giovedì 14 giugno 2012

On the road: Via Baltica (parte seconda)

Risveglio a Vilnius.
Incontro la ragazza che gestisce il piccolo ostello, in questa casetta di due piani, con 3 stanze per gli ospiti, un bagno ed una doccia, siamo in totale in una dozzina, anzi per un problema di over booking, mi chiede se posso dormire su un materasso che mettera sul pavimento, mi offre di non pagare la notte.
Accetto!
Lina e' una coraggiosa mamma di due bambini, che dopo aver viaggiato da backpackers, ha deciso di farsi il suo piccolo ostello.
Offre una calda ospitalita', tanta cura ed attenzione agli ospiti, raccomandazioni, consigli, idee.
Mi dice di andare a Trakaj, l'ex capitale storica del paese lituano, un paesino con un lago e delle isole, su una delle quali sorge il castello.
Sembra di stare in una fiaba alla vista del castello sul lago.
Ci vado in autobus, al costo di 12 Lt and-rit, circa una mezz'oretta, sul bus c'e' anche connessione Wi-fi.
Sul bus cerco di fare conoscenza con una ragazza che mi sta di fianco, le persone sono cortesi, rispondono se gli si chiede qualcosa, ma mi sembrano molto fredde.
Gli italioti hanno fatto terra bruciata.
Nell'ostello c'e' un altro italiano, che, guarda com'e' piccolo il mondo ha conosciuto la mia ex a bologna.
E' il tipico italiano, parla SOLO di donne...
Viaggia SOLO per donne.
Cerco di smollarmelo di dosso.
In tre giorni a Vilnius, da bravo italiota e' andato ogni sera al locale di italiani, il salento.
Mandrie di arrapati in cerca di fauna locale, che chiaramente evita questo posto, se si escludono le poche ancora interessate agli uomini italici.
Trascorro a Trakaj un paio d'ore, purtroppo il tempo non e' dei migliori, cielo grigio, un po' di freddo, ma la passeggiata mi aiuta a rinfrescare la testa.
Ormai ho deciso che tornero' a warsaw, dopo aver visitato Riga, invece di continuare per la costa baltica, dove avrei dovuto vedere Liepaja e Klaipeda, quest'ultima bellissima localita', patrimonio UNESCO, per la sottile striscia di spiaggia.
Spero di andarci se avro' ancora tempo in questa vita.
Torno in ostello e mi preparo ancora un piatto di pasta veloce, niente di elaborato, non ho voglia di comprare tutti gli ingredienti, olio etc.
In nottata Lina mi chiede se voglio accompagnarla a mangiare fuori, le dico che ho gia' mangiato ma la seguo per un drink, con noi viene anche un nuovo ospite dell'ostello, un ragazzo di singapore.
La conversazione e' la classica di chi viaggia, dove vai, dove sei stato, com'e' il tuo paese, cosa ti e' piaciuto di piu' del viaggio, suggerimenti varii...
Al momento non potrei chiedere di piu', viaggiare e' ormai la mia passione principale.
Sono completamente ignorante sui paesi lontani ed ascolto attentamente i racconti del ragazzo.
Torniamo in ostello verso la mezzanotte, ci sono altre persone e decidiamo di giocare ad un gioco da tavolo, che consiste nell'indovinare le bandiere dei apesi di tutto il mondo.
Sorseggiamo un ottimo vino lituano fatto da black currant (qualcosa simile ai mirtilli), che Lina offre a tutti noi.
E' un'ottima padrona di casa, sembra di essere suoi ospiti piu' che clienti.
Chiaramente l'italiano e' fuori a 'caccia' e rientra in mattinata, raccontando come una ragazza lo abbia illuso, salvo poi dileguarsi...
Non pare aver capito come funziona la vita.

Il martedi lo trascorro in compagnia di una coppia inglese, lei e' originaria della Malesya, ed anche qui ascolto i racconti di vita orientale.
In amttinata Lina aveva preparato la colazione per tutti.
Delle frittelle ripiene di formaggio locale, una delizia!
Si aggiunge a noi anche l'indiano che sta in ostello e trascorre tutto il tempo in branda, spaventato di uscire fuori.
Gli indiani sono una delle popolazioni che piu' non capisco.
Giriamo per Vilnius, sotto la pioggia, arriviamo al mercato russo, dove vendono di tutto, ma quello che ci interessa e' il cibo, tanta carne, che si vede essere fatta direttamente da chi la vende, il profumo quasi mi attira ad assaggiarne un po' ma resisto!
Mi procuro il fast food locale, una pasta con ripieno, di solito di carne, io scelgo quello alle patate, poi un panzerotto fritto con ripieno di funghi.
Cosi' simile ai panzerotti pugliesi!!!!
Nel pomeriggio lascio la coppia e visito il resto della citta', che si rivela carina nel centro, ma niente di speciale.
Torno in ostello e crollo in branda per un paio d'ore (la notte precedente avevo dormito sul divano a terra).
In serata preparo ancora un po' di pasta e questa volta la offro alla bellissima Anya, che aiuta Lina all'ostello, ed un nuovo ospite, un messicano che vive in u$a.
Preparo un sugo con zucchine, semplice ma abbastanza gustoso.
Solite chiacchiere tra viaggiatori di sottofondo.
In serata Lina propone di fare un giro dei pub piu' gettonati e meno turistici.
Provo la birra lettone, che non mi entusiasma granche', si accompagna ad un piatto di pane fritto spalmato di aglio.
Qualcosa di leggero ed ideale se si vuole tenere alla larga i vampiri.
la discussione principale parte dal mio modo di brindare, dopo aver toccato il bicchiere lo appoggio al tavolo prima di bere.
Partono le varie teorie, io dico la mia.
Dopo il primo giro andiamo nel secondo pub, e' martedi sera, non tanta gente in giro, ma la mia compagnia e' talmente gradevole che non c'e' bisogno di guardarsi attorno.
Questa volta andiamo in un locale piu' freddo, meno caratteristico e rustico del primo, poi decidiamo di muoverci al terzo, dove assaggeremo dei potato pancakes locali.
Arriviamo tardi e la cucina sarebbe chiusa, ma Lina e' una 'famosa' in citta' (scopro che ha partecipato anche alla vita politica) e per lei il cuoco prepara delle ottime frittate di patate, nell'attesa giochiamo al calcio balilla e discutiamo ancora di massimi sistemi, della vita etc etc...
Quando arrivano i piatti, i bocconi si sciolgono in bocca, sono gustosissimi e davvero sento le patate.

Il giorno dopo, finalmente con il sole, devo ripartire...
Gia' la seconda volta che capita, doh!
In mattina faccio l'ultimo giro in centro, poi nel primo pomeriggio ho il bus per Riga, questa volta solo 4 ore di viaggio.
Arrivo nella capitale Latva, giro alla ricerca dell'ostello, il Central Riga, lo trovo con qualche difficolta' pur essendo vicino alla stazione dei bus.
Per fortuna a chiedere info tutti rispondono educatamente.
Una ragazza quasi mi accompagna.
L'ostello e' davvero economico, sui 5E a notte, compresa colazione.
Arrivo in stanza, dove ci sono altri 3 ragazzi, stesi nei loro letti, l'impressione che ho non e' positiva, ma poi con il tempo mi devo ricredere assolutamente.
Mi faccio una doccia e voglio comprare qualcosa per cenare, in ostello.
Chiedo se qualcuno sa dove' un negozio ed il ragazzo sotto la mia branda si offre di accompagnarmi.
Iniziamo a parlare e...studia all'accademia di polizia!!!!!
Ahi!
E' giovanissimo, appena 20 anni e mi racconta come non sia sicuro di aver fatto la scelta giusta, gia' va meglio!
Mi racconta di come i suoi colleghi siano gente tosta, senza scrupoli, di come la gente odii il suo lavoro.
E' giovane ma ha idee ben elaborate, parliamo di societa', futuro, del suo paese, di religione.
Facciamo la spesa e decido di preparargli della pasta.
Eh gia'!
Solito italiano, ma cosa posso fare d'altro?
Non ho molta scelta, o insalata o pasta.
Lui non ha mai assaggiato della pasta, non sa nemmeno cosa sia!
Quindi azzardo delle penne ai funghi, con un risultato discreto.
Dopo cena andiamo a fare un giro in centro, Riga e' molto bella, anche se rovinata dall'atmosfera turistica.
Locali e ristoranti ovunque.
passando davanti un locale delle BELLEZZE locali guardano e sorridono, sono quasi tentato, ma poi mi ricordo di aver letto su una guida che l'80% delle ragazze lavorano cosi, fanno le 'carine' ti invitano a bere e guadagnano una percentuale dal locale, sulle consumazioni.
Le lascio attrarre il prossimo cliente.
Continuiamo a parlare fino al ritorno in ostello, con questa luce non saprei dire che ore sono e mi stupisco di notare che sono passate le 23.
In ostello incontro anche l'altro room mate, un ragazzone estone, che mi racconta la sua avventura.
E' tornato in europa dopo 2 anni trascorsi in giro tra australia, new zeland, asia.
Lavorando nelle fattorie, dormendo in campeggi di hippy, comunita' di ogni tipo, facendo squatting e di tutto di piu'
Ora e' di ritorno da un viaggio dalla germania, dove ha la ragazza conosciuta in australia, in bici.
1300 km, con una bici acquistata a berlino a 20E

Andiamo in camera verso le 3 del mattino, dopo aver parlato di tutto.
Condividiamo lo stesso ODIO per questa societa' materialista, basata sul successo, sul lavoro, sul denaro, su falsi valori.

Dormo profondamente, non sono solo, siamo in tanti a pensare che un mondo diverso e' possibile.

...segue...

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