martedì 9 febbraio 2010

Ingiustizia (italiana) e Libertà

Ero pronto a parlare di Brno, ma due episodi di cronaca e di ingiutizia tipica italiana, mi hanno spinto a dedicare questo post, a delle persone (ed un amico) che si sono visti sbattere come mostri sulle pagine dei giornali, per due differenti condanne.

La prima: Raciti, Speziale condannato a 14 anni di reclusione e a cinque di interdizione
L'accusa aveva chiesto la condanna a 15 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. Il processo si è celebrato davanti il Tribunale per i minorenni di Catania perché l'imputato, all'epoca dei fatti, non era ancora maggiorenne. (...)
...
«È una sentenza errata che non sta nè in cielo nè in terra, lo dico senza avere ancora letto le motivazioni e anticipo già da ora che, poichè in Italia siamo abituati alla giustizia per approssimazione, da ora faremo certamente appello avverso». Così l'avvocato di Speziale, Giuseppe Lipera ha commentato la sentenza. «Noi riproporremo in appello - ha successivamente annunciato l'avvocato Lipera - una questione importantissima: il Tribunale ha impedito che si acquisisse il fascicolo del pm, e se una parte lo chiede deve avvenire. Perchè non è avvenuto? Devo pensare che a questo punto in quelle carte si siano le prove dell'innocenza di Speziale? La verità è che sono ancora pubblici ministeri e non rappresentanti dell'accusa».


La seconda: Ultrà violenti, quattro arresti a Napoli
NAPOLI (9 febbraio) - Arresti e perquisizioni sono stati eseguiti nel corso della notte dagli agenti della Digos a Napoli nell'ambito di un inchiesta sulla tifoseria violenta. Quattro le ordinanze di custodia cautelare eseguite dagli agenti della Digos: due in carcere e due agli arresti domiciliari. I quattro arresti non hanno nessuna relazione con gli incidenti avvenuti domenica scorsa ad Udine, ma si riferiscono a partite del campionato scorso e ad una gara dell'attuale campionato.
(...)

Ora, vedendo i titoloni sui giornali e paragonandoli ad un altro episodio di cronaca di qualche tempo fa, mi sorgono due dubbi.
Uno, di Speziale e degli arrestati ci sono le foto, per questi ultimi scattate dopo una blitz di notte, come se dovessero arrestare dei terroristi.
Di spaccarotella, come mai non esiste una sola, fottutissima foto, dell'omicida?

Due, visti i differenti trattamenti, La Giustizia è uguale per tutti?

La domanda a questo interrogativo, pare scontata.
Quella italiana NO.
Non è uguale.
Se sei un mafioso, un politico, un imprenditore che non paga tasse, un poliziotto a cui piace sparare alla gente per strada, puoi stare sicuro che i processi (se mai si faranno e se non cadranno in prescrizione), ti saranno favorevoli.
Se sei un cittadino comune, preparati al peggio.

...ed al peggio, in italia, non c'è mai fine...


Ciao F. torna LIBERO, presto!

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