venerdì 11 giugno 2010

Scusate il ritardo

Perchè come ricorda 'Top Gun', non si può dimenticare ed io in un modo o in un altro, preso da impegni, incontri, appuntamenti, doveri e piaceri varii, non volevo dimenticare.

...metto da parte la poesia, gli ideali e parlo di cose concrete, come farei con amici, davanti ad una birra, come ho fatto stasera.
(...) da un anno vivo in un paese, in una città che non è quella in cui sono nato e vissuto.
nemmeno la lingua è la stessa, nemmeno le abitudini, nemmeno il clima.
Non c'è il caffè, non c'è la pizza, non c'è il mare, nè il sole.
La gente veste diversa, umilmente, con scarpe spesso senza marca, con jeans che compri al supermercato, in discoteca o nei locali entri senza fare selezione, vestito con una maglietta senza 'il baffo'.
Alavoro ridi o ti incazzi, ma alla fine conta quello che fai, l'inverno è freddo e lungo, la neve è ovunque ed il bianco ed il grigio ti accompagnano per quasi sei mesi, aspetti la primavera che sembra arrivare ma poi ti sveglio dal sogno e scopri che le piogge combinano disastri, che c'è gente che perde la casa, finanche la vita e l'estate tarda ad arrivare.
Mannaggia al vulcano islandese!
Invece no! Ha fatto bene il vulcano islandese, perchè siamo noi le merde che distruggiamo il posto dove abitiamo, siamo noi quelli che hanno ridotto un oceano ad una lastra di petrolio, che intossichiamo i fiumi o i mari con scarichi illeciti, che violentiamo la terra con le nostre stesse scorie, che rendiamo l'acqua sempre meno potabile...con con ma questa sarebbe troppo lunga da spiegare a molta gente.
Fate come volete, vivete come volete.
Abbiamo i giorni contati e qualcuno li passa ancora sprecando il suo tempo.
Magari sono un visionario, non datemi retta.

Tornando alla vita di tutti i giorni, volendo fare un bilancio della esperienza, in un anno ho conosciuto tanta gente nuova, ho imparato qualche parola nuova di una lingua impossibile, ho finito una storia importante ed iniziato una nuova, ho iniziato un nuovo lavoro, ho ricevuto un aumento di stipendio, mentre in italia ho sempre avuto calci in faccia, ho imparato a rispettare gli anziani perchè hanno sofferto tanto durante il comunismo, ma molto di più soffrono ora durante la 'democrazia'...
stasera sarei potuto uscire con molti, come molti fanno, ma ho preferito una cena a tre, con il mio capo e la sua ragazza, tanto per far capire il livello di rapporto che si può avere.
La scorsa settimana sono venuti i miei genitori e lui, Stanco è il suo nome, mi ha offerto di ospitarli a casa sua, ci ha invitato la domenica a casa, per una grigliata.
Un crogiolo di razze, lui metà bulgaro e metà ceka, la sua ragazza ceka che parla spagnolo, con la mia famiglia, napoletana, Jana ceka che parla italiano... non vi dico i dialoghi abbozzati, immaginati, con l'aiuto delle mani, con un inglese italianizzato e 'cekizzato'...ma alla fine, se uno vuole, può star bene con chiunque.
Anche la lingua è una barriera superabile.

E' questo quello che vorrei far capire a tanti amici (ma anche a me stesso) ancora legati a certi preconcetti, rosso contro nero, azzuro contro blu, giallo contro verde...ma quando ci si conosce, davanti ad un bicchiere di vino, ad una salsiccia alla brace, sappiamo essere tutti fratelli.

Il mio ceko è ancora elementare, forse meno, eppure ho persone di cui non so nemmeno un'idea, ma so che se dovesse capitare, mi darebbero una mano a superare un problema...
Oggi più che mai, potrei essere ovunque, ma sono contento di essere a Brno!

365 giorni, 12 mesi, 1 anno e molto di più...


Parola del giorno: Brno je moje mesto - Brno è la mia città

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