domenica 20 marzo 2011

Dovolena-vacanza: Ilha do sal (parte prima)

Eh già...sono appena ritornato da una settimana di vacanza, Cabo Verde, Ilha do Sal.
Questa è stata comunque la mia prima vacanza da ceco, avendo prenotato con un'agenzia ceca.
Tutto ebbe inizio la scorsa domenica...
Avevo deciso di guardare il film italiano del festival 'cinema mundi' a Brno, 'la prima cosa bella' di virzì.
Un film divertente ma anche drammatico, con il mio attore italiano preferito, mastrandrea, che interpreta un personaggio simile a me.
In famiglia pochi sorrisi (da parte mia), perenne insoddisfazione della vita, ricerca di quel qualcosa che non so, pessimismo cronico.
Il film mi ha dato uno spunto, mentre apettavo l'inizio guardando la vetrina di un'agenzia turistica, ho notato un'offerta per capo verde, così il lunedì ho chiesto ferie e in serata ho prenotato il pacchetto.
Non facile, visto che io parlo uno scarso ceco e la signora un pessimo inglese, ma ci siamo intesi sui punti chiave, destinazione, data e prezzo, il resto sono dettagli.
Insomma, venerdì sera, appena uscito da lavoro mi sono diretto in bus a praga, dove il buon vecchio spud mi ha tenuto compagnia per un paio d'ore, prima del volo.
Passeggiata per la sempre bellissima praga, pinta di arrivederci ed eccomi in aeroporto, a mezzanotte check-in, volo alle 2.

Sabato, giorno uno.
Viaggiare di notte, in business non è il massimo...anzi.
Avevo di fianco due ragazze, ma tanta stanchezza per ogni tipo di conversazione, ho chiuso gli occhi e li ho riaperti qualche tempo imprecisato dopo, per le zaffate di pasto che servivano.
A quell'ora?!
Mi ha riportato indietro di tanti anni fa, quando ero un teenager, sotto fame chimica, le spaghettate aglio olio e peperoncino delle 4...
Azzanno qualcosa di non meglio identificato e mi rimetto a dormire, mi sveglio un paio di volte, forse russavo viste le faccie delle vicine quando riapro gli occhi, ma tant'è!
Verso le 6, il capitano ci dice che faremo uno scalo tecnico a las palmas, 75 minuti di sosta, la schiena che inizia a dolere, voglio arrivare a destinazione!!!!
Alle 830 ore locali, quindi 1030, quindi 8 ore e 30 minuti dopo la partenza, atterriamo a sal.
Dall'alto si vede solo mare e deserto, il cielo è un pò nuvoloso, la temperatura sui 20 gradi, mi aspettavo di più.
Ci portano al piccolo hotel familiare, nel centro di s.maria, il 'centro turistico' dell'isola, dove mi attende una semplice ma decente camera doppia ad uso singolo.
Doccia veloce e scappo in spiaggia, a due passi.
Un tuffo dove l'acqua è più blu, mi sdraio a sole e mi abbandono alla stanchezza.
Mi sveglio x tempo dopo, tutto rosso e dolorante, decidendo di ritornare in camera.
Apro una parentesi sulla vacanza.
Ho deciso di farla da solo, per motivi personali/sentimentali, ma soprattutto, ho volutamente lasciato tutto alle spalle, spento il telefono, per una settimana sono stato fuori dal mondo, sono arrivato a non sapere nemmeno il risultato del Napoli, durante la vacanza...e per chi mi conosce sa cosa significhi.
Dov'ero rimasto? ah, si, ero già tutto rosso, non so quanto sono rimasto a dormire in spiaggia, immagino un paio d'ore, visto che sono tornato in hotel alle 1330 circa.
Mi sono fatto una doccia fredda e mi sono messo a letto, con la pelle che pizzicava tutta.
Nel pomeriggio le voci nel salottino mi hanno svegliato, c'era il meeting di benvenuto con la delegata dell'agenzia, ma essendo in ceco l'ho saltato, non ho potuto evitare di rispondere a chi bussava alla mia porta, però...
Era la ragazza dell'hotel, una nera di circa due metri che non parlando nè inglese, nè italiano, nè spagnolo, mi ha fatto capire che qualcuno mi cercava al telefono...ho pensato ai miei, visto che ho dimenticato di avvisare che ero arrivato, ed infatti...
Era mia padre, a cui ho confermato che tutto era andato bene e ricordato che per una settimana, non esisterò per nessuno, ci risentiremo al mio ritorno.
Mi rimetto i pantaloncini e ritorno in spiaggia, mi metto in cammino.

Sottofondo di onde, è lunghissima, arrivo fino alla punta e torno indietro, circa un'ora tra andata e ritorno, ho un leggero languorino.
Prima cena in un ristorantino consigliatomi dal padrone dell'hotel, che conferma la mia teoria...MAI fidarsi del primo consiglio!
Il posto sembra un baretto del sud degli anni 50, ma non è questo il problema, mi servono della carne di pollo alla griglia troppo bruciato, con patatine fritte...fredde.
Insomma non il migliore inizio.

Domenica, giorno due.
Sveglia presto, alle 730 sono già nella sala colazione (ho scelto la soluzione bed and breakfast), non sono da solo, tutti i compagni di viaggio cechi sono lì, ed inizia il giro di presentazioni e varie.
Mi accolgono bene, sono curiosi di sapere come un italiano abbia viaggiato da praga etc etc...
Mille domande sulla mia vita, tutti mi iniziano a raccontare dei loro viaggi in italia.
Ah particolare non trascurabile, l'età media è sui 60...arzilli pensionati o quasi.
Scopro che due di loro sono venuti a Sal per fare windsurfing!
Quest'isola è un paradiso per gli amanti del vento, kitesurf e windsurf sono gli sport più praticati.
Ritorno in spiaggia, mi rimetto a camminare, solite onde alte che si stagliano sulla battigia, bei colori, sole già caldo, pelle sempre più rossa e dolorante, ma voglio fare il pieno di sole!


Parto alla scoperta di informazioni utili, scopro un ufficio turistico, che offre tour, decido per lo shark tour e per il classico giro dell'isola.
Essendo da solo, credo sia un modo per socializzare e conoscere qualcuno.
La spiaggia è bella, selvaggia, come piace a me, a parte poche persone, non c'è granchè, non esistono file di ombrelloni colorati.
C'è un pontile dove barche di pescatori locali scaricano il pesce pescato, lo puliscono e lo vendono, per la gioia degli obiettivi dei turisti.



Il sole picchia, ritorno in centro dove vedo un bel negozietto, scopro che pur essendo italiano i prezzi sono onesti (una rarità).
Una simpatica signora, mi racconta di come il figlio, 8 anni fa, da una vacanza in questo posto, abbia deciso di stabilirsi e di avviare un'attività economica.
Il paese pur essendo ancora sottosviluppato, con il turismo ha conosciuto degli indubbi miglioramenti, ma rimane il dilemma se sia meglio restare 'arretrati', semplici ma belli per questo o svilupparsi, perdere d'identità ed omologarsi ad altre mete turistiche.



Ai posteri l'ardua sentenza.
Da parte mia posso dire che un paese senza mecdonaz è un VERO paese LIBERO!

Certo le condizioni di strade, case e strutture sono molto povere, ma mi pare di capire che la gente del posto viva felicemente, mentre solo da poco ha iniziato a fare paragoni con i turisti, vedendo i loro megacellulari, i vestiti griffati, le auto fuoristrada, gioielli...
Con questi dubbi rientro in camera, per uscirvi nel pomeriggio per la solita passeggiata.
In questa vacanza ho anche deciso di rimettermi in forma.
Cena, ancora cattivissima idea che conferma, se mai ce ne fosse bisogno, la mia seconda teoria...MAI mangiare in un ristorante italiano all'estero.
Ed ancora...MAI mangiare una pizza fuori da Napoli!!!
Ma ero da solo, nessuna voglia di sedermi al ristorante a lungo, ordino una margherita in questo locale nella piazza principale...mi portano un freesbie con salsa di presunto pomodoro e qualcosa che dovrebbe essere chiamata mozzarella.
Immagino l'abbiano preparata al micronde, visto che ha mille gradi al primo morso, mentre dopo 5 minuti diventa freddissima.
Ok, terzo errore della vacanza, non voglio più sbagliare!

Lunedi, giorno tre.
Mattinata grigia, non c'è sole, in attesa del tour per vedere gli squali, alle 13, in mattinata mi metto a camminare in direzione opposta del solito, scopro la parte nuova della cittadina e mi ritrovo nel mezzo di un piccolo deserto prima di arrivare in una lunga spiaggia, che pare essere abbandonata, non vedo nessuno nei paraggi.



A questo punto ritorno indietro e mi reco alla scuola elementare del piccolo centro.
Nel mio unico bagaglio di 10kg ho portato qualcosa per i bambini dell'isola, pennarelli, matite ed evidenziatori colorati e vari oggetti di cancelleria, piu' alcune confezioni di vitamina, anche grazie alla generosità di due colleghi.
Consegno il tutto alla direttrice, ad essere sincero mi aspettavo un ringraziamento piu' caloroso, ma mi devo accontentare del suo 'obrigada'.
Alla fine non ho fatto niente di speciale, anche se ho voluto fare questo piccolo gesto.
I bambini di Sal sono una risorsa, è bello vederli sorridere sempre, vedere quegli occhi grandi ed accesi, vederli giocare in strada o sulla spiaggia, ricordano la spensieratezza.



Ore 13, partenza per lo shark tour, premesso che la mia unica fobia sono proprio loro gli squali, decido che devo prendere di petto l'occasione.
Ho la possibilità di fotografarli e vederli da vicinissimo...mi viene spiegato che si tratta di lemon-shark, una razza quasi innocua, quindi si va!
Col pulmino, pagando 10€ si raggiunge una baia, entriamo nelle acque calde con fondo roccioso e dopo alcuni minuti...


Si, ci sono!
Prendo coraggio e cerco di avvicinarmi, sicuro che niente possa accadermi, alla fine siamo in un gruppo, ma quando vedo che si avvicinano e la guida si spaventa...bhe' faccio qualche passo indietro ed il mio coraggio diminuisce.
Ma è fatta, quasi mezz'ora in acqua che arriva alle ginocchia a fotografare squali a distanza di 5/6 metri.
Rientro in hotel carico di adrenalina, incontro gli altri ospiti cechi che sono tornati dal giro dell'isola organizzato e che io ho evitato (visto che la guida avrebbe parlato esclusivamente ceco).
Mi viene chiesto se voglio andare a cena con loro ed accetto.
Ma si, saranno anzianotti, ma fin a quel momento sono stati l'unica compagnia.
Andiamo in un ristorantino lontano dal centro (la settima onda) che si rivelerà il migliore fino a quel momento.
Prendo un tonno alla capoverdiana, con pomodori e cipolle a coprirlo.
Iniziamo la conversazione, che risulta simpatica, un 60enne di liberec è un esperto windsurfer, gli altri due sono fratelli, uno parla un mix di spagnolo-italiano, vive in montenegro ma ha trascorso molte vacanze in costarica.
L'altro è un cantante amatoriale e improvvisa un 'santalucia' e 'torna asurriento' in mio onore.
Alla fine mi diverto in loro compagnia e ritorniamo in hotel alle 2130, decido per proseguire la passeggiata, sul lungo mare, per restare un poco solo coi miei pensieri.
Vacanza relax e senza stress, come volevo...

...a seguire, nei prossimi giorni la parte seconda, con altre foto, resoconto, suggerimenti sul miglior ristorante dell'isola e varie.

6 commenti:

  1. tranquillo, ho letto io. Poi con calma accendo un bel flame. Magari stasera.

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  2. tranquillo inizio io, ho incontrato degli irish in un ristorante e non capivo niente di quello che dicevano ;)

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  3. Questo perche' tu l'inglese lo parli meglio di loro. Hai mai pensato di aprirti una scuola da qualche parte?

    Scherzi a parte, commento sul tuo ultimo post. Hai detto cose sensate, ma anche un paio di fesserie megamondiali che hanno bisogno di essere indirizzate.
    Se vuoi pubblico ci vuole il flame.

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  4. ho chiesto alla AIB per un prestito, per il mio progetto di scuola d'inglese in irlanda, ma non ho capito la loro risposta...sembra non abbiano molti fondi, possibile?
    :)

    flame!flame!flame!
    quali sono le fesserie?
    flame!flame!flame! ;)

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  5. tranquillo. l'AIB si e' spesa i soldi dei tedeschi e francesi. Che ora li rivogliono indietro ma comincio ad avere la sensazione che non li rivedranno facilmente.
    Il buon amico Trickhet(o come cazzo si scrive)....ahahahahha L' Europa dei banchieri. Pensa che noi lo dicevamo 10 anni fa e ci chiamavano fascisti. I sinistri vedevano 'europa della solidarieta'. Io ho visto quella dei mutui e del debito.

    Dai il flame lo accendo stasera, commento all'ultimo post.
    Ovviamente commento anche cio' che hai detto di positivo.
    Ma e' tuttop relativo a cio' che hai scritto, nulla piu'.

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