dicono la classica frase "non sembri il classico napoletano", mi offendo a morte.
ok capisco, letteralmente vuol dire "ficcati un dito nel collo" ma non è quello il punto :) è solo per i cechi per dimostrare come a volte certe frasi possano suonare.. ad ogni modo il mio ceco è pessimo e sono a livelli davvero basilari, a volte acchiappo il senso di qualche discorso perche riconosco numeri, giorni della settimana, qualche preposizione, ma non sono in grado di produrre un dialogo
RispondiEliminaio diciamo che faccio il "pendolare" per il motivo opposto, prima io e la mia ragazza ci siamo conosciuti (entrambi all'estero) e ora ci tocca fare avanti e indietro a turno.. :)
buon proseguimento
Marcuz