sabato 5 febbraio 2011

Crisi dei dottori e sistema sanitario al collasso

Da qualche mese il paese sta vivendo una battaglia durissima, tra lavoratori statali, come insegnanti e medici e governo.
Battaglia basata sugli stipendi, tropo bassi a dei lavoratori.
In effetti è uno scandalo che un insegnante percepisca uno stipendio simile a quello di un dipendente di una multinazionale, così come è incredibile che un medico guadagni meno di un manager di una società privata.

Vogliamo mettere a confronto il lavoro di uno, come me, che digita sui tasti, inserendo ordini a sistema, resetta password ai partner commerciali della società per cui lavoro e quello di un insegnante che educa i giovani, li prepara ad affrontare il futuro?
Come è credibile un sistema che mette sullo stesso livello uno come me ed un professore?

Ma quello che è ancora peggio è che un manager della stessa multinazionale americana, che passa la giornata a fare report da mostrare ai suoi capi su quante volte ho digitato sui tasti, ho inserito ordini, ho resettato una password...guadagni più di un camice bianco che combatte ogni giorno per salvare la vita e migliorare la salute della persone, lavorando di notte, nei festivi...!

Ci sono stati scioperi ed il braccio di ferro con il governo è di quelli duri.

Chi ci perde è il paese, doppiamente.
L'educazione pubblica è accessibile a tutti, gratuitamente (almeno fino all'elezione del nuovo governo di centro destra).
Per anni si sono formati insegnanti e dottori, "a carico" della comunità, ma finchè questi professionisti rimanevano in patria, l'investimento era a vantaggio della comunità.
Con l'apertura dell frontiere, un giovane medico ceco, che ha studiato gratuitamente in patria, può andare a lavorare nelle vicine austria e germania, alla ricerca di un riconoscimento salariale migliore.
La rep ceca, soprattutto i comuni cittadini, perdono doppiamente.
Con le loro tasse hanno garantito lo studio a dottori, insegnanti che andranno via dal paese.

"Segnali di esodo verso l’estero se ne colgono però già da qualche anno. In Gran Bretagna lavorano mille medici cechi, in Germania 500. Quest’anno su 754 neolaureati cechi in medicina, in 104 hanno deciso di espatriare (14%). Lo scorso anno erano stati 64 su 784 neolaureati (8%). "

La situazione è critica, lo sarà nel futuro ancora di più.
la copertura sanitaria che io consideravo di ottimo livello, sta peggiorando.
Manca il personale, manca la motivazione...


"I promotori della petizione “Děkujeme, odcházíme” chiedono che sin dal prossimo anno le attuali retribuzioni siano aumentate. Vogliono un incremento in busta paga del 50% per i medici più giovani e del triplo per gli specialisti con più anni di esperienza. Si calcola che per esaudire questa richiesta occorrerebbero tre miliardi di corone di budget in più all’anno. “Neanche tanto, per un paese che si permette di spendere la stessa cifra per costruire 10 km di autostrada” polemizzano i medici. "

Meditate...meditate...

Io sto dalla parte dei lavoratori!

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