giovedì 24 marzo 2011

Dovolena-vacanza: Ilha do sal (parte terza)

...rieccomi...come una rock-star acclamata dal suo pubblico per il bis/tris, a grande richiesta continuo a raccontare ;)
Dov'eravamo rimasti? allora...ero stressato, cercavo disperatamente un pò di relax e sole, lasciato dal mio amore, decido di partire per una vacanza organizzata con un tour operator ceco, a Ihla do Sal , Cabo Verde, arrivo, per una settimana stacco tutto, taglio i ponti con la vita ordinaria, tecnologia, parenti ed amici, informazioni, mi abbandono alla semplicità di una piccola isoletta nell'atlantico, ex colonia portoghese, cultura e modi di fare a metà tra l'africa ed il brasile, praticamente desertica, piatta, senza grosse bellezze naturali se non il sole, il vento, il mare, i tanti pesci nel mare, il sorriso dei bambini che giocano ad alta voce nelle strade di porfido nero che mi ricordano tanto la mia terra, lunghe passeggiate sulla spiaggia priva di ombrelloni colorati, sotto un sole caldo, che brucia, mitigato da un vento costante, tanti pensieri, mi sono trovato a parlare molto con me stesso, a cantare ad alta voce, a sorridere e salutare le persone che incontravo ma che non conoscevo, a ballare quasi decentemente con una ragazza bruttina ma molto interessante, ho affrontato la mia fobia stando in acqua a fotografare degli squaletti a pochi metri di distanza da me...

Riassumendo la vacanza è stata questa, ho avuto momenti di solitudine, malinconia iniziali che si sono trasformati in serenità, grazie alla semplicità che mi circondava e che volevo, grazie alla forza ed alla bellezza della natura, cosa sono le piccole noie quotidiane davanti alla bellezza di un'onda di tre metri che si infrange sui tuoi piedi?
Niente o comunque niente che non si possa affrontare e cercare di risolvere.

Giovedi, giorno sei.
Con un po' di hang-over per il vino e la birra bevuti la sera prima, nei due bar dove sono stato in compagnia delle due ragazze ceche conosciute durante il volo di andata, mi alzo a fatica dal letto, per la solita colazione a base di yogurt e panini alla marmellata fatta in casa.
Vado in spiaggia a ricaricare le batterie

Non ho piani per la giornata, vorrei fare il solito bagno di sole, il ritorno a casa si avvicina ed ho bisogno di immagazinarne quanto più possibile.
Ho finito il libro 'nelle terre estreme' ed inizio 1984 di Orwell, che ho già letto, ma che rileggo con piacere.
Mi appisolo dopo un paio d'ore, sulla calda sabbia, venendo svegliato da un 'ahoj'...è la ragazza bruttina!
Alla luce del sole mi accorgo di quanto realmente lo sia, bianchiccia, magra, poche curve 'interessanti'...ma è simpatica e di gradevole compagnia.
E poi balla bene!
Peccato che sia con la sua amica...che sembra non parlarle da ieri sera, per qualche motivo sconosciuto.
Facciamo un tuffo a mare, la seguo non senza problemi, la mia fobia per il re degli oceani non è svanita ed in queste acque profonde, fredde ed agitate non mi sento completamente a mio agio, ma un vecchio adagio (wow, un gioco di parole da prestigiatore!) bergamasco dice, piu' o meno, 'tira piu' un pel de pota che un caval che trota (dedicato al figlio mongoloide di bossimortaccisua)'...
In barba a tutti i crismi della razionalità, decidiamo di fare una passeggiata verso la spiaggia deserta, dall'altra parte della costa, sotto il sole cocente dell'una.

La qualità dell'immagine non è la migliore, non ne so il motivo, ed è un peccato, perchè la roccia nera vulcanica, in contrasto con la sabbia bianca ed il mare smeraldo, dal vivo ne fanno una visione agli occhi molto bella.
Guardiamo increduli la distesa di conchiglie rotte e ci chiediamo se raccogliendone qualcuna potremmo avere dei problemi ed essere arrestati, io quasi lo spero, non sarebbe male trascorrere del tempo in più al 'fresco'-caldo dell'isola, ma il mio piano viene bocciato dalle pragmatiche ceche.


La fame ci raggiunge e ritorniamo al ristorante preferito, Onda Cristallina, dove a pranzo offrono un menu' del giorno per 500 escudos, comprese le bibite...circa 5€ per mangiarmi un ottimo pesce del giorno, con le immancabili verdure bollite e riso



A questo punto, una sana siesta casca a pennello, cerco di strappare un appuntamento serale, ma le due domani hanno un viaggio all'isola di boavista, con sveglia alle 5 e quindi declinano.
Vabbè, tanto è bruttina, come direbbe la volpe davanti all'uva, in una moderna versione della favola di Pedro ;)
Il pomeriggio ritorno in spiaggia (che altro fare altrimenti?), per un pò di jogging ed esercizi alla sbarra, per le braccia, in un'improvvisata palestra all'aperto sulla spiaggia, dove si radunano gli 'atleti' e chi ha voglia di tenersi in forma.
Serata con i compagni 60enni cechi, tappa fissa il nostro ristorante preferito, mi chiedono il numero di telefono ceco, il windurfista ha una figlia che studia a Brno e vorrebbe farmela conoscere.
Prendo uno squisito polipo bollito con verdure e la ormai solita fresca birra, d'altronde sono con dei cechi e non posso tirarmi indietro.
In branda alle 22

Venerdi, giorno sette.
Un filo di tristezza mi coglie per quello che sarà l'ultimo vero girono di vacanza, domani mi aspetta il lungo viaggio di ritorno.
Ma una doccia fredda e la solita colazione, ridestano il buon umore.
Questa mattina mi aspettano le dune di sabbia, distanti circa una 6/7 di km dall'hotel, via mare, per un totale di piu' circa 12km.
La pelle è arrossata e mi devo coprire le spalle col mio pareo


Prendo una scorciatoia e cammino nel nulla, da solo

Finalmente...

2 dune di sabbia...wow...!...?...
L'avevo detto, non aspettatevi niente di speciale!
Tra andare e ritornare un paio d'ore ci vogliono, camminare sulla sabbia non è facile, le onde del mare si ingrossano fino ad una chiassosa autodistruzione quando raggiungono la riva, il sale inonda le mie narici, i muscoli delle gambe pompano felici e si gonfiano soddisfatti mentre cammino a fatica nel vai e vieni dell'acqua schiumosa.
Ci sono!
Sto bene, sono rilassato, il cuore e la testa leggeri, l'occhio sinistro che tremava in un fastidiosissimo tic da stress e nervosismo, ora lacrima.
Ma è gioia, felicità, sabbia e sudore.
Come festeggiare al meglio?
Un bel pranzo al miglior ristorante, il mio preferito, dove azzanno un ottimo tonno del menu del giorno, per i soliti 500 escudos con la mia solita birra, soldi spesi benissimo


Per caso incontro al ristorante anche la coppia di fratelli pensionati cechi, il 'cantante' come al solito mi abbraccia quando mi vede.
Gl chiedo di scattarmi una foto e forse perchè la mia macchienetta fa schifo, forse perchè lui non è tanto avvezzo con l'affare, ma risulta così...


Cosa pensate abbia fatto dopo il pranzo?
Eh già! siesta!
Poi rimetto in sesto i miei pochi averi e riempio il mio unico zaino, vacanza spartana, 4 magliette, 2 bermuda, mutande e 2 calzini, pareo, libri, un paio di scarpe di scorta, una cerata in caso di pioggia (inutile da portare!).
Domani il volo è previsto alle 7 del mattino, sveglia alle 4, verremo accompagnati all'aeroporto alle 5.
Nel pomeriggio torno in spiaggia, ultima camminata, lunga, rilassante, energizzante, al rientro alla banchina, mi diverto ad osservare i ragazzi del posto che giocano con le onde, una sorta di surf con tavola corta, lanciata sulla sabbia bagnata per raggiungere l'onda prima che si infranga, in evoluzioni e salti spettacolari, peccato non avere la macchina fotografica con me.
Ci sono anche dei surfers, un paio fa un surf pagaiato, c'è anche il belbiondoaltoabbronzato ceco che avevo conosciuto in una serata a ristorante.
Credetemi, spendo due ore, con il sorriso sulle labbra, sembro un bambino mentre loro si divertono come dei matti, non sono sicuro di cosa urlino quando arriva una bella onda, qualcosa come 'arriba' e 'agarra', so che è spagnolo, non sono sicuro di come lo dicano in portoghese.
Torno in hotel, doccia veloce, indosso i soliti bermuda, polo, felpa (di sera il vento si fa sentire un po' piu' fresco) e vado al solito ristorante.
Mangio, come sempre benissimo, vorrei ordinare l'aragosta, lusso dell'ultimo giorno, ma non ne hanno di fresche, il mio solito preferito e squisito tonno alla griglia, questa volta con vino bianco, suggella l'ultima cena.
Con il windsurfer dai capelli bianchi e che vuole presentarmi la figlia (sarà bruttina anche lei?) andiamo a bere qualcosa, ci fermiamo pero' ad ascoltare un concertino di musica locale in centro.
Un mix di salsa, merengue, reggae, ska giamaicano in levare.
Mi accorgo dopo qualche minuto che le mie gambe si muovono al ritmo della musica, automaticamente.
La vacanza è finita, domani mattina mi aspettano solo le noiose pratiche burocratiche della partenza.
Nella sala d'aspetto del piccolo aeroporto, all'aperto, mi faccio baciare per l'ultima volta dal caldo sole, respiro a lungo l'aria di Sal, vorrei portare entrambi con me.
Ma ormai sono già felice ed ancora non so quale bellissima sorpresa mi aspetta all'aeroporto di praga...

No Stress!

11 commenti:

  1. Ciao, sono Gabriele di www.gabrielemassari.it ( mi pare ci siamo giá scambiati qualche commento in passato )

    mi serviva un'informazione riguardo le agenzie immobiliari in rep ceca ( se esistono ) quindi scusami se stó lasciando un commento-munnizza ma non ho trovato come altro contattarti :D

    Sai come funzionano li e che costi hanno per chi affitta casa. Stó cercando casa a Roma e certe mi hanno chiesto 2 ( DUE ) mensilitá di pizzo, oltre ovviamente ai 2 mesi di caparra ed il primo mese di affitto. Pazzía.

    Vorrei scriverci un post e stó cercando di capire come gira nel resto dell'Europa.

    Se puoi fammi sapere sul mio blog, grazie!

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  2. gabriele, ciao! certo che so chi sei.

    le agenzie in cechia?
    qui non esistono! la gente sceglie l'albero su cui vuole vivere e ci sale sopra, se è già occupato, si scatenano violente risse per accaparrarselo... :)

    chiaro che esistono!
    ne ho avuto bisogno prima di trovare casa ed anche qui sono un cancro, poco affidabili e professionali, anche se non raggiungono i livelli italiani (per fortuna ho trovato senza di loro, quindi non sono stato taglieggiato).

    di solito chiedono 1 mensilità come provvigione.
    per quanto riguarda la caparra, credo sia piu' il propriietario a fissare i termini.
    qui di solito è 1 mensilità, quindi in pratica si pagano 3 mesi (di cui 1 va all'agenzia).

    ti faccio notare che ad ogni appuntamento, oltre ad essere richiesta una puntualità svizzera, viene tracciato su un registro interno dell'agenzia, che i clienti firmano (non so se serve al gestore per 'controllare' l'agente...).

    anche qui esistono gli annunci-civetta, del tipo casa in centro, bella, grande, prezzo accessibilissimo...che chiaramente è appena stata affittata ma come alternativa c'è un bel buco, topaia ad un prezzo da rabbino.

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  3. Bravo Pedro..

    Penso che io non riuscirei a fare una vacanza da solo, seppur presa con un tour operator..è uno dei miei grossi limiti, non mi piace la solitudine se non per pochi attimi.

    See you

    Teo.

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  4. Bella Don Pedro! (da direttore a Don, che carrierone! :P )

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  5. Ciao Pedro,felice di leggerti e di sapere che stai bene. Il tuo Napoli sta andando a meraviglia,l'Italia (intesa come nazione)un po' meno,ma cosi' va,purtroppo...Un abbraccio. Alberto.

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  6. grazie a teo (non ci conosciamo, vero? viaggiare da soli aiuta a conoscersi più a fondo, se riesci provaci), il mitico top gun (pensa che per il precedente taglio di capelli i miei amici cechi mi chiamavano padre pedro...:D) ed il caro alberto (sinceramente sarei più contento di avere una squadra di merda ma non dovermi vergognare ogni volta che dico di dove sono).

    Appena tornato da un we a budapest, visto il successo del racconto della vacanza, penso di ripetermi nel resoconto in terra magiara

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  7. io invece PENSO che ci conosciamo..

    Teo.

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  8. ah ecco...il tuo primo 'pensiero' mi aveva sorpreso (davvero non sapevi del blog?).
    allora nel post su budapest potrai dire la tua... ;)

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  9. Frappè-dro. XD (pessima vado a farmi mezz'ora di scuorno)

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  10. ho appena iniziata la digestione ed ho impiegato qualche minuto per capirla, ma se avessi un bar, sarebbe bello da usare ;)

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  11. Però... farsi crescere i rasta e andare li fare il falegname... non sarebbe una brutta idea.

    Ma la figlia del windsurfer...?

    Viaggiare da solo non è una cosa per tutti... i momenti alti e bassi sono amplificati.. ma si impara ad apprezzare meglio tutto.. a riconoscere se stessi e i propri limiti e volendo si fanno molte più conoscenze..

    Uvidime se brzy!

    Spud

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